I temi prevalenti sono però la decadenza (Venezia mortuario repertorio di reliquie) e tempo che fugge. Le opere d’esordio della fase giovanile che D’Annunzio scrive in questo periodo sono: – Primo vere, prima raccolta di poesie e esercitazione letteraria; – Canto novo, seconda raccolta di liriche; – Terra vergine, prima opera narrativa, raccolta di novelle nelle quali sono presenti alcuni spunti sociali. Gabriele D'Annunzio Nato a Pescara nel 1863 da una famiglia borghese e studia in una delle scuole più aristocratiche del tempo, a soli 16 anni pubblica la sua prima raccolta di liriche. D’Annunzio attua il primo tentativo di dare solidità all’esperienza individuale attraverso il ricorso al mito classico, riattualizzato in chiave esistenziale, quale affermazione del potere panico del superuomo. Claudio Cantelmo, aristocratico e imperialista, seguace delle dottrine del superuomo, concepisce il disegno di unirsi in matrimonio con una delle principesse (Massimilla, Anatolia, Violante) di un'antica famiglia borbonica del regno delle due Sicilie, i Capece-Montaga, ridottasi a vivere nell'ultimo dei suoi feudi, Trigento, "paese di rocce". Il primo libro, Maia, è composto nel 1903 e il sottotitolo (Laus vitae) ne chiarisce i motivi ispiratori: una vitalistica celebrazione dell'energia vitale, un naturalismo pagano impreziosito o sopraffatto dai riferimenti classici e mitologici. Fra le opere più significative da segnalare ricordiamo: 1. Si rileva qui la tematica decadente, ma segnata di rievocazione nostalgica, con aspirazioni epidermiche a una sorta di purezza e di spiritualizzazione delle passioni, che si traducono in un linguaggio e in una versificazione sapientissimi, accordati su toni dimessi, come di colloquio e di confessione.L'InnocenteRomanzo pubblicato nel 1892, che non tiene nascosti gli influssi della lettura del russo Dostoevskij. Gabriele D’Annunzio ha una poetica vastissima, composta da innumerevoli opere, partendo da “primo vere” sino ad arrivare a “notturno”. Viene pubblicato per la prima volta nel 1903 con il titolo Alcione, ma le successive revisioni riguarderanno solo la punteggiatura, l’ortografia ed il titolo che diventerà, solo nel 1931, l’attuale Alcyone. La produzione letteraria di Gabriele D’Annunzio fu eclettica e varia. ESTETA ARMATO - Dalla lettura di Nietzsche (su traduzioni francesi) D’Annunzio ricava (a volte con approssimazioni e fraintendimenti) indicazioni politiche e la morale del superuomo. Gabriele D’Annunzio: vita e opere deinah 27/05/2018 PIÙ DI 60 0 Prima di cominciare vi ricordiamo che anche noi siamo stati studenti, quindi i nostri appunti non sono decisamente perfetti, ma possono tornare utili. Fu profondamente legato ai principi di estetismo, interpretandola come letteratura e opera d’arte (traendo spunto anche dall’estero - Dorian Gray di Oscar Wilde fu un modello di vita più che un modello letterario). D'Annunzio tra decadentismo e superuomo. Del 1886 sono la raccolta di novelle San … Ma è indispensabile ricordare ancora una volta che quest’opera testimonia l’eccezionale capacità dello scrittore nel captare e assimilare le espressioni della più recente cultura d’oltralpe, e si propone, proprio per questo, come il primo contributo italiano alla definizione europea dell’eroe decadente che, dopo Des Esseintes, assumerà, in Inghilterra, le splendide e ambigue fattezze di Dorian Gray, l’inquietante protagonista dell’omonimo capolavoro di Oscar Wilde.Poema paradisiacoRaccolta di liriche composte dal 1891 e pubblicate nel 1893. Egli è senza dubbio la reincarnazione dei vari superuomini presenti ne Il Trionfo della Morte o nelle Vergini delle rocce, ma a differenza di questi, non appartiene ad una nobile casata ma è un borghese estraneo agli influssi decadenti e dedito all'azione. Gabriele D’Annunzio è uno studente brillante e diligente, vuole distinguersi dalla massa e per farlo ricorre ad eventi eclatanti, come quello di divulgare il falso annuncio della sua morte per … Scopo del matrimonio è procreare il futuro sovrano, al quale un giorno il popolo, disgustato della demagogia e dalla corruzione della vita politica, offrirà la corona regale.Anche dei romanzi del melograno, pomo dai molti granelli, simbolo dei frutti che possono derivare dal dominio delle passioni, D'Annunzio scrisse solo il primo, Il fuoco (1900). L’opera è divisibile in cinque sezioni, riguardanti diversi periodi stagionali con conseguenti diversi stati d’animo dell’autore. D'Annunzio: le opere più significative. Anzi, le sue vite. Stelio è un poeta che sogna una nuova forma di arte drammatica, che risulti dall'intima fusione della parola, del colore, del suono, dell'azione. Il titolo, derivato dal latino, equivale letteralmente a "poema dei giardini". Ferito in duello, durante la convalescenza, si innamora, riamato, di Maria Ferres, una giovane molto spirituale. Gabriele D’Annunzio nasce a Pescara nel 1863 da genitori di famiglie agiate e compie studi liceali a Prato dove ottiene la licenza nel 1881. Come il duca Jean Des Esseintes, protagonista dell’opera di Huysmans, anche Andrea Sperelli è totalmente votato alla ricerca estetica, al pieno godimento delle più raffinate sensazioni, e, come lui, destinato alla sconfitta. Dagli anni Ottanta d’Annunzio rivela l’influenza dei poeti decadenti francesi ed inglesi.Opere come l’Intermezzo di rime, Isaotta Guttaduro e la Chimera presentano temi come la sensualità perversa, compendiata nell’immagine della donna fatale.E’ questa la fase dell’estetismo dannunziano. Poeta, scrittore, militare e attivista politico, diede un notevole contributo alla propaganda interventista e si mise in luce per alcune clamorose imprese belliche (la Beffa di Buccali e il Volo su Vienna), di modesto impatto tattico o strategico. È una narrazione in prima persona ed è incentrato sulle vicende del "multanime" Tullio Hermil e della moglie Giuliana. Influenzò il campo letterario, i costumi e più in generale tutta la società italiana, diventando un modello di comportamento e di gusto. Il suo im-pegno politico gli meritò il soprannome di "Vate", cioè "poeta sacro", "profeta". Il quarto libro, Merope, raccoglie canti celebrativi della conquista della Libia. Quarta sezione: si contano ventisei testi segnati dal termine dell’estate e dai primi presagi autunnali. Le opere di Gabriele D'Annunzio: Autore critica: Eurialo De Michelis . Gabriele D’Annunzio: il pensiero. D’Annunzio dominò per circa cinquant’anni, la sua fama divenne immensa a tal punto da riuscire ad infiammare le masse ed essere osannato quasi quanto un dio. IL FUOCO - Ambientato nella Venezia di fine ‘800, il romanzo è incentrato sull’amore di Stelio Effrena e della Foscarina: nella storia sono presenti molti particolari della relazione dell’autore con la Duse. LE LAUDI (CICLO) - Le Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi sono la summa della poetica di D’Annunzio; progettate in numero di 7 (come le Pleiadi, stelle dei naviganti, citate in riferimento all’estate, momento panico di vitalità) ne furono realizzate solo 4 (Maia, Elettra, Alcyone e Merope). Gabriele D’Annunzio: vita e opere di un superuomo Guarda il video e lavora con il PowerPoint! Compare qui, in maniera estremamente esplicita, quel motivo che la critica ha indicato fra quelli fondamentali della personalità dannunziana, il velleitarismo, ovvero la frattura tra il desiderio di affermazione del proprio io e la costante percezione dell’impossibilità di ottenerla.TUTTE LE OPERE DI D'ANNUNZIO, Clicca qui>>In questo senso, Il piacere anticipa le posizioni che D’Annunzio verrà precisando nei romanzi successivi. Avvia un periodo di sfrenato erotismo, lussi e debiti, praticando il culto della Bellezza, e il corteggiamento della duchessa Maria Hardouin, ritenuto scandalo, si conclude con il matrimonio. La sua esistenza viene però turbata dall’abbandono dell’amante, la bella e misteriosa Elena Muti, che Andrea, nonostante le numerose avventure frivole, non riesce né a sostituire né a dimenticare. Gabriele d'Annunzio nasce nel 1863 a Pescara da una famiglia borghese e studia in una delle scuole più aristocratiche d‘Italia del tempo. La Foscarina dovrebbe essere l'interprete di questo nuovo dramma; ma Stelio s'innamora della giovinetta Donatella Arvale. Doveva essere di cinque libri, quante sono le Pleiadi, invece è solo di quattro. D’Annunzio ne diventa cronista, sotto la protezione dell’editore Angelo Sommaruga, e conquista gli ambienti letterari e aristocratici. Affiancata a questo superuomo troviamo Isabella Inghirami, la prima figura femminile capace di contendere il primato all'egotismo del superuomo di turno. Gabriele D'Annunzio - ritorna ai Combattenti . torna in Abruzzo alla casa natale, su richiesta della madre per distogliere il padre da una vita scandalosa, e questo è il pretesto per ampie descrizioni del paesaggio e della popolazione abruzzese. Intermezzo di rime, 1883: impresa letteraria che segna il distacco dalla vita giovanile abruzzese. D’Annunzio descrive visioni bucoliche della propria terra,l’Abruzzo, alternando concezione panica e mitologia classica. LA SERA FIESOLANA (1899) - Ricorda la sera della Versilia (vicino Lucca) e si rivolge idealmente a una donna (che non è presente, ma che è invitata al sogno). Esordì sedicenne con un libretto di versi, “Primo vere". La Foscarina è un’attrice la cui bellezza è in declino, e cosciente di ciò lascia Venezia per timore di essere abbandonata. IL PIACERE - Composto a Roma nel 1889, è molto influenzato da Huysmans, e il protagonista Andrea Sperelli è il tipico eroe decadente di cui vi era l’esempio di Des Esseintes e di Dorian Gray: raffinato e gelido, cultore del bello al di sopra della dimensione naturale, un aristocratico che disprezza il “grigio diluvio democratico”. È incentrata sul rapporto contraddittorio e ambiguo di Giorgio Aurispa con l'amante Ippolita Sanzio e su questo tema di fondo si innestano o si sovrappongono altri motivi e argomenti. D’Annunzio ne diventa cronista, sotto la protezione dell’editore Angelo Sommaruga, e conquista gli ambienti letterari e aristocratici. Il superuomo è incarnato da Stelio, che sogna sul piano estetico una rinascita del teatro, un’epica moderna, e sul piano politico un restauro aristocratico. L’opera si conclude con un commiato in cui è presente il saluto ed una dedica a Pascoli, come omaggio al maggior rappresentante del simbolismo italiano. Ogni sezione, a partire dalla seconda, è preceduta da un ditirambo che ne annuncia il tema dominante. L’opera è caratterizzata da un momento di intimità e di ripiegamento su sé stesso. In verità Nietzsche non auspicava l'avvento di un uomo superiore agli altri, al quale, in grazia delle qualità eccezionali, fosse tutto permesso, ma l'avvento di un'umanità rinnovata la quale, per poter sviluppare tutte le sue potenzialità, doveva liberarsi da ogni soggezione alla trascendenza e alla morale tradizionale, fatta di ipocrisie e finzioni. Al tramonto dell’estate è corrisposto quello del mito, rappresentato sempre più quale ricchezza irrimediabilmente perduta. Stelio Effrena ha l’ambizioso programma di rinascita del teatro, e teorizza una restaurazione dei valori aristocratici della società. Gabriele D’Annunzio: la vita dell’autore Gabriele D’Annunzio nasce a Pescara il 12 marzo 1863 in una famiglia borghese. Analisi di AlcyoneLa composizione si estende tra il giugno 1899 ed il novembre del 1903, tuttavia gran parte di essa è stata realizzata nei mesi estivi di questi anni (l’opera stessa è una celebrazione del periodo estivo). Si possono ricavare tre costanti tematiche:- scambio tra naturale ed umano: l’eccezionalità del superuomo, sta, al cospetto della massa, nel rendersi fortemente superiore ad essa, ma al cospetto della natura la capacità del superuomo è quella di riuscire a confondersi con essa, di perdere la propria identità ed assumere la stessa prospettiva del mondo naturale, per capirne il mistero e svelarne le leggi;- riattualizzazione del mito: perché la natura possa assolvere tale funzione, è necessario restituirle la vitalità e l’armonia negatele dal mondo moderno, attraverso il recupero del mito. Morì nel 1938. Dal rigore della struttura si intravede la volontà dell’autore di fonder la lirica moderna con l’eleganza classica. Sul piano più intimamente poetico, accanto all'esteriorità di molti atteggiamenti esibizionistici, ha saputo cogliere ed esprimere la comunione dei sensi e dell'anima con la molteplicità della vita naturale, creando quella dimensione "panica", di immedesimazione quasi fisica e sensuale basata sulle immediate sensazioni che segnano il nascere di un atteggiamento nuovo per la nostra poesia.TUTTE LE FOTO DI GABRIELE D'ANNUNZIO, Clicca qui>>, Per esprimere questo atteggiamento raffinato e sensuale D'Annunzio si è servito di un linguaggio ostentatamente insolito ed artistico, basato sul recupero di preziose voci arcaiche e sull'invenzione di neologismi capaci di stupire e meravigliare. Tra i due personaggi c'è un rapporto di amore-passione che talvolta arriva fino alle degenerazioni dell'incesto e del masochismo. Primo vere, 1879: opera giovanile ispirata alle odi di Giosuè Carducci. Questo “panismo dannunziano” si ritrova in tutte le sue poesie e soprattutto nel suo innamorarsi continuamente di donne diverse. Nel superuomo nicciano, così come lo immaginò D'Annunzio, s'intravede piuttosto il profilo dei grandi dittatori sanguinari e deliranti del nostro secolo, col loro macabro seguito di tragedie e di guerre.Della seconda trilogia, D'Annunzio scrisse solo il primo, Le vergini delle rocce (1896). MAIA (1903) - È un Laus vitae e un confronto tra un passato mitico e il presente industrializzato; ELETTRA (1902) - Celebra gli eroi dell’arte; MEROPE (1912) - Celebra la conquista di Libia ad Arcachon; ALCYONE (1903) - L’Alcyone ha una fisionomia diversa dalle altre Laudi: in esso manca la dimensione superomistica e quella tribunizia di poeta-vate (che rievoca le glorie passate e celebra il presente). Adesso l’estate è esplosa e viene quindi celebrata la fusione panica tra l’uomo e l’elemento naturale.Terza sezione: anche in questa sezione l’ambientazione è estiva. Compie i suoi primi studi a Pescara e successivamente a Prato, al Collegio Cicognini, una delle più prestigiose scuole italiane del tempo. • Sogno d'un mattino di primavera, in "Italia", a. I, fasc. Gabriele d'Annunzio: vita e opere. D’Annunzio conserva, dell’impianto verista, la volontà di dipingere un affresco sociale e di costume, all’interno del quale indugia a descrivere l’ambiente moralmente malato, corrotto e ozioso dell’aristocrazia.