Grazie all'esaltante successo contro il Milan, la Dea ha chiuso l'andata con 36 punti: non era mai successo. Allevata prima da un’orsa e poi da un gruppo di cacciatori Atalanta diventa bella, forte, vigorosa ed un autentico portento quando c’è da cacciare. Atalanta, un nome un po’ particolare. In questi giorni, sono emerse infatti voci spiacevoli su grossi malumori all’interno dello spogliatoio. Tante furono le avventure in cui si imbattè nel corso della vita, tanto da riuscire a ferire per prima, nel corso di una battuta di caccia, il cinghiale calidonio. Atalanta e Bergamo significa calcio di colore nerazzurro. Il mito racconta che il padre di Atalanta desiderasse un maschio, ed alla nascita di lei, com'era costume in questi casi, la abbandonò sul monte Pelio. E’ però un grave errore: Atalanta infatti non era una divinità, bensì una bellissima principessa, figli di Iaso re di Arcadia. Replica: "Serve rispetto", La ricostruzione dell'alterco tra il presidente e l'ex allenatore, Il tecnico: "Il quarto uomo ha sentito cosa è accaduto", La protesta per un rigore, Bonucci: "Rispetta l'arbitro", Ibrahimovic: una Ferrari Monza da 1,6 milioni di euro per festeggiare i 500 gol, Ferrari aumenta di 2.100 euro il bonus 2020 per i dipendenti nonostante il Covid-19 e il lockdown, Conte contro la Juventus: “Dovrebbero essere più educati e sportivi”, Cristiano Ronaldo paga le cure ad un bambino malato di cancro: "Hai un grande cuore", Juventus in finale di Coppa Italia: l'Inter non va oltre lo 0-0 all'Allianz Stadium. Oggi si fa la storia (forse) e si ricordano le origini di una Dea. Come biasimarlo,l’Atalanta non era una grandissima squadra. Riconosciuta solo sette anni dopo, e quindi nel 1914, dalla Figc, la società è una polisportiva che, fra le tante discipline, punta forte anche sul calcio. Presto divenne una bellissima donna, ma non voleva essere come le altre. News e aggiornamenti sul sito ufficiale dell'atalanta. Dal 1919 il vecchio impianto che ospita i bergamaschi, in via Maglio del Lotto, che peraltro era vicino ad una ferrovia con tanto di rallentamento dei treni per far vedere qualche istante della gara, è inagibile. /hɛːra/), era una dea della religione dell'antica Grecia, figlia di Crono e Rea. L’accesso nel novero delle migliori otto della maggiore competizione calcistica continentale. Il punteggio è severo ma su campo aperto con l’Atalanta non c’era partita, sull’1-1 ci credevo ancora, non dovevamo prendere il 2-1, ma c’è tanto di buono che ci portiamo a casa”. All. passò del tempo e venne ritrovata da un gruppo di cacciatori che continuarono nel processo di crescita. In un giorno storico, in cui l’Atalanta può davvero scrivere una pagina leggendaria nella sua ultracentenaria parabola sportiva, è utile volgere lo sguardo a quello che fu e da dove tutto ebbe inizio. I drammi del conflitto riducono a sole 11 unità, i calciatori disponibili per la ripresa. Ma perchè è fondamentale comprendere la storia di Dea? Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. Poco male perché la madrina della prima inaugurazione del campo dell’Atalanta, l’imprenditrice Elisabetta Ambiveri, offre gratuitamente un terreno di sua proprietà, un vecchio ippodromo in disuso con tanto di ex manicomio pubblico vicino. Scopri le notizie su squadra, società, interviste e le info su partite e biglietti. Tornando ai giorni nostri, l’Atalanta è ad un passo da un’impresa storica. Tale profilo è inserito nello stemma del club. Parliamo di Atalanta. Finalista l’anno prima col Napoli in Coppa Italia, e quindi chiamata di diritto a disputare il torneo dedicato alle squadre vincitrici delle coppe nazionali, la Dea anche se da formazione di Serie B, sfiora la finale della Coppa delle Coppe arrestando la sua corsa contro il Malines di Preud’homme dopo aver fatto fuori Merthyr Tydfil, Ofi Creta e Sporting Lisbona. E che nel football può cercare una piccola forma – per quanto possibile – di riscatto, un po' di resilienza in più. Del mito di Atalanta esistono due versioni, una arcadica, l'altra beotica; la seconda è documentata da Ovidio (Met. Gasperini poi se la prende con chi non reputa la Dea meritevole della classifica che ha: "L'Atalanta può togliere posti, ci sono tantissime big nella zona alta della classifica. E’ però un grave errore: Atalanta infatti non era una divinità, bensì una bellissima principessa, figli di Iaso re di Arcadia. Per i partecipanti però, non sarebbe stato semplice: la vittoria, e quindi la sposa, oppure la morte, in caso di sconfitta. Ma i liceali Ferruccio e Giulio Amati, Alessandro Forlini, Giovanni Roberti ed Eugenio Urio amano gli studi classici e la mitologia. Unica dea a partecipare alla spedizione degli Argonauti (sebbene secondo altre versioni Giasone la rifiutò per paura della presenza di una donna sulla nave Argo) venne alla fine accettata dal padre Iaso solo quando fu la prima a ferire il cinghiale calidonio (un cinghiale di particolare forza) nella caccia al pericoloso animale. Era (in greco antico: Ἥρα, Hḕra), o Hera (pron. Allora Atalanta promise di sposarsi solo con chi l’avesse battuta in una gara di corsa. Trentaduesimi di finale alla prima, quarti di finale nell’annata 1990/91 con Frosio in panchina e Evair e Caniggia in campo. L’Atalanta Bergamasca Calcio viene fondata il 17 ottobre del 1907 da cinque studenti locali col nome di Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici Atalanta da una costola della compagine “Giovane Orobia” che già si disimpegnava in zona a partire dal 1901. È un buon giocatore certo, ma non sta facendo il passo in più. Ma quale il motivo della scelta storica e letteraria? E così, dalle origini del nome, preso dalla mitologia greca, alle prestazioni continentali della compagine orobica, ecco le radici di un sodalizio diventato una autentica realtà del calcio, non solo italiano. Il mito di Atalanta narra che questa donna non aveva gusti molto femminili. A Bergamo ovviamente, simbolo del dinamismo sportivo di una squadra che in questi giorni rappresenta una città tra le più colpite dal coronavirus, dal Covid-19. Arriva nel corso dello stesso anno la promozione in A, mentre la stagione seguente il 6° posto consente l’esordio in Coppa Uefa. Serie A, Atalanta-Milan 5-0: troppa Dea per il Diavolo, che lezione per i rossoneri, L'Atalanta segna a raffica: 5-2 al Cagliari. Con un solo problema, due di questi sono entrambi portieri. Tanto da uccidere i centauri Ileo e Reco che tentarono di stuprarla. VIDEO ATALANTA LAZIO (3-2): LA DEA VOLA IN SEMIFINALE Il video di Atalanta Lazio racconta lo spettacolare quarto di Coppa Italia: la Dea vola in semifinale (aspetta una … ©2021 Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. | … La partita arriva a pochi giorni dal successo sulla Roma. Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Un nome mitologico, leggendario e che ben si sposa con la velocità frenetica dell’Atalanta di Gasperini che potrebbe piacere – e non poco – alla predetta Dea. Alla fine riusciva sempre a fare una stagione modesta, ma non […] Alla fine riusciva sempre a fare una stagione modesta, ma non […] Atalanta, la scalata sublime della Dea targata Gasperini - MomentidiCalcio.com Una Dea nerazzurra ma che in origine veste i colori bianconeri. Nella religione dell'antica Grecia Era era una delle divinità più importanti, dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto, Era era considerata la sovrana dell'Olimpo ed i suoi simboli sono la vacca ed il pavone. Quella contro i biancocelesti è stata una delle tantissime e memorabili rimonte dell’Atalanta con Gasperini, ma non solo. Atalanta tra tradizione e innovazione Il resto è cronaca e il «C’era una volta» lascia spazio al futuro. Il culto di Artemide le impose di rimanere vergine per tutta la vita e Atalanta non ebbe alcun problema al riguardo. Atalanta fu attratta dal prezioso dono, ed ogni volta si fermò per raccoglierla, perdendo però il tempo necessario per vincere la corsa. Bella, forte, decisa: l’unico modo per poterla conquistare era vincere contro di lei una gara nella quale la sconfitta significava morte certa. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Forte, veloce e atletica, di più: mitologica. Tuttavia occorre chiarire un errore che spesso viene compiuto: la squadra viene infatti chiamata con il soprannome di la “Dea”. che sa di sconfitta. Applausi dalla panchina della Dea Il fair play da applausi di Belotti: "Non era fallo". Una corsa folle, da underdog designata che resterà nella memoria di tutti gli sportivi nostrani. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. Fino all’era Gasp ed alla contemporaneità di un presente fastoso e dal sapore del trionfo. Per sempre’. Atalanta è la figlia di Iaso, re dell’Arcadia e di Climene, ma non era ben voluta dato che il sovrano avrebbe preferito un prole di sesso maschile. Fu Melanione (o Ippomene), forte del suo amore, a volerla sfidare, ma prima chiese aiuto ad Afrodite. 22 febbraio 1998: Brescia-Atalanta: 2-2 Il mito racconta che il padre di Atalanta fosse alla riera spasmodica di un figlio maschio; la sua nascita, fu dunque un evento infausto tanto che venne abbandonata sul monte Pelio. Tuttavia occorre chiarire un errore che spesso viene compiuto: la squadra viene infatti chiamata con il soprannome di la “Dea”. Solo dal 1919, e quindi dopo la grande guerra, il sodalizio lombardo assume gli attuali e ormai storici colori sociali. FINISCE QUI IL PRIMO TEMPO! Contesti internazionali affrontati per la prima volta negli anni ‘60 e mai troppo ricchi di soddisfazioni. Qualche tempo dopo Atalanta fu trovata da un gruppo di cacciatori che la crebbero . La dea trovò un semplice stratagemma: dare tre mele d’oro prese dal Giardino delle Esperidi ed il giovane, durante la corsa, le avrebbe fatte cadere. Atalanta, figlia del beota Scheneo, è una Il nome della squadra orobica si rifà al personaggio di Atalanta, giovane eroina della mitologia greca, famosa per le suo doti nella caccia. Un secondo posto nel 1984/85 in Mitropa Cup, dietro l’Iskra Bugojno compagine bosniaca, una finale nella Coppa della Alpi nel 1963, persa per 3-2 con la Juventus, un secondo posto nella Coppa dell’Amicizia dietro la Spal nel 1968 e poi, le gioie più recenti. X 560-680) che D. cita esplicitamente come propria fonte in Mn II VII 10. L’impresa la rese molto famosa e la sua bellezza attirò più di un pretendente col padre desideroso di maritarla. Georgino WIJNALDUM 5 – Si ritrova costretto a correre tanto a vuoto, in una serata in cui la partita lì in mezzo la dominano quelli della Dea. Terza vittoria consecutiva per la 'dea', Fiorentina-Atalanta 1-2, Zapata e Malinovsky regalano il quarto posto alla Dea, Troppo Manchester City per l’Atalanta: la Dea crolla all’Etihad per 5-1, Fenomeno Atalanta, cosa c'è dietro la crescita esponenziale della Dea, La favola Atalanta finisce sul New York Times: i gol della Dea per dimenticare il Coronavirus, Gomez intrigo di mercato: tra i no a Inter e Juventus e la suggestione Monza, Atalanta-Verona 3-2, Dea ancora in rimonta: Di Carmine non basta, Djmisiti-gol in extremis, Castagne dall'Atalanta al Leicester, la "dea" fa plusvalenza per 26 milioni, Tra Agnelli e Conte volano gli stracci: "Cog****e". Vero però che alla Dea non sono arrivate palesi occasioni per il raddoppio e al di là del Il gesto durante Atalanta-Torino: via il giallo a Romero, che gli stringe la mano. ATALANTA. L’Atalanta ha conquistato appena sei punti nelle ultime cinque partite, oggi si è fatta rimontare tre gol: cosa si è inceppato? Dopo un primo anno di ambientamento (in un’Atalanta arrivata 17esima) con soli 3 gol realizzati, il Papu, sotto la guida di Edy Reja, già nella stagione successiva realizzò 7 reti, consacrandosi come miglior marcatore della Dea. Dopo un avvio a rilento, l'Atalanta ha trovato il gol e ha poi dominato il campo. All. Pirlo 5,5: invece di cavalcar l’onda dell’ottimo periodo di forma bianconero, si fa fermare sull’1-1 dall’Atalanta. E scelgono di dare il nome di una divinità greca alla loro realtà. Dal 61’ FABINHO 5,5 – Buttato dentro per provare a dare un po’ d’intensità e di ritmo al centrocampo dei Reds, non riesce nel suo intento. Un unico pretendente riuscì nell’impresa e solo grazie all’aiuto della dea Afrodite che gli Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su: Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011. Tuttavia il ter Tuttavia il ter Atalanta er al dea simbolo della velocità, ma anche della tenacia e questa dea è rappresentata anche nel gaglisrdetto della squadra di Bergamo. Il Bologna è una squadra pericolosa, domani ci vorrà un’Atalanta molto attenta”. L’Atalanta, con Juve e proprio Napoli, è la formazione italiana che ha giocato di più nel 2021. “Non era facile vincere in quel modo, contro un avversario di quello spessore e dopo aver preso un gol a freddo. Celebrato il matrimonio, i due però vennero severamente puniti da Afrodite, che gli scoprì intenti in atteggiamenti amorosi in un tempio dedicato a Cibele. Sono nostri fratelli. Citiamone un po’. Mai lambita prima d’oggi. Nel febbraio 2017  la squadra de L’Aquila Rugby ha introdotto sulle maglie il simbolo della Curva Nord dell’Atalanta. Atalanta, l’allenatore GIan Piero Gasperini a bordocampo durante la partita di Serie A con la Sampdoria, 24 ottobre 2020 (foto di Emilio Andreoli/Getty Images) Questa volta Gasperini non fa sconti alla sua Atalanta per un pareggio con il Torino che sa di sconfitta. La sua dedizione la costringeva a rimanere tra le montagne e i campi e dedi… Pena, la morte del pretendente. Ispirandosi a tale figura mitologica, il 17 ottobre 1907 viene fondata la squadra, una storia che dura da più di un secolo, da parte di un gruppo di liceali che decide di operare una scissione dalla Giovane Orobia, squadra di Bergamo fondata nel 1901. Allora, il Re prese una decisione ovvero abbandonarla ancora in fasce alle pendici del monte Pelio . Veloci, come la Dea, matti come il primo stadio post-bellico. E come mai una scelta di tale spessore culturale? Solo Ippomene, con l’aiuto di Afrodite, riuscì a vincere e ad averla in moglie. Venero così trasformati in leoni dato che i greci ritenevano che i leoni non si accoppiassero tra loro. Sulla manica sinistra della divisa del club abruzzese appare infatti il simbolo della tifoseria nerazzurra, oltre al logo storico della società di Bergamo. Un nome mitologico, leggendario e che ben si sposa con la velocità frenetica dell’Atalanta di Gasperini che potrebbe piacere – e non poco – alla predetta Dea. Non cambia la partita come è suo solito fare e la Juventus gira poco offensivamente. Artemide allora inviò un'orsa, che se ne prese cura allattandola e allevandola. Francesco Angarano, l'altro numero uno, si sposta in avanti, in posizione di mediano, e il problema è risolto. L’Atalanta non è stata battuta, si è sfinita dietro Neymar e Mbappé. Andrea BonsoÈ una Dea formato scorsa stagione quella che ha aperto il nuovo anno, annientando il Sassuolo che è tornato in Emilia con il mal di testa. Di rimonte epiche, la dea ne ha sempre fatte tante. Dal 3 gennaio, la Dea è scesa in campo già nove volte. Il mito narra che il padre di Atalanta desiderasse un maschio e che alla nascita della bambina, l’avesse abbandonata sul monte Pelio. Il 13 giugno 1987, all’allora Comunale, Atalanta-Napoli, finale di ritorno della Coppa Italia, fu l’ultima gara del centrocampista con la maglia nerazzurra: la Dea perse Sette gol in ventinove gare di campionato, due in una dozzina di Coppa Italia nel corso della stagione 1986/1987: Marino Magrin, ex numero 10 dell’Atalanta, in una lunga intervista a […]