La potenza espressiva che può avere una buona concettualizzazione mi si è rivelata qualche anno dopo aver scritto la mia tesi di laurea, che discuteva lo stile del Tractatus, il capolavoro di quel grande logico e filosofo del Novecento che fu Ludwig Wittgenstein. Vorrei riprendere il messaggio di Carlo Rovelli: la filosofia che ci interessa è una filosofia che è in continuità con la scienza. Soprattutto, la sfida filosofica decisiva è che queste cose non vanno ricercate in una tecnica che, quasi non occorresse pensare, ci dice con un automatismo il quando e il come; quanto piuttosto essa ci invita a formarci uno spirito sensibile e pronto a cogliere l’attimo. Se si ha una vocazione a fare della propria vita un cammino filosofico, allora essa è effettivamente una via per la felicità, per la propria felicità individuale. A colloquio con Davide Sisto, Guida al riascolto: Staircase di Keith Jarrett, Mancano 25 minuti alla mezzanotte. D: Chi nella complessità del mondo odierno ha più bisogno di filosofia? Attraverso cinque grandi personalità, scopriamo invece perché la filosofia è ancora oggi una componente fondamentale della nostra società. Se poi la semplice lettura dei classici insegnasse la saggezza, l’umanità avrebbe un sicuro metodo per migliorarsi, ma purtroppo non è così. D: Di felicità se ne parla tanto e tutti vorrebbero raggiungerla. La filosofia non va insomma idealizzata, perché non è bene avere attese che essa rischia di disattendere. Ma, ancora una volta, no, almeno non lo credo. Inserito da Lucian Berescu | 3 Dic 2017 | Parole efficaci. Doti preziose che rendono migliori. R: La filosofia è molte cose e una sola. Innanzitutto, ora come allora, domandare. R: No, o almeno non è detto, mi sembra. Il lettore noterà come, forse arbitrariamente, la domanda su cosa sia filosofia sia stata rapidamente declinata in un’altra, la cui forma è “quale senso ha il mio esistere”, e che dalla nascita della filosofia si è giunti subitaneamente all’attuale incomunicabilità del pensiero filosofico. Pertanto chiedere cosa sia la filosofia, vorrebbe dire interrogarsi sulla sua natura ultima, sulla sua essenza, posto che esista, e dunque indagare le condizioni in cui sia possibile fare filosofia. è un testo del filosofo francese Pierre - Joseph Proudhon, pubblicato nel 1840. È più difficile che i politici si sentano sensibili ai problemi della filosofia politica, perché la loro pratica li assorbe e non è facile per loro capire che si è capaci di scelte migliori, se consapevoli delle opzioni teoriche in campo. [3] Non si può non notare, sia pure en passant, che una filosofia forse piegata dal dubbio iperbolico cartesiano e in pericolo a soccombere allo scetticismo humeano, tenterà di imboccare quell’uscita prima di svanire dinnanzi al criticismo kantiano. Un termine così inusuale come può collegarsi con la Filosofia? Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia. Nel testo, Proudhon espone la tesi secondo la quale concetti fondamentali: Cos è un modulo cognitivo? "La filosofia oggi è più che mai fondamentale. Haiti, una nazione allo sbando. Gli intellettuali, che pensano alla filosofia come un vezzo e che citano l’ultimo filosofo di grido per dare un tocco alto al loro dire, o che si servono di qualche concetto filosofico come posa per marcare la differenza che li eleva, per farne un ornamento rivelatore della loro aristocratica superiorità. Il filosofo, per come la figura si è sviluppata nella cultura occidentale non è di per sé il saggio. La prima differenza è che l’uomo, nel corso della sua evoluzione, ha sviluppato la capacità metacognitiva, ossia di interrogarsi su di sé così come si interroga sul mondo che lo circonda. Cova una certa ironia insita nel ragionamento il fatto che l’indagine sulle condizioni di esistenza oggi della filosofia è essa stessa filosofia. Di comunicazione, di società, di filosofia, di noi. Traduzione: Mosè Cometta. Seguendo le bizzarre fluttuazioni di forma della comunicazione contemporanea, cos’è filosofia oggi, ovvero, perché nasce la filosofia, è una proposizione che viene tradotta oggigiorno con: a che serve la filosofia oggi. No, così è troppo banale. Cos'è oggi la filosofia? Ma se succede, potresti vedere cose nuove che non hai visto prima, oppure potresti vedere le stesse cose da una prospettiva diversa. A quali oggetti di ricerca? ? Iscriviti gratuitamente alla Newsletter per ricevere ogni settimana il nuovo articolo e, https://sites.google.com/a/cnpd.it/terravecchia/, Parole efficaci per raggiungere obiettivi ambiziosi, Come essere d’accordo: la potenza di un’espressione, Tre domande da farsi prima di aprire bocca, Accetta un consiglio: non accettare mai consigli, Come essere infelice: 25 strategie pratiche e super efficaci, Piccole azioni, traguardi concreti: la storia della cicogna solitaria, Il potere delle parole: un esercizio pratico per scrivere il tuo futuro, Parole efficaci sull’autostima: le migliori di sempre. Liceo Quadri, Vicenza 2011 Beninteso, così come non fu Aristotele ad esser investito del compito di portare la logica agli uomini, così ben prima delle fonti scritte l’uomo deve essersi interrogato in merito. L’ho incontrato alcuni mesi fa, a Padova, in occasione della finale nazionale del Torneo di dibattito regolamentato Palestra di Botta e Risposta 2017. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Il 19 novembre si è celebrata la giornata internazionale della filosofia. I manager? Il parlare meno quindi va inteso non come una conta di parole che aspira al risparmio, una parsimonia espressiva fine a sé stessa, ma come un saper dire che va al cuore della questione e la sviscera, rivelando prospettive inaspettate e stupefacenti. Oggi ognuno sa che il saper sopportare la contraddizione è un segno di grande civiltà. Rovescerei la domanda: che cosa l’uomo di oggi può dare alla filosofia? Lascia un tuo commento qui sotto, sarò felice di leggerti. D: Che cos’è la filosofia, oggi? Davvero preziosa soprattutto per le due parole finali: “parlando meno”. Altrimenti si finisce per essere ossessionati dal dire meno e si finisce per optare per un dire poco che è un impoverire. Ci siamo subito sintonizzati, tanto da fermarci a chiacchierare a lungo. Configurandosi come indagine critica di se stessi e del mondo, come ricerca del senso delle cose, la filosofia è l’attività che rende la vita dell’uomo davvero degna di essere vissuta (Socrate). La filosofia si rivolge all’uomo, al suo desiderio di conoscere, al suo insopprimibile e però spesso sopito desiderio di capire il mondo e il proprio posto nel cosmo, sopito dal potere, dalla stanchezza del vivere, dall’effetto stordente delle urgenze del quotidiano. Ti è piaciuta l’intervista? Non è possibile, infatti, avere a questa domanda una risposta simile a quella che si potrebbe avere chiedendo: come ottengo tale soluzione in chimica? Qualcuno sa forse insegnare ad acquisire uno stile di pensiero filosofico, una sensibilità a problematizzare, un amore all’argomentazione, una capacità dialettica, una proprietà nell’uso della concettualità filosofica e può offrire una cultura filosofica attraverso lo studio dei classici. [1] Sarebbe anche opportuno rilevare come, da un certo punto di vista, la metafisica sia inevitabile e, pertanto, come oggi goda di ottima salute, in barba ad una certa tradizione analitica. La filosofia infatti insegna ad avere più chiari i fini verso cui l’essere umano va. Essa, del resto, consente di deliberare con maggiore consapevolezza sui mezzi, permette di conseguire un sano distacco dagli esiti e dalle proprie istintualità e pulsionalità, o almeno fornisce valide ragioni per farlo. Thelonious è accucciato sul…, Il tema che Avati affronta nel suo ultimo film - Lei i parla ancora - che sembrerebbe anacronistico ai giorni…, François Auguste Biard – Pittore Viaggiatore, Sebbene timida e ancora non generalizzata, la riapertura dei musei regala la speranza del ritorno ad una normalità di cui…, Paradosso del compleanno, senso comune e matematica. La rassegna di filosofia francese — presentata do mani da Salvo Vaccaro — enfatizza invece la variegata ricchezza che la filosofia politica francese può mettere in campo oggi. Urca, è tempo di rimediare: clicca qui e iscriviti, è gratis, è settimanale e ti aiuta a comunicare meglio ed essere più efficace. Allora, cos’è la filosofia oggi? Per quanto in alcuni casi possa essere vero, io penso che sia piú esatto dire che la filosofia ti dà le domande. Shakespeare, Amleto, Atto I, Scena V. 2. Grazie, www.mentinfuga.com Associazione Mentinfuga Codice Fiscale 97620440582 Reg. Non che la psicologia abbia seguito Gardner più di tanto, con i manuali di empowerment e di auto aiuto, con gli ansiolitici e gli antidepressivi, con i trattati sulla vita di coppia con uomini marziani e donne venusiane, essa sta tentando di assolvere a quel compito demandato dalla decadenza del pensiero filosofico nella realtà sociale: sopprimere la sofferenza ingenerata dalla domanda di senso e dalla nuova incapacità di darsi una risposta. L’uomo comune potrebbe però trovare curioso l’ultimo libro sulla filosofia di Star Trek e appassionarsi alla filosofia dei Simpson. [7] Cfr. 17.04.2020 – 08.30 – Dal greco μαιευτικ ή, oggi saziamo la nostra fame di filosofia parlando del celebre termine ‘Maieutica’. E soprattutto di vita. Il termine deriva dal greco filo-e sophìa, “amore per la sapienza”, e rimanda al pensiero critico e all’andare oltre le cose. Né sarebbe corretto pensare che si possa ridurre alla sola domanda esistenziale l’alveo profondo in cui si sviluppò il pensiero occidentale. È molte cose a seconda di chi la pratica: l’accademico studia cose filosofiche come “l’influsso di Tito Livio sulla riflessione filosofico-politica del tardo Rinascimento”, “i problemi mereologici nell’ontologia degli enti finzionali”, “quali varianti ermeneutiche rilevanti del testo della Metafisica di Aristotele si giustificano sulla base della sola famiglia di manoscritti alpha?”; si tratta di problemi che restano del tutto estranei all’uomo comune. La via per raggiungere la felicità è una pratica che dipende dalla saggezza che consiste nella capacità di deliberare i mezzi per conseguire la piena realizzazione di sé. Colto, sorpreso, direi quasi sopraffatto, dalla meraviglia che il mondo suscitava in lui (e lui era chiaramente parte di questo mondo), iniziò a far filosofia: ossia a porre domande e cercare risposte che fosse in grado di argomentare [2]. La filosofia è nata come l’inquietudine senza della quale l’uomo è già morto. Filosofia: acquista su IBS a 19.00€! Benché nemmeno le scienze dure possiedano un’epistemologia necessaria e assoluta, resta il fatto che la risposta filosofica sia esposta, più di ogni altra, alla minaccia dell’incomprensione e del dissolvimento. Questo non significa però che la filosofia non abbia nulla da dire sulla felicità, né che la sua pratica non possa risultare davvero decisiva per vivere una vita migliore. Originariamente nasce come cura di sé, come percorso personale ed è importante per la comprensione del mondo." La filosofia nasce dunque dalla paura” [5] Una simile interpretazione ha già trovato schiere di contestatori, tra filologi ed esperti di filosofia antica, tuttavia ritengo che una tale modo di declinare la nascita della filosofia offra una chiave di lettura per una sfumatura che altrimenti sfugge. Davvero. In primo luogo, armati degli strumenti critici kantiani, occorre rilevare che domandarsi della natura di un oggetto significa, in ultima analisi, domandare della possibilità che quell’oggetto sia. Prima del Cristianesimo, non si può parlare di una filosofia della storia: le concezioni pagane della storia, basate sull’idea del tempo circolare e sull’eterno ritorno delle cose, non la rendevano possibile; solo una concezione lineare del tempo e solo un’idea finalistica del mondo, creano la possibilità di … D: Uno dei più ardui compiti della vita di tutti i giorni è trovare le parole giuste e pronunciarle al momento giusto. R: Mi piace questa domanda! Si fa qualcosa che con lo spirito della filosofia ha poco o nulla a che spartire. Su internet e social media l’evento ha fatto subito eco e sono proliferate svariate petizioni per includere l’insegnamento della filosofia nei programmi di medie ed elementari, come attualmente avviene in Canada e anche in alcune scuole di Francia e Germania. Val la pena ripetere, come poco sopra, che tale nascita viene tradizionalmente attribuita al thâuma [4], tuttavia tale termine, tradotto normalmente con meraviglia, si presta a più di un’interpretazione. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Ciò è tanto più vero quanto, in epoca contemporanea, il filosofo non allaccia più la risposta di senso sull’esistere a grandiosi sistemi metafisici o teologici. Trovi Gian Paolo online all’indirizzo: https://sites.google.com/a/cnpd.it/terravecchia/. Per una filosofia del reale è un libro di Felice Cimatti pubblicato da Bollati Boringhieri nella collana Saggi. Avevo infatti scritto diverse pagine, cercando di esprimere un concetto, ma non avevo la parola per farlo e perciò ci giravo intorno, senza ottenere quella chiarezza cui pure aspiravo. D: Ci guardiamo in giro e spesso vediamo persone che parlano tanto e non sempre bene. Il suo non è un esercizio di sintesi, ma di essenzialità, un amore alla chiarezza del pensiero. Si tratta dei giovani: una gioventù resa sensibile dalle questioni filosofiche è avvantaggiata, perché può acquisire un habitus, un modo di guardare alle cose della vita e a sé, ricco e tale da donare flessibilità e apertura mentale. La filosofia, da sola, costituisce l’alternativa all’anestizzazione e al fanatismo contemporanei rispetto la vita, accettando la sfida della domanda ultima. ; o: quale legge fisica governa i gravi? La seconda e fondamentale distinzione è che la risposta data a simili interrogativi è opera dell’uomo stesso. Non credo che tu debba essere migliore di tutti gli altri, penso che tu debba essere migliore di quanto tu abbia mai pensato di poter essere. Potrebbero però effettivamente appassionarsi per la storia della filosofia, ma finirebbero, più forse di tutti gli altri, per tradire la filosofia, quello che essa è autenticamente, se davvero c’è qualcosa del genere. Thâuma vuol dire infatti ben di più: è una parola che, nel suo significato originario, significa «terrore», «paura». Ciò detto, alcuni settori della filosofia, offrono strumenti preziosi per trovare modo di dire le cose e per discernere il momento migliore e persino le forme più adatte al contesto. E poi, la domanda più famosa In questo, la filosofia oggi non è per nulla diversa da quella che era ieri, da quel che era nel suo momento aurorale, tra gli antichi greci. Gruppo Editoriale l’Espresso, 2009 [6] Il mio è chiaramente un espediente letterario, pur ricordando le diverse teorie filosofiche che postulano una materia pensante. Secondo Emanuele Severino, thâuma, può avere un significato diverso: “Quasi sempre si traduce la parola thâuma, in modo troppo debole, con «meraviglia» fa subito pensare a una sorta di gioco filosofico in cui un individuo, chiamato poi «filosofo», si meraviglia o si stupisce di cose di cui gli altri non si meravigliano. Intendo spiegarmi partendo da un esempio. Quali risposte può dare oggi la filosofia ad un mondo che pare abbia sempre meno tempo per il pensiero e più legato al consumo immediato, al qui/ora/subito? Una domanda provocatoria, fiumi di inchiostro sono stati spesi in merito e, in forza del detto “troppa informazione, nessuna informazione” del neo profeta Eco, viene meno agli stessi addetti ai lavori il primo requisito per avere una risposta: avere una buona domanda. Il suo amore per il rigore e il tecnicismo viene mortificato dalla volgarizzazione e dall’impoverimento banalizzante. Cose. Paura di cosa? Per contro, c’è da credere che tanto l’accademico quanto l’uomo comune saranno disinteressati a quello che invece fanno, per esempio, milioni di italiani che insegnano o studiano alle superiori i classici della filosofia: gli accademici, ritenendo la cosa noiosa e troppo a tagli grossi e di base; l’uomo comune, faticherà invece a capire perché ci si dovrebbe interessare a una lunga teoria di personaggi, spesso bizzarri, che dicono molte cose, non di rado almeno a prima vista strampalate. La risposta più semplice è che la "storia della filosofia", così come viene studiata oggi, non coincide esattamente con la filosofia come specifico ambito di conoscenza. Gonçal Mayos, Inserto culturale dell'Avui, 10 febbraio 1990. Haiti e il suo popolo sono stati dimenticati dalla comunità internazionale. A me interessa tuttavia sottolineare, a prescindere dalla religione (che trovo ora come allora profondamente inelegante) e dalle filosofie di cui purtroppo non abbiamo traccia, come il vagito che annunciò al mondo la nascita della filosofia fu il problematizzare in generale, ed il problematizzare sul senso del proprio esistere in particolare. R: Nessuno di questi, in quanto tali. Ed è una domanda che in molti si stanno ponendo, anche perché le accademie e i partiti, le due istituzioni in cui nel secondo dopoguerra i filosofi avevano potuto esercitare con più influenza il loro magistero, sono rispettivamente in forte crisi e spariti. Sembra inevitabile la necessità di ripensare periodicamente alla natura di ciò che chiamiamo filosofia. Quella sera, seduti nella hall di un prestigioso albergo padovano ci siamo ritrovati a interrogarci con curiosità adolescenziale sul significato della vita. [4] Aristotele, Metafisca, A, 2, 982b. Bibliografia. CHE COSA FANNO OGGI I FILOSOFI ? Siccome infatti quel che si fa conserva l’etichetta della cosa, ci si illude di fare ciò che in realtà si tradisce. La sequenzialità è stringente ed il rigore con cui si impone all’intelletto non lascia spazio a facili misconoscimenti, la domanda non può essere disattesa, pena l’incomprensione del proprio stesso terreno di indagine. Ciò implica che è molto complesso, e a volte impossibile, comunicare tali risposte, fornire loro una validità intersoggettiva, se il gruppo sociale ed il singolo non si vedono affatto in questo modo. In ogni caso, proprio questo fu uno dei chiodi che affissero la filosofia sulla sua attuale croce: prima di ogni altra cosa e prima di essere un modo di vedere il mondo, il pensiero filosofico è un modo di essere nel mondo – e questo valse prima ancora che Heidegger lo teorizzasse con un nuovo linguaggio – ma tale modo di essere nel mondo deve essere innanzitutto comunicabile e, nel mondo in cui viviamo, non lo è più. Alcuni sanno perfino che l'uomo superiore desidera e provoca contro di sé la contraddizione, per avere un'indicazione sulla sua ingiustizia, rimastagli frattanto sconosciuta. Sartre J. P., Essere e nulla, a cura di G. Del Bo, Net, 2002 [8] Gardner, H., Intelligence Reframed: multple intelligence for the 21st century, Basick book, New York, 1999. Quinto: alcuni dicono che la filosofia dà le risposte. La filosofia in realtà non insegna a parlare meno, questo lo insegna qualsiasi buon insegnante di italiano, che esercita gli allievi a fare riassunti. Quando un filosofo sa fare bene il suo mestiere, le sue concettualizzazioni riescono a dire molto di più e meglio. Questi non solo non li apprezza, ma di solito non ha nemmeno gli strumenti per capirne il senso. Eccoci, dunque, sono felice di poter condividere l’intervista che Gian Paolo ha rilasciato in esclusiva per i lettori di RhetoFan | Palestra delle Parole. Scoprirai numerosi articoli, interviste e riflessioni su diverse tematiche: non solo filosofia, ma anche didattica, scrittura, dibattito, argomentazione, digitale. Visualizza altre idee su cose belle, filosofia, cose. Nel mentre l’Oscuro va dispiegando le sue teorie cosmologiche, penso sia più interessante farsi una domanda che, per quanto ne sappiamo, egli non si pose: le singole gocce di acqua che scorrono, si sono mai poste la domanda sul senso del loro esistere? Quando conobbi la parola fu per me un’illuminazione: quello che avevo con tanta fatica cercato di dire è che il Tractatus è un costrutto intellettuale ipertestuale: tre parole che liquidavano tanti faticosi e goffi giri di pensiero. Professor Dalmasso, cosa può dare la filosofia all’uomo d’oggi? Tu menzioni una serie di categorie sociali. Maura Gancitano (Tlon) Stando alla Metafisica di Aristotele «la filosofia non serve a nulla, ma proprio perché è priva di vincoli di schiavitù è il … SERGIO MORAVIA, Filosofia vol.I – Dall’antichità al Medioevo, Le Monnier Firenze 1990. 21-dic-2020 - Cinque cose belle nell'ambito della filosofia. I politici? Da un certo punto di vista, dunque, la domanda corretta è: perché nasce la filosofia? È inevitabile perchè questo spazio del sapere e del pensiero umano è quello che ha sofferto più cambiamenti radicali nella storia dell'umanità. Essi non avranno le risorse intellettuali per comprendere i lavori accademici, arricceranno il naso di fronte alla cultura pop che, se abbracciata, li tradirebbe come dei parvenu della filosofia. La filosofia, dunque, è nata non per essere insegnata ma per essere praticata: il pensiero filosofico greco è scaturito e si è nutrito costantemente del dialogo e dell’incontro tra persone mosse dal desiderio di discutere di democrazia, leggi, origine delle cose, bene e male, bello, ecc. Se avessi accettato la tua domanda senza riserve, avrei detto che c’è effettivamente una condizione che più di ogni altra ha urgenza di restare a contatto con la filosofia.