Giacomo Leopardi è un autore immenso della letteratura italiana, un poeta in grado di raccontarci la sofferenza ma anche la bellezza della vita. Tale percezione scaturisce in primo luogo dal fatto che i componimenti vi sono disposti rispettando grosso modo l’ordine cronologico di composizione, se non dei singoli testi, per lo meno dei singoli insiemi stilistico-tematici nei quali possono essere raggruppati, e ciò fa sì che il libro si presenti come un percorso o, meglio ancora, come un racconto: il racconto poetico della storia del pensiero leopardiano. A differenziarle è una diversa o, meglio ancora, opposta concezione della natura, e di conseguenza dei rapporti fra natura, esistenza e civiltà. È un’opera davvero geniale. Leopardi ha una «conversione letteraria» e passa dall’«erudizione» giovanile, al «bello», alla poesia e a una maggiore sensibilità per i valori artistici e per la speculazione filosofica. Rinunciando alle illusioni, Giacomo Leopardi, contempla l’«arido vero», e lo accetta come unica verità possibile all’uomo. riassunto di italiano Perché l’attesa può lasciare che la mente immagini il piacere illimitato. Il più solido piacere di questa vita è il piacer vano delle illusioni. Sappiamo che riassumere in pochi minuti le opere di un autore come Giacomo Leopardi rischierebbe di essere un'impresa impossibile. Il padre è un uomo colto ma di cultura accademica, cioè arretrata, non lavora e lascia tutto ai suoi amministratori. Giacomo è un bambino straordinariamente precoce. Giacomo Leopardi nasce a Recanati, nello Stato Pontificio (oggi nelle Marche), nel 1798 da una famiglia nobile, ma in decadenza. In questa lettera, dopo aver lamentato la sofferenza del suo soggiorno a Recanati, luogo privo di ogni stimolo culturale, Leopardi cita apertamente il sentimento della noia, scrivendo ââ¦tutto il resto è noiaâ. Compone opere erudite: Storia dell’astronomia, 1813; Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, 1815. Bisogna fare chiarezza. Nella prima fase, l’inquietudine di Giacomo Leopardi si esprime sempre con una ricerca incessante di uno stile personale. Questo è il cosiddetto “pessimismo cosmico”, 1809 – 1816 E’ un bambino prodigio ma non ha un buon rapporto con i genitori. In questa fase cambia anche il modo di vedere la civiltà: essa è sì negativa perché toglie all’uomo le illusioni, ma diventa un mezzo efficace per arrivare alla verità. Soprattutto, ha sacrificato allo studio la miglior parte della sua giovinezza. Nel 1828 ritorna alla poesia, che non abbandonerà più, e nel 1831 pubblica la prima edizione dei Canti. L’ultima sezione è costituita dai "canti napoletani", composti nell’ultimo periodo di vita. De Sanctis, nei Saggi critici, dice che: “Leopardi non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te la fa amare. Leopardi, Giacomo - Vita, opere, pensiero, stile Appunto di italiano riguardante la vita, le opere, il pensiero, lo stile e tutto ciò che c'è da sapere su Giacomo Leopardi Appunto sulla vita del poeta Giacomo leopardi dalla nasciata del 1798 comprede le opere scrite e la morte nel 1837 Sono opere di grande sapienza e bellezza, e sono anche il suo testamento poetico e spirituale. Se lo giudichiamo con un metro politico, è evidente che Leopardi non appartiene al movimento rinnovatore di stampo liberale promosso dalla borghesia più avanzata. È un cieco meccanismo che contempla necessariamente il dolore e il male. La famiglia era vicina al fallimento, causa le sprovvedute speculazioni finanziarie della madre, e solo grazie alla madre che la famiglia ⦠In questa fase Leopardi segue una strada filosofica originale, tutta sua: non cerca più la totalità, l’abbraccio con la natura che solo dà la felicità. Tra le prime due fasi, c’è un periodo che va dal 1823 al 1827, in cui Leopardi vive un silenzio poetico e si dedica alla stesura delle Operette morali, che hanno un linguaggio molto moderno e si basano, soprattutto, sul procedimento dialettico simile a quello socratico. GIACOMO LEOPARDI (1798-1837) I FASE: LâERUDIZIONE (1798-1815) VITA Giacomo Leopardi nasce il 28 giugno 1798 a Recanati, borgo di uno degli Stati pontifici più arretrati dâItalia, dal conte Monaldo e da Adelaide Antici, antica famiglia nobile in gravi carenze economiche. In questa prima fase Leopardi, in modo del tutto autonomo e indipendente, si mostra in forte consonanza con il pensiero romantico tra Sette e Ottocento. Per arrivare a tale universalità, si fa maggiore la riflessione filosofica, con l’intento di distruggere tutte le illusioni. Timpanaro disse: âLa sofferenza ed il dolore personale porta a cercare la conoscenza del veroâ la sofferenza di Leopardi è il trampolino verso la ricerca filosofica indagando nella vita dellâuomo. L’immaginazione può aiutare allora l’uomo a concepire le cose che non sono reali. Viene abbandonata l’effusione lirica e cerca una maggiore concentrazione espressiva (esemplare la poesia A se stesso). Il libro dei Canti, dunque, è una sorta di summa delle diverse fasi stilistiche e concettuali attraversate dalla poesia leopardiana nell’arco di quasi un ventennio; eppure, nonostante l’apparente disorganicità, esso dà l’impressione di essere una costruzione unitaria. Se fosse un musicista, per l’atmosfera notturna delle sue poesie, lo potremmo paragonare a Chopin (1810-1849). Inizialmente si sente perseguitato, e crede che tale sofferenza sia solo sua. Inaugura lo Zibaldone (1817-1832) l’enorme diario cui affida appunti, progetti, riflessioni. Giacomo Leopardi - Riassunto della vita e delle opere del poeta recanatese Appunto di italiano sulla vita di Giacomo Leopardi che nacque nel 1798 a Recanati, un piccolo paese delle Marche. Leopardi: vita, opere, pensiero del poeta recanatese dei Canti. Giacomo leopardi nacque a Recanati il 29 giugno 1798 dal conte Monaldo Leopardi e da Adelaide dei marchesi Antici. A Milano e, soprattutto, a Firenze entra in contato con alcuni dei più vivaci ambienti culturali e politici del suo tempo. Una specie di ‘diario intellettuale’, dunque, che Leopardi ha tenuto fra il 1817 e il 1832. Sono gli anni che lui stesso definirà «di studio matto e disperatissimo». Bisogno che, in ultima analisi, è un bisogno di assoluto. Sentendosi prigioniero, cade in uno stato depressivo. Il rapporto con la madre Adelaide Antici è sempre più difficile: è fredda, lontana, attaccata morbosamente alla religione, incapace di dare ai figli il dovuto affetto. Scrive le prime canzoni civili e le pubblica a Roma. Negli anni della sua formazione Leopardi viveva a Recanati, una cittadina alla periferia del già di per sé periferico Stato della Chiesa. Idee e sentimenti che trovano espressione nelle poesie scritte a partire dal 1820, in particolare nelle ‘canzoni’, e nei pensieri di vario argomento annotati su una specie di diario intellettuale che Leopardi intitola Zibaldone. Per quanto riguarda la produzione poetica tra le opere di Giacomo Leopardi, possiamo distinguere tre fasi di composizione dei Canti (l’edizione definitiva uscì dopo la morte del poeta, nel 1845, a cura di Ranieri). Di conseguenza, la noia, come condizione esistenziale diventa per Giacomo Leopardi il desiderio allo stato puro, quando cioè non c’è niente da desiderare, nessun oggetto concreto. Il genere umano e tutte gli altri esseri viventi non hanno uno scopo diverso da quello di conservare la specie, la vita universale. In quella faccia emaciata e senza espressione tutta la vita s’era concentrata nella dolcezza del suo sorriso» (F. De Sanctis, La giovinezza, Torino 1971). Leopardi: vita, opere, pensiero del poeta recanatese dei Canti. Leopardi, riprendendo le teorie di Rousseau (1712-1778), sostiene che l’allontanamento dallo stato di natura ha tolto all’uomo le illusioni necessarie per affrontare la vita. Ma arrivò a concludere che, nonostante i molti difetti, gli piaceva molto. Gli idilli, invece, vogliono esprimere maggiormente l’interiorità del poeta, e il suo io-lirico e cercano quindi un’espressività più moderna. In questa città rimane (tranne un soggiorno a Pisa nell’inverno 1827-’28, un rientro a Recanati di 16 mesi fra il ’28 e il ’29, e un viaggio a Roma fra il ’31 e il ’32) fino all’ottobre del 1833. In questa pillola ci limiteremo quindi a dare degli acce... Programa: Te lo spiega Studenti.it: Letteratura. Sempre De Sanctis, dice di Leopardi qualcosa di profondamente vero: «[Leopardi] non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te la fa amare. Qui morì nel 1837. Visse l'adolescenza nel proprio paese natio nel quasi totale isolamento, dedicandosi al lavoro letterario e agli studi filosofici. La poetica, le opere, gli effetti e le conseguenze del pessimismo (pessimismo cosmico e storico), i canti, piccoli e grandi Idilli e lo Zibaldone. La produzione poetica aumenta e sale di livello. La figura del padre influenzerà la formazione e la vita del poeta, si tratta di una figura ben schierata dal punto di vista ideologico, aveva chiare delle posizioni politiche ed esigeva che queste fossero anche del figlio. Gli indici e i rimandi interni che vi ha apposto rivelano che il disordine e l’estemporaneità delle annotazioni sono solo apparenti, ma che in realtà i pensieri, soprattutto estetici e filosofici, formano un insieme organico. Eppure Leopardi si mostra ostile ai nuovi strumenti di comunicazione rappresentati dalla stampa e dall’editoria popolare, alle scienze sociali quali la statistica e l’economia, e sostanzialmente estraneo ai movimenti politici liberali e progressisti. Nel 1825 Giacomo Leopardi è a Milano e collabora con l’editore Stella. Dapprima dichiarò di averne lette solo poche pagine, ma di aver appreso da persone intendenti che quel romanzo era «inferiore all’aspettazione», poi che era un libro che faceva tanto rumore, ma valeva poco. La teoria del piacere è quindi strettamente connessa con i due pessimismi (in Leopardi piacere e felicità praticamente coincidono) L’umanità è costretta a ricercare un piacere infinito, ma il desiderio, come detto, è illimitato. Eppure il problema del corpo e della materia lo spinge ad accettare le conseguenze della sua filosofia materialista. Ripassa velocemente con il riassunto sulla poetica di Leopardi… Continua, Vita di Leopardi: l'infanzia e la giovinezza, la famiglia, le città in cui visse, difficoltà, amicizie e amori… Continua, Giacomo Leopardi: riassunto di vita, opere e pensiero dell'intellettuale pessimista… Continua, Cosa sono i Canti di Leopardi: analisi e struttura della raccolta delle poesie del poeta recanatese, il racconto poetico della storia del pensiero di Leopardi.… Continua, Giacomo Leopardi: riassunto su pensiero, pessimismo e opere, Il Romanticismo: caratteristiche ed esponenti, Gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, Un’anima in fuga: Roma, Milano, Bologna, Firenze, Pisa, Ultimo soggiorno a Firenze, amicizie e l’ultimo amore, La poetica, lo stile e le opere di Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, Gli eventi principali della vita di Giacomo Leopardi, Le nozioni principali circa il pensiero e la poetica dell'autore, I caratteri generali delle sue opere più importanti. In questa pillola ci limiteremo quindi a dare degli accenni del pensiero filosofico e letterario dell'autore, cercando di capire in che modo - e perché - cambi negli anni e come si manifesti all'interno delle opere. Il poeta di Recanati, autore di capolavori come Lâinfinito, A Silvia e Il Passero solitario, è stato anche filosofo, scrittore, filologo e glottologo, diventando una delle figure più importanti della letteratura italiana e mondiale. A Recanati, comune marchigiano della provincia di Macerata, Leopardi ha composto prevalentemente opere liriche, legate alle varie fasi del suo pensiero, che invece è stato espresso più chiaramente nelle opere in prosa. Tuttavia, una poetessa, Patrizia Valduga ha sostenuto che Leopardi è sì un grande filosofo e scrittore, ma non un grande poeta. In questo secolo si sviluppa una linea leopardiana che, partendo per l’appunto da Pascoli, arriva a toccare poeti come Guido Gozzano, Umberto Saba, Vincenzo Cardarelli, Eugenio Montale. La visione leopardiana dell’uomo, della storia e della natura, pur mantenendo una impostazione pessimistica di fondo, evolve nel corso degli anni. Fondamentali diventano allora le scelte formali. Giacomo Leopardi: il pensiero, la vita e le opere. Leopardi affida a un pastore il compito di esporre le proprie concezioni intorno alla vita. Li accomuna un’impostazione impersonale, universale e filosofica nella si esprime la nuova concezione materialistica dell’esistenza. Quintiliano: biografia e opere. Nella terza fase, Leopardi si apre a un lessico innovativo, con sensibilità moderna, e anche la metrica risulta rinnovata. L’età borghese, razionalista, devota alle verità della sola scienza, ha inaridito la capacità umana, di cui gli antichi ancora godevano, di immaginare realtà illusorie dalle quali ricavare il piacere di vivere e lo stimolo a operare. Con i canti fiorentini ogni illusione, su sé stesso e sull’umanità, è definitivamente caduta. Con le Operette, inoltre, inaugura un silenzio poetico di diversi anni. Il padre Monaldo non perde occasione per esibirlo nei salotti di Recanati. Tutto quello che devi sapere sull'autore recanatese dell'Infinito⦠Continua. Leopardi scrisse L’infinito nel 1819 a Recanati. Il suo pessimismo sembra fatto apposta per dispiacere a tutti: ai liberali-progressisti, fautori della modernizzazione e del progresso, per la negazione di ogni idea di miglioramento dell’uomo che esso contiene; ai cattolici e agli spiritualisti in generale per i suoi fondamenti materialistici. Casa Leopardi apre alle scuole le visite in streaming Casa Leopardi offre per la prima volta alle scuole italiane la possibilità di effettuare visite didattiche guidate in diretta streaming. Lì, nel convento di Sant’Onofrio, Giacomo Leopardi visita la tomba del grande poeta Torquato Tasso (1544-1595), che tanto amava.