Nella redazione del Minafanclub, frattanto, è già a buon punto il, . Erano le nove del mattino, suonò il telefono. Come Lei, era celebre, famoso, prestigioso in tutta Europa. Gli anni ’60 con ‘Grease’, ‘Dirty Dancing’ e ‘Sweet Charity’ di Bob Fosse, proseguendo fino agli anni ’70 con i musical ‘Chorus Line’ e ‘Hair’, in cui i protagonisti danzano intorno ad una cabina telefonica. La grande rinuncia. Il video continua con citazioni di ‘Flashdance’ e arriva al presente con le più moderne coreografie. Le parole in grigio non sono definite perchè sono tutti titoli di brani da Lei cantati e che appunto piano piano risolvendo il resto dello schema vi usciranno automaticamente. +39 0541 630063 – Cell +39 336 378555 – info@novalis.it, © Copyright - Novalis Music 2019 - Tutti i diritti riservati. Vizi e desideri. “Un videooo?”. Non per spirito antiborghese, ma per esistenziale intolleranza ai costi della popolarità. Pezzi forti del sommario, un gargantuesco dossier su, dal 1958 a oggi e uno speciale di Antonio Bianchi sulla. Quello che narrerò – beninteso – è assolutamente raccontabile (in nome dell’amicizia che mi lega a Mina dal 1974, mai e poi mai divulgherei frasi o situazioni che devono rimanere strettamente personali e private tra me e lei). Non capiscono che le manipolazioni del canto possano esaltare all’ennesima potenza – e talvolta sovvertire – la parola stessa. L’argomento è sterminato, stuzzicantissimo e così poco battuto da rasentare l’arbitrarietà. Molte definizioni sono frasi tratte dalle sue canzoni con una o più parole che mancano. E’ Mauro Balletti”. I due protagonisti della musica italiana, da tempo lontani dalla ribalta, per la prima volta hanno unito le loro voci in un disco di 11 brani inediti, scritti e composti da Ivano Fossati e cantati da Mina e Fossati, che tornano a collaborare in un’occasione unica. E a te, Mina, grazie per tutto, e tu sai cosa intendo…, Ho avuto la fortuna di assistere alla “prima” di Mina in studio in una sala audio-video-dvd degna della Nasa. Ma, a ben guardare, solo una ha saputo oltrepassare i valori vocali consueti con un’estetica parallela legata al suono di ogni singola parola. Come non accettare la sfida (fra l’altro scaturita da un mini-sondaggio sui possibili argomenti di questo numero) di Loris? Interest. Quanto alla speciale versione “collettiva” di Creuza de Ma di De André che Mina ha inciso insieme a Fossati, Vasco, Nannini e altri artisti e che ascolteremo con ogni probabilità il 3 agosto in occasione dell’inaugurazione – in diretta su Raiuno – del nuovo ponte di Genova, Massimiliano ha precisato: «È un progetto di Dori Ghezzi. Quella Oggi sono io mi si è encagnà denter e non mi si stacca più. Le eccezioni sono pochissime. Di “direttori artistici” di etichette discografiche ne ho conosciuti un po’, sia quando lavoravo da discografico sia quando ho lavorato da giornalista. Ecco poi il disappunto maggiore, ascoltandola: si avverte quando Mina canta con sufficienza, si abbandona al suo talento, non pensa, recita il rosario con naturale disposizione, non scava a fondo, non pesa le parole”. Splendido brano “classico” con superbo testo di Calabrese. Qui sotto trovate il (primo?) Escludono a pie’ pari il potere espressivo di una parola musicalmente articolata. E per sempre”. È il più grande potere sulla Terra. Inutile dirvi che annullai tutti gli impegni e andai con lei. Interest. Per essere sempre aggiornato sulle novità e informazioni importanti direttamente nella tua casella di posta elettronica. E nel frattempo non disdegnerebbe la proposta di un duetto fattale recentemente da Achille Lauro («Perché non ci manda una canzone? Trova il tempo di ridere. “Eh, sì: vado in sala, con i musicisti e l’orchestra diretta da Gianni Ferrio”. “Orione”: “Parlami d’amore Mariù”; “Io domani”; “Una lunga storia d’amore”; “L’importante è finire”; “Il cielo in una stanza”; “Che m’ importa del mondo”; “Va bene va bene cosi”; “Amara terra mia”; “Ricominciamo”; “Almeno tu nell’universo”; “Portati via”; “Questa canzone”; “La sola ballerina che tu avrai”; “Oggi sono io”; “Nel cielo dei bars”(inedito). Quand’era anziano, ammalato e in preda a ricorrenti crisi depressive, il sommo compositore de Barbiere di Siviglia arrivò a dire che lui, la musica, la odiava e l’aveva sempre odiata: solo un paradosso, ma fino a un certo punto. Non poteva esserci regalo più bello – e di miglior auspicio per il futuro – di una nuova canzone di Mina per salutare l’arrivo del 2021. Ben quattro telecamere, in altrettanti punti strategici della sala, entrano in funzione. Le più belle canzoni che tutti conosciamo con alcune perle da riscoprire, prese dalla vasta produzione discografica di Mina. Seguirà un piano TV con taglio a 60 secondi prima e dopo il messaggio del Presidente della Repubblica. Sony Music) mentre il secondo è l’ultima traccia di Orione (PDU/distr. Gli inediti di Cassiopea e di Orione saranno anche solo due, ma Un tempo piccolo e Nel cielo dei bars valgono ampiamente da soli l’acquisto di un doppio già di per sé imperdibile per il minuzioso lavoro di rimasterizzazione dei brani e per la ricchezza iconografica del booklet ballettiano. Lo spot, diretto da Luca Josi, Direttore Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment di TIM, insieme a Luca Tommassini, che ne ha curato anche la coreografia, sottolinea il ruolo di TIM come abilitatore della connessione per rendere possibile la comunicazione, da sempre fondamentale nell’evoluzione dell’uomo, dei costumi e della società. Frank Sinatra, pur dotato di una voce di tutto rispetto, è sempre stato considerato un finissimo cesellatore di versi, da lui resi con una chiarezza, un nitore, una plasticità davvero poco frequenti nel panorama canzonettistico anglofono. Come il suo grande avo Gioacchino Rossini, Mina Mazzini pregusta il suo ritiro molti anni prima di compierlo. Passando per Maria Callas. ), Le notiziole e gli innocui cazzeggi quotidianamente postati alla spicciolata nella nostra piccola fan page facebookiana hanno ormai reso obsoleta la tradizione delle Ultimissime che negli anni pre-internettiani il Minafanclub diffondeva di tanto in tanto per via cartacea agli abbonati tra una fanzine e l’altra. E Mina. “Meno male che resiste la musica”: incredibile a dirsi, c’è ancora vita nella discografia italiana al di là degli inesorabili reggaeton, degli amicidimaria, delle trite autotunaggini hip hop e del 478° featuring in tre mesi della povera Elisa (con l’ennesimo rapper sfigato) che stanno puntualmente ammorbando le volatili classifiche estive dei singoli più scaricati. Con lei c’erano Stefano Anselmo, Mauro Balletti, Eugenio Quaini, il mio compagno ed io. A Lugano, intanto, lo staff mazziniano è al lavoro per ultimare la colonna sonora – con brani inediti di Mina – del prossimo film natalizio di e con Aldo, Giovanni e Giacomo…. Lui, come Lei, era un conservatore scettico più che un borghese: mise piede una volta sul traghetto da Calais a Dover, e giurò che sarebbe stata l’ultima volta. E non solo – pare – per collaborare ai nuovi progetti della mamma. Trova il tempo per giocare. Nel finale non c’è nemmeno bisogno di melodia, Mina e Fossati a mezza voce raccontano. Così, per non essere tacciati di banalità, si preferiva dichiarare una più spiccata preferenza per altri dischi, bellissimi ma associati a tenerezze più “soggettive”: che so? Il tutto sotto l’abile regia di un Mauro Balletti probabilmente ancora incredulo di concretizzare il sogno professionale vagheggiato da una vita. Le proposi delle sfumature cromatiche che non stravolgessero la sua immagine. Va bene?”. Italian Songbook è questo e molto altro ancora. Mina sembra volersi rifocillare di segretezza e intimità. “Peccato, volevo portarti in studio a vedere il lavoro che abbiamo fatto…”. Se non conoscete ancora CodyTrip, vi invito a visitare la pagina principale dell’iniziativa, per comprenderne lo spirito e l’intento e per vedere, attraverso il racconto dell’esperienza di maggio, come sia possibile usare in modo originale e Leggi di … Mina Fossati è prodotto da Massimiliano Pani per Pdu e Il Volatore ed è stato pubblicato da Sony Music. Anche la Signora, dicono le cronache, ha una passione sviscerata per i risotti e una generale inclinazione ai piaceri culinari. Spero che Mina perdoni l’approccio affettuosamente delirante. Il potere dei pensieri. ღ ღ Cuore d'amore e di amicizia ღ ღ. Qualche giorno dopo ricevetti una sua telefonata: “Puoi tagliare i capelli a un mio amico? E colpa dell’assenza di intelligenza creativa da parte degli interpreti puri, maschi e femmine. Come una che scala il K2 in tre balzi e, una volta arrivata sulla cima, sorride contenta e si mette a fare le flessioni. Difficile fra estremi tanto marcati individuare una logica e una dignità capace di discriminare fra voci attente e voci disattente ai valori testuali. Se è per questo, voci tanto insistenti quanto infondate, alla vigilia dei Mondiali, avevano addirittura dato per certa la presenza della Signora tra i vip che si sarebbero visti in prima fila al Palatrussardi di Milano per il concerto inaugurale tenuto da Pavarotti…, 2000 – Impegnatissima in studio per portare a termine l’album di canti sacri che uscirà in autunno, nelle settimane di inizio estate Mina trova il tempo di regalare ai suoi fans una bella e inaspettata sorpresa: il duetto con Monica Naranjo El se encuentra entre tu y yo incluso nel disco Minage in cui la cantante spagnola rende omaggio alla sua illustre collega italiana. Ci risiamo: con puntualità inesorabile, dal pressoché unanime coro di lodi con cui la critica ha accolto la nuova doppia antologia, si è levata l’immancabile vocina acìdula e dissonante del bastian contrario di turno. Perché?”. Dalle h. 21 alle 22 di sabato saranno Massimiliano Pani e Ivano Fossati a svelare curiosità e retroscena dell’album-evento uscito il novembre scorso. Chi conosce la stupenda aria del Tancredi, Di tanti palpiti, sappia che “il Cigno di Pesaro” la compose mentre cucinava uno dei suoi fantastici risotti al vino. Voglio ringraziarli tutti per la passione messa in questo lavoro e anche per l’amore dimostrato nei confronti di Fabrizio”. Ho conosciuto dei personaggi intellettualmente superiori come Nanni Ricordi; ho conosciuto persone appassionate e competenti come Mario Ragni; ma non ho mai conosciuto nessuno come Alfredo Cerruti. DA VENERDI 16 OTTOBRE IN ROTAZIONE RADIOFONICA, NUOVO ESTRATTO DALL’ALBUM DI INEDITI “MINA FOSSATI”. Cassiopea e Orione. Esattamente 60 anni fa, nel luglio 1960, sull’onda del successo personale riscosso in TV nelle sei puntate dello show Sentimentale, Mina ritirava al Nuovo Lido di Genova il Premio La Caravella d’oro conferitole dalle autorità cittadine. Per risalire alle origini del ruolo di Massimiliano Pani è bene menzionare una delle considerazioni ricorrenti nelle interviste e negli articoli di Mina del post-‘78: Mina & Seal: You Get Me. Proprio dieci anni fa, nella fanzine 72, dedicammo all’LP – in occasione del suo smagliante quarantennale – un ampio dossier monografico di cui vi riproponiamo l’incipit…. Non è sulla copertina dell’album (per di più omonimo). Rossini, come Lei, non cessò di fare musica: all’opposto, continuò a sfornare gioielli, anche e soprattutto nel genere sacro, come la meditazione lirica dello Stabat Mater, e una Petite Messe Solennelle di taglio così moderno da “sconfinare” in audacie novecentesche. Vi riproponiamo il comunicato stampa con cui Tim ha preannunciato ieri il lancio del nuovo stupefacente mega-jingle - celebrativo dei 100 anni della telefonia italiana – che ci accompagnerà nei prossimi mesi. Da segnalare anche, ai primi di luglio, una breve trasferta negli studi della TVE di Madrid per registrare lo special televisivo Esta noche con Mina…, 1980 – Mentre il doppio Attila, ad oltre sette mesi dall’uscita, prosegue indisturbato la sua marcia trionfale nella supeclassifica degli album, nelle charts a 45 giri si muove assai bene anche il singolo estivo Buonanotte buonanotte con cui Massimiliano Pani ha fatto il suo brillante esordio ufficiale come arrangiatore…, 1990 – Tra una seduta e l’altra in sala di registrazione dove sta ultimando il consueto doppio album ottobrino, Mina non si perde naturalmente nemmeno una partita dei Mondiali di Italia ’90 il cui inno ufficiale, Un’estate italiana, pare fosse stato proposto a lei e a Celentano prima ancora che alla coppia Nannini-Bennato. A tal fine amministra il diritto di recitazione e lettura in pubblico, la diffusione per radio e televisione, la comunicazione pubblica con apparecchi radiotelevisivi nei pubblici esercizi, la riproduzione su supporti digitali e la diffusione via internet. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. La ragazza con il cuore di latta; Nera; Un giorno in più; IRENE FORNACIARI; Blu; Grande mistero; Il mondo piange; Spiove il sole; IRENE GRANDI; Alle porte del sogno; Bambine cattive; Bianco Natale; Bruci la città; Bum bum; Buon compleanno; Che vita è; Dolcissimo amore; Eccezionale; Fai come me; Finalmente io; Francesco; Fuori; … E le fascinazioni legate alla dizione o, meglio, all’articolazione delle parole al servizio della musica rappresentano un concetto così poco frequentato da risultare, agli occhi dei più, praticamente inesistente. Qui Lei parla di una “piccola città” rimasta nonostante tutto in fondo al suo cuore e denuncia il “vento di cose morte” che spira nelle “canzoni fatte di niente” e soprattutto dice: “Sono io che ormai non ne esco più dalla torre di parole costruite intorno a me”. Che ancora non capiscono che senza quell’epico gesto del 1978, Mina, semplicemente, non sarebbe più stata Mina? Io credo di conoscerlo, questo perché. A vent’anni esatti dalle news qui riproposte – risalenti a quella lunga estate calda del 2000 in cui una Mina in stato di grazia incideva l’album-capolavoro Dalla Terra mentre prendeva forma a nostra insaputa il clamoroso video-exploit In studio dell’inverno seguente – rinverdiamo eccezionalmente quell’antica consuetudine regalandovi qualche aggiornamento sulle attività in corso nell’entourage mazziniano…, Superata la fase acuta dell’emergenza coronavirus, il mondo della musica messo a dura prova dai mesi di lockdown cerca faticosamente di rialzare la testa. Queste le tracklist. Da ormai 16 anni il 24 giugno non è “solo” l’anniversario della mitica serata del 1978 con cui Mina diede trionfalmente il via alla sua ultima serie di concerti a Bussoladomani ma è “anche” il compleanno di Edoardo Pani (auguri!). Ebbene, nella suddetta apparizione televisiva l’ultranovantenne attrice tornò a pronunciare con immutato glamour quelle poche sillabe, raffrontandone senza peli sulla lingua la forza espressiva con la sbrigatività di certi asettici “Maria Walewska” che le era capitato di sentire nei successivi doppiaggi del film. Questa pagina contiene il programma e i dettagli organizzativi della gita online a Urbino del 10 e 11 dicembre 2020. Venerdì 6, in diretta dal Teatro Roma di Vicenza, è tra i protagonisti della finalissima di Canzonissima ’60 dove, oltre a essere in gara con ‘Na sera ‘e maggio (che si piazzerà nona nella classifica generale), duetta con Emilio Pericoli sulle note di I Love in Portofino e canta per la prima volta in versione video la sigla di chiusura Due note. In attesa di mostrarvene la splendida copertina – che sarà un’inedita variazione sul tema della cover del nostro primo numero uscito 40 estati fa – vi anticipiamo il sommario della nuova fanzine 87 di inizio autunno: di Loris Biazzetti 4, Mina e Massimiliano, il sodalizio perfetto, di Mario Robbiani, Celso Valli, Gianni Ferrio e Piero Cassano, Il “libro dei libri” per i suoi quarti vent’anni. Gennaio 1991 - Mentre Ti conosco mascherina è ancora caldo sui giradischi dei suoi fans, Mina è già alle prese con una prima “scrematura” dei brani da incidere per l’album dell’autunno successivo. Come Lei, soltanto dopo il ritiro si sentì davvero una persona libera. E ha la tempra giusta per eseguire la più parte dei ruoli femminili rossiniani: Rosina, Fiorilla, Isabella, Cenerentola… per limitarci alle opere buffe. Cantato dalla eccezionale voce di Mina, che reinterpreta il brano ‘This is me’ del musical ‘The Greatest Showman’ – Golden Globe 2018 come miglior canzone originale e candidata all’Oscar nello stesso anno -, il video, intitolato ‘Questa è TIM’ – testo italiano di Luca Josi e Maurizio Morante – racconta la centralità del Gruppo nello sviluppo tecnologico e sociale del Paese e rivolge uno sguardo alle sfide del futuro che vanno oltre la connettività e trasformano le città in moderne smart cities: dall’IoT al Cloud, fino ai Data Center e all’Intelligenza Artificiale. http://crossword.info/aenor/MinaCruciverbone1. “Cosa?”. Quando se ne andò dalla CGD, sostituito da uno di quei manager del marketing provenienti dalla grande distribuzione che hanno ampiamente contribuito ad affossare la discografia italiana, se ne avvertì molto la mancanza. “Vieni qui? E perché nessuno nel mare magnum di disamine, libri, articoli e considerazioni su Mina ha mai approfondito il versante della parola in musica, un universo a parte rispetto alla parola propriamente intesa. Da qualche giorno Mina frequentava con più assiduità del solito il mio negozio. Ma non si fermano qui le analogie. Il jingle-tormentone fan-tozziano Scivola scivola scivola continuerà a caratterizzare la comunicazione Tim anche in questi mesi estivi in attesa che – con l’autunnale odor dei vini di carducciana memoria – il ribollir dei Tim della factory creativa del geniale Luca Josi ci regali una possibile nuova minosissima sorpresa l’anime a rallegrar…. Warner Music) sono i titoli dei due volumi del concept antologico: all’interno di ciascuno, quindici tracce con l’aggiunta di un brano inedito (ossia, due canzoni mai interpretate prima d’ora da Mina). In concomitanza con l’arrivo di Benedetta (a proposito: bravissima in Africa Benedetta. Detto ciò… vi racconterò qualche piccola chicca. Che cosa è Mina, in fondo, se non l’incarnazione di quel “soprano drammatico di agilità” che Rossini inventò e la grande Maria riscoprì? E piace molto). Galvanizzata da questo insperato exploit, nel pieno di un momento magico come donna e come artista, in forma fisica smagliante, Mina è più che mai pronta a stupire il mondo con un clamoroso colpo di scena che si concretizzerà di lì a poco negli studi di Lugano…. Brano che segna il ritorno di Gianni Ferrio in veste di autore per Mina dopo tanti anni d’assenza. Smise di comporre opere liriche a partire a partire dal 1829, dopo il freddo successo di stima che accompagnò il suo ultimo capolavoro, il Guillaume Tell. Vogliamo ricordarla riproponendo un suo gustoso articolo – apparso n° 57 del 2002 – in cui azzardava col suo stile arguto e impagabile un “parallelo eccellente” tra Mina e Gioacchino Rossini. Perché quanto più la voce è piccola tanto più chi la possiede è recepito come rispettoso dei valori testuali. Con questo evento Internet ha fatto proprio questo: lanciare un ponte dall’infinito passato verso un infinito futuro. Mentre l’Italia si appresta a soccombere ad una lunga settimana di sbornia sanremese, negli studi GSU succede l’inimmaginabile: il riservatissimo “tempio” in cui Mina solitamente lavora al riparo da occhi indiscreti si popola improvvisamente di cameramen, operatori video e audio, macchinisti, elettricisti e chi più ne ha più ne metta. E 2020. Anzi, lo annuncia in una canzone che a me pare totalmente autobiografica, da Giorgio Calabrese e contenuta in quel superclassico degli anni Settanta che è, rimasta nonostante tutto in fondo al suo cuore e denuncia il. Le voci “troppo” dotate sono sempre state associate al predominio dei valori musicali e sottilmente colpevolizzate. Alfredo Cerruti. Credo che lei sia una medium vocale di questo secolo: è riuscita a fondere Maria Malibran con Supereva.it. “Stai scherzando!” “No, per niente!”. Buon ascolto! La 7: dalle h. 19:10 – Realtime: dalle h. 20:25 - Nove: dalle h. 20:45 - Raiuno, Sky Cinema 1, Sky Cinema 2: dalle h. 21:00 - Canale 5, Italia 1, Rete 4: dalle h. 21:15 – Skytg24: dalle h. 21:20. Era lei: “Ciao dove sei?”. Ha lo stesso gusto surreale, iperironico, fantasioso. L’esilio. I critici italiani meno fantasiosi pensano che per far brillare una parola cantata sia sufficiente “dirla”. Non faccio una lista dei miei momenti magici del DVD perché mi piace tutto, tutto, tutto. Anche il direttore delle luci convocato per l’occasione stenta a credere ai propri occhi: ed è nientemeno che il mitico Corrado Bartoloni, celebre per avere “illuminato” tanti gloriosi sabati sera televisivi con la Regina. Non tutti sopportavano l’incombenza di idolatrie spesso fugaci quanto passeggere, le necessità di compromessi con gli umori del tempo, i capricci combinati dei cantanti, degli orchestrali, dei critici nascenti. E intanto il nuovo anno ci regala le prime novità: la, con le coloratissime ristampe in vinile di. D’altronde, basta guardarla per convincersi che il tempo sembra essersi fermato al 1978 (e anche prima): splendida e stupefacente pur col look nero di sempre, stretta in quella maglia e in quei pantaloni che le fasciano vezzosamente il corpo dalla linea perfetta, il foulard d’ordinanza per proteggere l’ugola preziosa, la lunga treccia color mandarinetto sulla bellissima schiena seminuda. Trova il tempo per amare ed essere amato. Per svariati anni – fin quando la discografia PDU era a prezzo pieno, ammantata di lusso ed esclusività – è stato l’album di inediti più tacitamente ammirato e rispettato di Mina. Perché in Italia le voci belle e influenti non sono mai mancate. La presenza di due inediti in “Cassiopea” e “Orione” è un indizio di quanto potrà succedere nel prosieguo di questo progetto filologico di riordino e riscoperta del repertorio, che andrà a toccare anche le canzoni incise nei primi anni di carriera per la Ri-Fi, e permetterà di includere anche nelle prossime pubblicazioni altri brani che prima non conoscevamo cantati dalla voce di Mina. Non credo farà il musicista professionista, ma imparare a suonare il sax (oggi lo suona già abbastanza bene) gli permetterà di avere a lato della carriera professionale, e del lavoro che sceglierà, una fantastica valvola di sfogo per la sua anima…”. Ma non tutti erano pronti a passare dalla tirannia delle corti a quella, tutta nuova, del pubblico, delle masse, del facile successo, del “divismo” – insomma, del mercato. Andrebbe (ri)letta, (ri)ascoltata e letteralmente studiata per gustare tutta la poesia concentrata nelle note di questo brano che inizia con un emblema della vita “Diventai grande in un tempo piccolo”. Il prossimo 27 giugno saranno trascorsi dieci anni dalla scomparsa della giornalista Rina Gagliardi, storica militante della sinistra italiana (fu senatrice per Rifondazione Comunista), cofondatrice de Il Manifesto e – soprattutto – grande appassionata di Mina nonché a lungo firma prestigiosa della nostra fanzine con la rubrica Incontro con Rina. Ma disprezzava profondamente in cuor suo l’incultura, il cattivo gusto, il conservatorismo in nome dei quali il pubblico e i critici decretavano il successo di un lavoro in cui lui non aveva messo né impegno né cuore. Le atmosfere r’n’b di Ladro ci presentano quella libertà bella che, come racconta Fossati “a volte le donne, con coraggio, riscoprono quando decidono di cominciare a difendersi dalle bugie, dalla stanca routine, dai soprusi e lo fanno per la loro vita, per sè stesse.