Nel 1453 sotto il sultano Mehmet II (Maometto II), detto poi Fatih (il Conquistatore), l’impero ottomano occupò Costantinopoli, facendo cadere definitivamente l’impero romano d’Oriente. Costantinopoli era un importante centro di una rete commerciale che in varie epoche si estendeva lungo pressappoco tutta l'Eurasia e il Nord Africa; inoltre era il primario capolinea occidentale della celebre via della seta. III 173-195; trad. Grazie all'espansione della Chiesa Ortodossa Orientale, le forme bizantine si diffusero anche nell'Europa orientale, come ad esempio la Russia. L'VIII secolo fu dominato dalla controversia sull'iconoclastia. IMPERO ROMANO D'ORIENTE LA CADUTA DELL'IMPERO L'impero era ridotto a Costantinopoli, al Peloponneso e ad Atene come vassallo. [74], Nonostante l'occasionale uso denigratorio del termine "bizantino", la burocrazia bizantina in realtà mostrò nel corso dei secoli una grossa abilità a riadattarsi alla situazione dell'Impero. Dopo la caduta dell’impero Romano d’Occidente, l’impero romano d’Oriente, detto anche impero bizantino che poi diviene Costantinopoli, sopravvisse ancora per mille anni circa, sviluppando caratteristiche di monarchia assoluta. Le diverse impostazioni storiografiche condizionano anche la diversità di opinioni nella determinazione della datazione: taluni lo fanno coincidere con il 395 (separazione definitiva dei due imperi), ma si è anche proposto il 476 (fine dell'Impero romano d'Occidente), il 330 (anno di inaugurazione della Nova Roma o Νέα Ῥώμη, fondata da Costantino I, copia fedele e nostalgica della prima Roma), il 565 (morte di Giustiniano I, ultimo imperatore romano-orientale di madrelingua latina, e del suo sogno della Restauratio imperii). La controversia iconoclasta ritornò nel IX secolo, ma le icone vennero ripristinate nell'843. L’Impero Romano d’Occidente, invece, cadde nel 476, con la deposizione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre, re dei Goti. [72] Mentre il periodo più florido per la letteratura secolare bizantina va dal IX al XII secolo, la sua letteratura religiosa (sermoni, libri liturgici e poesie, opere teologiche, trattati devozionali ecc.) Nel 962 la città di Aleppo si arrese ai Bizantini, nel 963 Giovanni Zimisce nella battaglia della "Collina Sanguinaria" riconquistò buona parte della Cilicia, nel 964 Adana e Anazarba furono conquistate; tuttavia solo l'anno dopo, nel 965 con la conquista di Mamistra e di Tarso, la Cilicia fu interamente riconquistata. In Oriente, invece, Maurizio cercò di risolvere un problema per volta: cioè prima vincere la guerra contro la Persia e, solo dopo aver risolto il problema persiano, riconquistare i Balcani agli Slavi e Avari. La nuova guerra contro la Persia, iniziata nel 572 e terminata solo vent'anni dopo (591), portò inizialmente alla perdita di Dara e impegnò per parecchio tempo la maggior parte delle truppe dell'Impero d'Oriente, distogliendole dalla difesa dei Balcani e dei territori occidentali riconquistati da Giustiniano. Grazie agli sforzi dell'Imperatrice Irene, il Secondo Concilio di Nicea si riunì nel 787 e affermò che le icone potevano essere venerate ma non adorate. Nell'estratto di un documento ufficiale del 449, redatto in greco, la quasi totalità dei termini utilizzati sono latini.[92]. la massima estensione dell’Impero Romano al 117 DC; i luoghi puntuali in cui sorgevano le città romane; e li abbiamo visualizzati su una delle nostre mappe. [82] Anche se alla superficie la sua funzione principale era assicurarsi che gli inviati stranieri fossero trattati adeguatamente e ricevessero abbastanza fondi statali per il loro mantenimento (venivano assunti inoltre degli interpreti), aveva chiaramente anche una funzione di sicurezza. Mappa concettuale: Impero romano d'Oriente • Scuolissima.com La Chiesa rimase l'elemento più stabile dell'Impero bizantino.[70]. Gli Arabi, nel frattempo, sferrarono diverse incursioni e saccheggi in Anatolia, e tra il 674 e il 678 assediarono addirittura Costantinopoli. Gli europei occidentali consideravano il Sacro Romano Impero, e non l'Impero bizantino, erede dell'Impero romano; quando i re di Occidente volevano fare uso del termine Romano per riferirsi agli imperatori bizantini, preferivano chiamarlo Imperator Romàniæ invece di Imperator Romanorum, un titolo che veniva attribuito a Carlo Magno e ai suoi successori. I compone… Sotto il comando dei generali Belisario prima e Narsete poi, i Bizantini riuscirono a riconquistare le province dell'Africa Settentrionale (533-534), parte della Spagna meridionale e, al termine della sanguinosissima guerra gotica (535-555) combattuta contro gli Ostrogoti, l'intera Italia. L'impero, dopo una lunga crisi, la sua distruzione da parte dei crociati nel 1204 e la sua restaurazione nel 1261, cessò definitivamente di esistere nel 1453 (conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi ottomani guidati da Maometto II). Nella parte occidentale, invece, il papa di Roma si era arrogato un documento (falso), la donazione di Costantino, e si era posto, stante l'instabilità e il declino del potere centrale dell'imperatore d'Occidente, come erede dell'Impero romano d'Occidente, iniziando a impossessarsi direttamente del titolo o a concederlo ad altri sovrani tramite le cerimonie che appartenevano all'imperatore. Il video Carta animata – L’Impero di Giustiniano illustra in maniera chiara, con l’ausilio della mappa, quanto accade nel vecchio Impero romano d’Oriente, ora impero Bizantino. Inoltre il governo spesso raccoglieva parte del surplus tramite le tasse, e lo rimetteva in circolazione, tramite ridistribuzione in forma di salari agli ufficiali di stato, o investendo in opere pubbliche. L'assedio durò 2 mesi e terminò il 29 maggio 1453. [34] Sotto Foca ed Eraclio, la situazione in Oriente e nei Balcani degenerò nei primi vent'anni del VII secolo: i Persiani, rotta la pace con il pretesto di vendicare l'assassinio di Maurizio, dilagarono in Oriente, conquistando Siria, Palestina e Egitto e devastando l'Asia Minore; gli Avari e gli Slavi ripresero l'offensiva, strappando di nuovo all'Impero l'Illirico. Le sue campagne, durate fino al 602, furono nel complesso vittoriose e portarono al ripristino del limes danubiano, ma la sua politica volta al risparmio generò nel 602 un ammutinamento nell'esercito che gli costò il trono.[32]. Vari studiosi sostengono che, fino all'arrivo degli Arabi nel VII secolo, l'Impero aveva l'economia più prospera del mondo. Irene tentò anche un matrimonio di alleanza con Carlo Magno, che avrebbe unito i due imperi, ma questi piani non giunsero a nulla. Nel frattempo, in Occidente, i Visigoti riuscirono nel 624 circa a cacciare i Bizantini dalla Spagna, mentre, in Italia, Bisanzio e i Longobardi erano in pace fin dal 603, grazie alla politica conciliante dell'esarca Smaragdo. Agli imperatori bizantini bastava che i sovrani dei nuovi regni romano-barbarici riconoscessero la propria superiorità gerarchica e morale, disinteressandosi delle aree occidentali occupate dalle tribù germaniche, impoverite e ormai periferiche. Nell'Italia bizantina, il latino (successivamente evolutosi nell'italiano) continuò a essere utilizzato sia come lingua scritta (amministrativa e di cultura) sia come lingua d'uso dalla massima parte della popolazione. Impero romano d'Oriente. Donazione al portale. La tetrarchia ebbe termine quando nel 324 Costantino, figlio di Costanzo Cloro, riunificò nuovamente la carica imperiale nelle sue mani, dopo essere riuscito a sconfiggere Licinio presso Crisopoli. Secondo la leggenda, Roma fu fondata da Romolo nel 753 a. C. In realtà la città nacque dalla lenta fusione di alcuni villaggi, che si unirono sotto l’autorità di un unico Rex. Successivamente, però, i Goti di Tracia si unirono ai Goti Amali di Pannonia, condotti da Teodorico il Grande, portando alla formazione della coalizione degli Ostrogoti. Nel 726 l'Imperatore fece rimuovere un'icona dalla porta del palazzo, suscitando una rivolta nella capitale e nel thema Ellade, mentre nel 730 sembra che l'Imperatore abbia emanato un vero e proprio editto iconoclasta (a favore della distruzione delle immagini, ritenute fonte di idolatria). Nonostante fossero in taluni periodi perseguitati, essi erano generalmente tollerati, sebbene, a partire dal 70, fossero costretti a pagare una tassa speciale. Il latino era utilizzato nella ricerca storica (basti pensare al celebre Iordanes) e dominava non solo in campo giuridico (Codice giustinianeo, che andava a sostituire il Codice teodosiano, promulgato circa un secolo prima), ma anche in campo linguistico: la monumentale grammatica latina redatta da Prisciano di Cesarea fu la più diffusa in Europa e in Asia, insieme a quella di Elio Donato, durante tutta l'età medioevale. File audio su http://www.gaudio.org/ . L'Imperatore dovette interrompere momentaneamente la campagna contro i Bulgari per correre a salvare l'Oriente dalla capitolazione. Le riforme di Costantino V (c. 765) segnarono l'inizio di una ripresa che si protrasse fino al 1204. Ancora in pieno VI secolo, costituiva un vanto, per l'imperatore Giustiniano, essere di madrelingua latina,[90] anzi, secondo lo storico Peter Brown «..si ha l'impressione che a Costantinopoli, e non nel villaggio natio, Giustiniano imparasse ad apprezzare il latino come lingua imperiale». [75] La riforma più importante di questo periodo è l'istituzione dei temi (themata, θέματα), in cui l'amministrazione civile e militare è esercitata da una sola persona, lo strategos. Nel 399, tuttavia, per porre termine all'insurrezione in Asia Minore dei mercenari goti di Tribigildo, che esigevano la destituzione di Eutropio (che nel frattempo si era inimicato anche l'imperatrice e parte del senato), l'eunuco fu dapprima destituito e mandato in esilio e successivamente giustiziato. ... MAPPA CONCETTUALE IMPERO BIZANTINO. Molti storici e letterati di cultura ed espressione elleniche, d'altra parte, subirono il fascino della romanità e ne acquisirono l'ideologia, i valori e, talvolta, ne adottarono la lingua stessa (basti pensare ad Ammiano Marcellino e Claudiano). [23] Tale stile, che si era andato sviluppando nel corso del IV e V secolo, si diffuse in tutta Europa e trovò la sua espressione più alta nell'architettura, soprattutto di carattere religioso. Essa copre l'intero Impero Romano dall'India alla Britannia, con città, posti di tappa, strade e distanze, forse la più interessante e completa. Link: impero bizantino. La Diplomazia all'epoca aveva anche una funzione di raccogliere informazioni segrete oltre alla sua funzione puramente politica. [74] Il Senato cessò di avere una reale autorità politica e legislativa ma rimase come un concilio onorario con membri titolari. La sopravvivenza dell'Impero in Oriente assicurò all'Imperatore un ruolo attivo negli affari della Chiesa. Nel campo del diritto venne prodotta, per volontà dell'imperatore, la più monumentale ricompilazione legislativa romana dell'antichità: quel corpus iuris civilis che rappresenta il più straordinario lascito di Bisanzio all'Occidente. La suddivisione dell'Impero romano in territori governati separatamente iniziò con il sistema tetrarchico, creato alla fine del III secolo dall'imperatore Diocleziano, che divise l'impero in quattro parti, due delle quali affidate ai Cesari, Galerio e Costanzo Cloro, e le altre due affidate agli Augusti, Diocleziano e Massimiano. Fronteggiando i suoi vecchi nemici, il Sacro Romano Impero e il Califfato abbaside, avrebbe potuto riprendersi, ma nello stesso tempo nuovi invasori apparvero sulla scena, che avevano pochi motivi per rispettare la sua reputazione - i Normanni, che conquistarono l'Italia meridionale, e i turchi Selgiuchidi, che erano principalmente interessati nello sconfiggere l'Egitto, ma compirono comunque delle mosse in Asia Minore, la principale area di reclutamento delle armate bizantine. [41] Costante II ne approfittò (almeno, secondo Treadgold) per riorganizzare l'esercito secondo il sistema dei themata (in passato attribuito a Eraclio) e per tentare di riconquistare l'Italia. Conferma valutazione . Da considerare anche che potenze come la Repubblica di Venezia, lo Stato Pontificio di Roma, Napoli e Gaeta erano province bizantine che hanno ottenuto una certa autonomia (Venetikà e Ducato di Venezia, Esarcato d'Italia, Pentapoli bizantina, Ducato di Napoli ecc). Una guerra civile scoppiata nel califfato arabo negli anni cinquanta del settimo secolo impedì però agli Arabi di attaccare Costantinopoli: nel 659, per assicurarsi la neutralità di Bisanzio nel corso della guerra civile, gli Arabi accettarono di pagare a Bisanzio un tributo in cambio di una tregua triennale. [30] Sempre Maurizio, nel 597, stabilì che alla sua morte si sarebbe ricostituito l'Impero d'Occidente, governato dal figlio minore Tiberio, mentre l'Impero d'Oriente sarebbe andato al primogenito Teodosio; secondo Ostrogorsky, questa sarebbe la prova che «non si era rinunciato all'idea dell'Impero romano universale, né a quella dell'unico Impero romano governato collegialmente, con amministrazione distinta delle sue due parti». [15] Il fallimento dell'impresa, dovuta forse al tradimento del generale Basilisco (accusato da Procopio di Cesarea di essersi accordato con Genserico), condizionò l'invio di ulteriori aiuti all'Occidente che vennero pressoché interrotti essendo le casse dello Stato vuote a causa delle enormi spese sostenute per allestire la spedizione.[16]. IMPERO D’ORIENTE o BIZANTINO. Il tutto fu aggravato anche da una carestia che si era propagata a macchia d'olio per tutto l'Oriente e che rendeva difficile il reperimento di generi alimentari. Il cristianesimo non fu mai pienamente unito, poiché esistevano le eresie. all visitors – 64570: We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. Dei circa 2 000−3 000 volumi di letteratura bizantina sopravvissuti, solo 330 riguardano la poesia secolare, la storia, la scienza e la pseudo-scienza. [37] I Bizantini vennero infatti sconfitti dagli Arabi nella Battaglia del Yarmuk nel 636, quando Ctesifonte era già caduta due anni prima. Ovviamente abbiamo anche reso disponibili i file scaricabili, per rendere la vita più facile a qualche studente che volesse cimentarsi a riusarli per fare qualche tesina multimediale. Le invasioni barbariche e la crisi interna all'Impero (anarchia militare, lotta per il trono e crisi economica) portarono nel 476 d.C. alla fine dell'Impero romano d'Occidente. Si fa presto a cambiare i colori su una cartina ma cultura e tradizioni sono un altro discorso. Mai in tutta la storia era stato così vulnerabile. Da quel momento in poi, l’Impero d’Oriente fu l’unico e legittimo discendente dell’Impero romano. Costantino fonda ufficialmente la "Nuova Roma" l'11 maggio 330, con rito etrusco e trasportando il simulacro più sacro di Roma, il Palladio. Il piano, però, non poté prosperare a causa dell'invasione della Gallia (e poi della Spagna) da parte di Vandali, Alani e Svevi e dell'usurpazione in Gallia e Britannia di Costantino III (406 - 407). Molte altre lingue erano parlate in questo impero multi-etnico, come, all'inizio del medioevo, il siriaco e aramaico, che erano usate largamente dalle classi istruite delle province della Siria e della Palestina. Ultimi inserimenti. I sultani ottomani, dopo la conquista di Costantinopoli, si assegneranno il titolo onorifico di qaysar-ı Rum, "Cesare dei Romani", mantenendo il nome di Qusṭanṭīniyya per l'originaria Costantinopoli fino al XX secolo, quando, come per svariati altri toponimi dell'Anatolia, il nome della capitale venne turchificato in Istanbul. L’impero romano d’Oriente sopravvisse quasi altri mille anni, ovvero fino al 1453, quando la capitale cadde nelle mani dei Turchi. In teoria, secondo la concezione romana, più imperatori regnavano collegialmente su un'entità, l'impero, che giuridicamente era comunque considerata come un'unica realtà. Per secoli, gli storici occidentali hanno utilizzato i termini bizantino e bizantinismo come sinonimi di decadenza, doppiezza e burocrazia complessa, e vi era da parte loro un giudizio molto negativo sulla civiltà bizantina e sui suoi influssi nell'Europa sudorientale. Anche se l'intento della crociata era di conquistare l'Egitto, sotto l'influenza dei Veneziani e al comando del marchese del Monferrato, la crociata espugnò Costantinopoli nel 1204. La pubblicazione poi, nel 1648, di Byzantine du Louvre (Corpus scriptorum historiæ byzantinæ) e, nel 1680, di Historia Byzantina, scritta da Du Cange, diffuse l'uso del termine "bizantino" tra gli autori illuministi francesi come Montesquieu.[4]. Durante questi anni l'Impero resistette alla pressione della Chiesa Romana per rimuovere il Patriarca Fozio e guadagnò il controllo del Mare Adriatico, di parte dell'Italia e di molti dei territori in mano ai Bulgari. [89], Con l'invasione degli Slavi, Avari e Proto-bulgari nei Balcani a partire dal VI secolo, la latinità delle province danubiane e balcaniche entrò in un irreversibile processo di decadenza mentre la perdita della maggior parte d'Italia, occupata dai Longobardi fra il 568 e il 576 circa, provocava un brusco ridimensionamento della componente latina, o latinofona, all'interno dell'Impero. A causa di due guerre civili logoranti e protratte nel tempo, l'Impero bizantino non si sollevò mai più e durante la sua ultima fase di vita, ovvero quella della dinastia Paleologa successiva alla quarta crociata, era solamente un potentato regionale di cultura greca, più che un impero. [76], Nel VIII e IX secolo, il servizio civile costituiva il percorso privilegiato per gli individui di rango aristocratico, ma, a partire dal IX secolo, l'aristocrazia civile dovette subire la rivalità con l'aristocrazia nobiliare. Vennero però perse le isole di Creta (nell'863, riconquistata solo nel 961) e la Sicilia (conquistata dagli emiri di Kairouan tra l'827 e il 902).