Otto e mezzo La7, ore 20.30. No, un ragionamento del genere è la peggiore delle lezioni di educazione civica che si possano dare. Guarda senza limiti i video di Corriere TV: tutte le dirette , l'attualità, le inchieste e l'intrattenimento in tempo reale. «Incontra uno strano personaggio che si offre di regalargli una borsa magica da cui potrà estrarre tutte le monete d’oro che desidera. Ferruccio De Bortoli è un giornalista molto noto in Italia. Nel capitolo da lui titolato «Breve storia dell’ipotetica decadenza italiana», Rossi individua la causa principale nell’aver perso il treno del salto tecnologico più recente, quello digitale. Né si può far credere che lo Stato sia in grado di fare tutto: sussidiare, integrare ed essere, all’occorrenza, l’imprenditore di ultima istanza che, per ragioni sociali, smette di leggere un bilancio e di guardare alla sostenibilità economica di un’attività. Purtroppo la produttività in Italia è concetto astruso, dal significato negativo. Nato Milano nel 1953, Ferruccio de Bortoli è attualmente editorialista del «Corriere della Sera», del quale è stato direttore per due mandati. Questa volta l’ex direttore de Il Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, ha perso la pazienza.Messa da parte la sua tradizionale felpata bonomìa, … Ferruccio De Bortoli è giornalista professionista dal 1973. Allo stesso modo la moratoria creditizia non è eterna. Laureatosi in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, comincia al Corriere della Sera nel 1979 come cronista per poi passare alle pagine economiche. Tenerle in vita a dispetto delle logiche di mercato, sapendo che non avrebbero resistito comunque, sottrae risorse a chi ha un futuro in settori più avanzati. De Bortoli propone invece una lettura diversa, e punta l’indice sull’emigrazione della grande industria, con il suo portato di tecnologia, ricerca e innovazione. Ferruccio de Bortoli da Lilli Gruber. Dissimula il proprio patrimonio». Sarà il giornalista Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera, ad aprire oggi, lunedì 5 ottobre, alle 17.30, il ciclo di conferenze promosso [...] Leggi l'articolo completo: La vita dopo il Covid, webinar con De Bo...→ #De Bortoli; #Ferruccio De Bortoli Consapevolezza che non fa parte del dibattito quotidiano. Ferruccio de Bortoli, editorialista del «Corriere della Sera», che ha diretto per due volte; è presidente di Vidas e di Longanesi La dose di autocritica più coraggiosa, visto che proviene da due esponenti di primo piano dell’establishment nazionale, l’uno ex direttore generale della Banca d’Italia e l’altro per due volte direttore del «Corriere», è una lucida analisi degli errori commessi in questi anni da chi ha abusato dello slogan «ce lo chiede l’Europa» o della teoria del «vincolo esterno»; «un sinodo vescovile europeista» che con un po’ di «arroganza intellettuale» ha presentato ai propri connazionali un’Italia così debole e peccatrice da aver bisogno di un sorvegliante e correttore a Bruxelles, in grado di assestarle una bella bacchettata quando necessario. Molte aziende moriranno, tanti posti di lavoro salteranno. L'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli presenta in anteprima il suo nuovo libro: «Poteri forti (o quasi). Ma non è un caso che l’Italia sia agli ultimi posti nell’imprenditoria giovanile. Abbiamo fatto per tanti anni finta di non averlo. Ferruccio De Bortoli vita privata: anni, altezza, peso, moglie, figli. Inutile illudersi che con i fondi europei, ammesso che sapremo spenderli con efficacia pensando al futuro dei nostri figli e non alle richieste delle tante corporazioni che ammorbano il nostro Paese, si riescano a ridurre le tasse. Sfrisi di lavorazione. E per salvare chi è in crisi temporanea di liquidità. E alla fine anche posti di lavoro oggi sicuri, lo sarebbero di meno. Non godiamo improvvisamente di un’abbondanza di mezzi. Ma con il cuore caldo, non con la freddezza della «triste scienza». 152, euro 15). 152, euro 15)Nel finale del libro scopriremo poi che soltanto negli ultimi quattordici anni questa ombra di cui pensavamo di poterci liberare ci è costata mille miliardi di euro in interessi. Apparently the prime minister in charge Mario Draghi asked the former director of the Corriere della Sera he was born in Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli to act as his spokesperson. Allora non sapevamo, lo immaginavamo soltanto, quale sarebbe stato l’effetto del lockdown sulle attività economiche, sul lavoro. Ma specularmente alla sopravvenuta insofferenza di molti italiani per il vincolo esterno si è diffuso tra molti europei del Nord il sospetto che gli italiani vogliano ridiscutere quel vincolo, perché desiderosi di tornare a fare le cicale in piena libertà». di Ferruccio de Bortoli | 06 febbraio 2021. Due mercati fondamentali nel funzionamento dell’economia sono di fatto sospesi: lavoro e credito. Ma chi ha di più — e non è stato colpito ma dalla crisi ne ha persino tratto beneficio — prima o poi, dovrà dare di più. Il valore aggiunto aumenta — e con esso salari e stipendi — se ci sono investimenti, tecnologie, innovazione e, soprattutto, un capitale umano meglio preparato. Tutt’altro. In attesa di mettersi d'accordo sul successore di Ferruccio De Bortoli alla direzione, al Corriere della Sera hanno trovato l'intesa sul vicedirettore. Costi quel che costi. Non illudiamoci che le risorse siano infinite. Il direttore del Corriere della sera Ferruccio de Bortoli è l’ospite di Lilli Gruber nella puntata di oggi. Oppure lo sappiamo e facciamo finta di niente. Riceverai direttamente via mail la selezione delle notizie più importanti scelte dalle nostre redazioni. Non illudiamoci che le risorse siano infinite. Così questa riflessione non si conclude consigliando all’Italia di diventare meno europeista, ma diversamente europeista, più sicura di sé e assertiva, un’Italia che creda di più nei propri mezzi, tutt’altro che limitati. La concorrenza è una vittima collaterale della pandemia, si è fatto di tutto per ridurla e comprimerla in molti settori. «C’è del vero in quel che dici, ahimè — ammette Rossi —. Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi, nel libro La ragione e il buonsenso (il Mulino) lo fanno con lo sguardo severo e schietto che hanno sempre esercitato nei rispettivi mestieri. La nostra produttività non cresce da vent’anni. Il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò e Ferruccio de Bortoli chiudono i dialoghi su di noi di Fondazione Corriere della Sera domandandosi se la tragedia del virus, dopo aver rivelato la fragilità della nostra società, non possa diventare, paradossalmente, un … Non commettiamo l’errore di pensare che il Colonnello sia stato sempre impopolare. di Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi (il Mulino, pp. Come la produttività, non piace: ha una valenza infida. Senza i quali si può continuare a essere un grande mercato, ma non si può restare a lungo una potenza industriale» (e qui torna utile l’esempio della ex Fabbrica Italiana Automobili Torino, oggi Fca). E se lo fosse impedirebbe alle aziende di riorganizzarsi, rendendole così ancora più deboli. Non abbiamo mai esportato così tanto come nel 2017. Perché ibrida il genere tradizionale della saggistica, La dose di autocritica più coraggiosa, visto che proviene da due esponenti di primo piano dell’establishment nazionale, «Non pensi — chiede de Bortoli a Rossi — che questo modo di ragionare dell’intellighenzia europeista, un po’ esclusivo, Così questa riflessione non si conclude consigliando all’Italia, Nel denunciare il declino, che esiste ed è ben documentato nel volume, Nel capitolo da lui titolato «Breve storia dell’ipotetica decadenza italiana», «It’s the economy, stupid», diceva uno slogan di successo di Bill Clinton. E in definitiva la crisi che attanaglia il processo di integrazione europea è esattamente e completamente una crisi di fiducia reciproca. Peter potrà avere tutto l’oro del mondo, ma non riuscirà a utilizzarlo perché nessuno si fiderà di un uomo senza ombra. E capiremo così perché i nostri due autori ci girano sempre intorno, mentre tentano di definire una sorta di «stato dell’Unione», di fotografia delle condizioni del nostro Paese, della sua crisi, stagnazione, declino o decadenza che dir si voglia. Grazie alla Banca centrale europea che acquista gran parte dei titoli del nostro debito pubblico. Un privilegio inestimabile. Il rischio vero che corriamo, però, è quello di una sorta di «clausura mentale», ovvero l’incapacità di tenere insieme emergenza e prospettive del Paese. L’evasione non è più tollerabile. E se noi dovessimo ritrovarci, come è accaduto nel 2011, in balia dei mercati, scivoleremmo facilmente in una deriva sudamericana. È stato caporedattore dell’Europeo e del Sole 24 Ore prima di tornare, nell’aprile del 1987, al Corriere come caporedattore dell’economia e commentatore economico. Ferruccio De Bortoli lascia il Corriere della Sera. Si comincia con un apologo. Le bugie pietose non curano i malati. Could it be true? E chi vede morire senza colpa la propria attività, svanire il frutto di tanti sacrifici, è disposto a sfidarla la pandemia. Ferruccio de Bortoli è editorialista del «Corriere della Sera», che ha diretto per due volte; è presidente di Vidas e di Longanesi. Ferruccio de BortoliLa concorrenza è una vittima collaterale della pandemia, si è fatto di tutto per ridurla e comprimerla in molti settori. L’evasione non è più tollerabile. «Ha offerto grandi guadagni di crescita e di produttività, e l’Italia non ne ha saputo approfittare». 29 Luglio, 2020 29 Luglio, 2020 Gianvito Pugliese 0 Commenti Berluconi-Calderoli, Corriere del Messogiorno, Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, La grande balla, Martino Bonomo, Paolo Mieli, Roberto Napoletano, Sole 24 ore. GP. Peter Schlemihl, protagonista di un romanzo ottocentesco non molto noto di Adelbert von Chamisso, poeta e botanico tedesco, è un ragazzo povero che dalla campagna si reca in città per far fortuna. Si investe di più, anche dall’estero, se c’è concorrenza, non meno con la scusa di proteggere chi è in difficoltà (e va aiutato in altro modo). A fine anno saranno intorno ai 200 miliardi. Tutto sommato, il rapporto tra patrimonio e reddito degli italiani è pari a otto volte (sette quello degli americani). Ma lo sviluppo e la stessa cura delle disuguaglianze dipendono dalla concorrenzialità dei mercati. News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo. ROMA – Ferruccio De Bortoli è uno dei giornalisti più conosciuti in tutta Italia. Salvatore Rossi presidente di Tim; è stato direttore generale della Banca d’italia Nel denunciare il declino, che esiste ed è ben documentato nel volume, si finisce infatti spesso con il sottovalutare ciò che resta delle due grandi espansioni economiche e civili del nostro Paese, identificate da Rossi nel periodo della Belle epoque, (il quindicennio 1898-1913) e in quello del «miracolo» del dopoguerra (dal 1948 al 1973). includes2013/SSI/notification/global.json, /includes2013/SSI/utility/ajax_ssi_loader.shtml, 10 novembre 2020 (modifica il 10 novembre 2020 | 22:56), Copyright 2020 © RCS Mediagroup S.p.a. Tutti i diritti sono riservati |, Gastone Biggi, «Costellazione del flauto dolce» (1993), Allora non sapevamo, lo immaginavamo soltanto, quale sarebbe stato l’effetto del. O forse lo sa benissimo. Il presente e il futuro delle nostre famiglie, di noi stessi. CORRIERE DELLA SERA; opinioni; Il capitale umano da tutelare per Draghi: giovani, donne, formazione. Ferita. Appunti per una riscossa civica del 2019. Poco dopo, mentre conseguiva la laurea in Giurisprudenza presso la Statale di Milano, è passato al Corriere di Informazione. Con quello spirito di passione civile che ne fa, se si può ancora usare il termine, due moderni patrioti di un possibile riscatto italiano. Del resto, facciamo di tutto per mandarli via i giovani. Riceverai direttamente via mail la selezione delle notizie più importanti scelte dalle nostre redazioni. La poltrona del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, torna a far parlare di sé. La cassa integrazione, pur opportunamente prorogata, non è eterna. Ferruccio de Bortoli è editorialista del «Corriere della Sera», che ha diretto per due volte; è presidente di Vidas e di Longanesi. Perché ibrida il genere tradizionale della saggistica con la formula illuministica dell’opera epistolare (è uno scambio di vere email tra i due, avvenuto nel corso di mesi), e addirittura si cimenta nei «Due racconti» iniziali con il genere della letteratura di fantasia (da lì abbiamo preso la storia di Peter). Se ce ne fosse almeno un briciolo di questa consapevolezza, non getteremmo al vento milioni di euro in bonus inutili (come per i monopattini) o in aiuti, senza limiti di reddito, magari ad evasori. Salvatore Rossi è presidente di Tim; è stato direttore generale della Banca d’italia. Nato Milano nel 1953, Ferruccio de Bortoli è attualmente editorialista del «Corriere della Sera», del quale è stato direttore per due mandati. Un libro singolare, il loro. La si scambia per cottimo e sfruttamento. «L’Italia — annota de Bortoli — è un Paese ricco che forse non sa di esserlo. It seems that de Bortoli, around […] Massicce. Dal 2015 è presidente della casa editrice Longanesi e della associazione Vidas. Quello strano personaggio è il diavolo. Ferruccio De Bortoli, classe 1954, ha diretto il Corriere della Sera per 12 anni, dal 1997 al 2003 e poi di nuovo dal 2009 a oggi, entrambe le volte succedendo a Paolo Mieli. Esce giovedì 12 novembre in libreria il nuovo libro di Ferruccio de Bortoli, , edito da Garzanti (pagine 151, euro 16), nel quale l’autore analizza i punti deboli del sistema politico ed economico del nostro Paese che esigono interventi coraggiosi. All’editoriale Corriere della Sera fui assunto, giovanissimo praticante, la prima volta nell’ottobre del ‘73. Vi siete/ci siamo riconosciuti in Peter, noi italiani ingannati dall’incantesimo della sovranità monetaria, le cui sirene cantano ancora? È un atteggiamento comprensibile nel momento in cui siamo costretti all’immobilità o quasi per contrastare un virus invisibile e velocissimo. Ferruccio de Bortoli è editorialista del «Corriere della Sera», che ha diretto per due volte; è presidente di Vidas e di Longanesi. All’interno, la rubrica «Il punto», a cura di Paolo Pagliaro. Viviamo sotto l’influsso di potenti analgesici che ristorano in parte il presente, ma forse annebbiano — il che è peggio — la nostra percezione del futuro. Durante la trasmissione di ieri sera, “Otto e mezzo”, Lilli Gruber mi ha chiesto come voterò al prossimo referendum sulla riforma che porta il nome del ministro Maria Elena Boschi, presente in studio. Critiche agli azionisti "litigiosi" e a Renzi, un maleducato di talento. Abbiamo un’aspettativa di vita alla nascita tra le più alte del mondo, e siamo tra i popoli che consumano meno antidepressivi e con il più basso tasso di suicidi. Ma anche qui bisogna essere chiari e dire che non lo farà per sempre. Dove si annida, allora, il nostro «male oscuro»? di Ferruccio De Bortoli Devo ai lettori del Corriere, una meravigliosa comunità civile, un piccolo rendiconto della mia seconda direzione. Tanto, si dice, può indebitarsi senza limiti. È il nuovo libro di Ferruccio de Bortoli Le cose che non ci diciamo (fino in fondo), edito da Garzanti, ideale seguito del precedente Ci salveremo. Il divorzio tra Ferruccio De Bortoli e il Corriere della Sera, o meglio il suo azionista principale, la Fiat, è storia di mesi. 152, euro 15). Esce giovedì 12 novembre in libreria il nuovo libro di Ferruccio de Bortoli Le cose che non ci diciamo (fino in fondo), edito da Garzanti (pagine 151, euro 16), nel quale l’autore analizza i punti deboli del sistema politico ed economico del nostro Paese che esigono interventi coraggiosi. Ed è il dato che riassume, impietosamente, tutti i nostri ritardi. Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. Esce giovedì 23 gennaio La ragione e il buonsenso. Successivamente è passato per il Corriere della Sera, e l’Europeo. Ha diretto anche «Il Sole 24 Ore». E qui ci diciamo fino in fondo una cosa che ancora oggi è un tabù. Ecco chi è Ferruccio De Bortoli, età e carriera dell’ex direttore del Corriere della Sera. «It’s the economy, stupid», diceva uno slogan di successo di Bill Clinton. Ma gli chiede in cambio la sua ombra». Ovvero le risorse che servono per la sanità, la sicurezza, l’istruzione, le politiche sociali a beneficio di chi ha più bisogno. Dunque, inutile promettere che salveremo tutte le imprese. Meno. Viviamo sotto l’influsso di potenti analgesici che ristorano in parte il presente. Ho avuto l’onore di guidare questa straordinaria redazione per dodici anni complessivi. The rumor circulates with insistence in the last hours in the City Milanese. Ma è anche vero che le conseguenze sul lavoro e sul reddito sono attutite dalle misure del governo. Necessarie, anche se non tutte condivisibili, tuttavia, ancora insufficienti. Ostenta la propria agiatezza. Ha diretto anche «Il Sole 24 Ore». Salvatore Rossi è presidente di Tim; è stato direttore generale della Banca d’italia. Per ora. Conversazione patriottica sull’Italia di Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi (il Mulino, pp. E soprattutto italiani. Speriamo almeno che si possano diminuire quelle sul lavoro — sono troppe — e che non le paghino solo in maggior parte dipendenti e pensionati, questo sì. Anche di questo drammatico dato non discutiamo. Per molto tempo ha lavorato al Corriere della Sera, ha diretto il quotidiano due volte per poi diventare editorialista. Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. Non ce ne accorgiamo. E se è inevitabile non far pagare le tasse a chi è duramente colpito dalla pandemia, è ancor più moralmente inaccettabile un’evasione fiscale e un ricorso al nero che ogni anno privano lo Stato di oltre un centinaio di miliardi. 08 aprile 2011 Ma le aziende muoiono e nascono. E qui ci diciamo fino in fondo una cosa che ancora oggi è un tabù. Lunga la sua esperienza al Corriere della Sera, quotidiano che ha diretto per due volte prima di diventare editorialista. includes2013/SSI/notification/global.json, /includes2013/SSI/utility/ajax_ssi_loader.shtml, 22 gennaio 2020 (modifica il 23 gennaio 2020 | 21:54), Copyright 2020 © RCS Mediagroup S.p.a. Tutti i diritti sono riservati |, Giacomo Balla, «Forme grido viva l’Italia» (1915), Nel finale del libro scopriremo poi che soltanto negli ultimi quattordici anni, Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi, nel libro, Un libro singolare, il loro. Dal 2015 è presidente della casa editrice Longanesi e della associazione Vidas. Perché «sta in noi», come diceva un maestro e un mentore di entrambi, Carlo Azeglio Ciampi. Ha diretto anche «Il Sole 24 Ore». Andiamo a conoscere meglio una delle personalità più importante del mondo editoriale italiano. Nato Milano nel 1953, Ferruccio de Bortoli è attualmente editorialista del «Corriere della Sera», del quale è stato direttore per due mandati. Oggi sì. Ferruccio De Bortoli, chi è: età, vita privata e carriera del giornalista. Ma tanto, si dice, che cosa saranno mai poche centinaia di milioni di euro rispetto ai circa 300 miliardi tra sussidi, prestiti e programmi europei vari, di cui avremo disponibilità? «Una sfida che abbiamo stabilmente perduto è quella di costruire grandi gruppi internazionali, globali. Ma anche con una capacità di autocritica e di ottimismo che costituiscono la parte più brillante del volume, e che forse si può attribuire al fatto che entrambi sono, e si dichiarano, «credenti nella ragione». Non abbiamo il coraggio di ammettere che, nella seconda ondata della pandemia, la salute conta sempre, certo, tantissimo — e ci mancherebbe — ma meno che in primavera. Discorso amaro, spiacevole. Ferruccio De Bortoli Giornalista professionista dal 1975, inizia il suo percorso al Corriere d’informazione, per poi passare nel 1979 al Corriere della Sera. Ma guardando a quanto scuola e università contano nel nostro Paese, all’assurda estate dei banchi a rotelle, alla marginalità dell’istruzione nell’agenda nazionale, non ci si può assolutamente sorprendere. Le cose che non ci diciamo (fino in fondo) sono soprattutto quelle che non vorremmo oggi sentirci dire. Non era mai accaduto. Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera LINK EMBED , ma potrebbe riservarci ancora qualche sorpresa. La sincerità e il realismo sono indispensabili nella ricerca di strumenti adeguati per garantire la mobilità e la riqualificazione dei lavoratori, la dignità dei quali si rispetta di più non illudendoli. Alcuni lo misurano sulla propria pelle. «Le cose che non ci diciamo (fino in fondo)» esce il 12 novembre, edito da Garzanti (pagine 151, euro 16)Due mercati fondamentali nel funzionamento dell’economia sono di fatto sospesi: lavoro e credito. «La ragione e il buonsenso» (il Mulino, pp. «L’ombra è il debito pubblico. È dietro le nostre spalle, ma noi non lo vediamo più». Il risultato sono imprese sempre più piccole dei loro concorrenti esteri, un «miserando primato negativo» nel tasso di occupazione, dovuto in gran parte al fatto che solo da noi lavora meno di una donna su due. «Non pensi — chiede de Bortoli a Rossi — che questo modo di ragionare dell’intellighenzia europeista, un po’ esclusivo, da addetti ai lavori, abbia acceso inavvertitamente un spirito popolare di rivalsa, una risposta identitaria, impropriamente patriottica», finendo così per gonfiare le vele del populismo? Digitalizzazione, nuove competenze e misure di sostegno per la ripresa del mercato del lavoro. Perché se si è meno competitivi si vende e si esporta di meno. Il giornalista è nato il 20 maggio 1953 a Milano, sin da ragazzo ha manifestato la sua grande passione per il giornalismo. E i nostri due autori ne sanno abbastanza per fare del loro libro una miniera di informazioni e riflessioni originali. Nel 2021 probabilmente avremo meno di 400 mila nati. De Bortoli dà voce a quel “discorso di verità” che il Paese troppo spesso si è negato. News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo. E il nostro è un Paese che si sta svuotando, altro che invaso dagli immigrati.