Il tempo di fare qualcosa senza pressioni. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. Occhi pieni e mani vuote. Si è ingarbugliata la matassa. Chi non è buono per il re, non è buono neanche per la regina. Una donna conquista con la sua grazia e la sua intelligenza anche se non è bellissima. Andare su tutte le furie. La persona avverte che se le cose prendono una certa piega o nei suoi confronti verrà messa in atto un’azione ritenuta ingiusta la sua reazione sarà furiosa. à una morale simile alla poesia di Totò, âA livella. Reggere la candela. Non si tratta di una donna con caratteristiche mascoline, ma di una donna di carattere che riesce a farsi valere nellâambito in cui si muove. Il boccone della creanza. Lastrico solare e cielo. Una persona assolutamente insignificante. 29-mag-2016 - Esplora la bacheca "Proverbi Napoletani" di Gianfranco Iandolo, seguita da 190 persone su Pinterest. Il barbiere cura il look quindi migliora lâaspetto esteriore. Pettegolo. In passato molte cortigiane erano maestre in queste arti. Un problema serio di notte sembra diventi ancora più grave. Dove lâhai fatto il pompiere? à la deformazione fonetica di un’espressione latina riferita ad un tipo di costruzione muraria romana. (La vita è dura e nessuno ti aiuta, e se qualcuno una volta ti aiuta è per poi dirti “ti ho aiutato”. Persona perseguitata dalla sfortuna o che usa la sfortuna per giustificare delle sue mancanze. Si tratta di uno scontro che può concludersi con le parole o con atti violento ma di sicuro con conseguenze difficili da sanare. I costi sono superiori ai vantaggi che si potrebbero trarne. Ridursi come un polpo. Detti e proverbi di una cultura che non morirà mai: Gesù Cristo rà o ppane a chi nun tene e rient (Gesù da il pane a chi non ha i denti): La fortuna capita a chi non sa sfruttarla. Non mi sfiorano neanche le tue considerazioni. Teste di pezze. Tuttavia venendo meno all’impegno preso lascerà l’altra persona a pagarne le conseguenze. Scinnm a Cuoll! . E va bene! Molti hanno un retaggio molto antico e sono frutto di eventi particolari. Che tu possa abbondare come abbonda il mare! 'A bizzoca è diavulo senza fuoco. Nemici per la pelle. Le mogli gelose si vendicavano con questa constatazione o con l’equivalente: vedere e non toccare è cosa da crepare. Disse Immacolata: possono più gli occhi che le fucilate. Tène âa panza azzeccata cuâ âe rine. Farsi immobilizzare come un folle. Approfittare di situazioni complicate per ricavarne un utile che diversamente non si sarebbe riusciti ad ottenere. Un ricco assortimento. Avvertimento a chi sta confondendo la disponibilità per stupidità . da Beppe Grillo proprio “Er Zeppola”) e ai massimi livelli Maurizio Costanzo. Imbrogliato come un pulcino nella stoppa, Menà’ càuce comm’a ‘no mulo Fuggire lesto come un pazzo / il vento / una lepre / un colpo, Cunzumarse comm’a ‘na cannèla ‘e sivo (Mohandas Gandhi), Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non … Nessuno ti dice: lavati la faccia che sembri più bella! on Instagram: “#napolidavivere #napoletani” Instagram post by @wednesday_s_pearls • Oct 31, 2018 at 6:52pm UTC. Che di più non si può! Spingi spingi. Mannaggia la Marina! Non âsfottereâ il bastone di San Giuseppe. Si dice in special modo dei bambini iperattivi, troppo vivaci, che non si fermano un attimo. La classica situazione dove una persona più saggia potrebbe dire: «Un attimo di calma! L’intenzione è quella di mettere in risalto una presunta scarsa femminilità . Ciao. Chi te voâ bene chiù dââa mamma te ânganna. L’acqua è poca e la papera non sta a galla. Avanzò Garibaldi, avanza anche tu! Un aspro rimprovero. ‘O cummanna’ è meglio d’ ‘o fottere. Muoviamoci che sta facendo giorno! Pigliarse âo spavo âncerato: assumere un onere di cui si sarebbe potuto benissimo fare a meno perché sarà molto impegnativo. Quanno buono buono, sâ âo chiagneno lloro, a nuje che ce ne âmporta? A volte per capriccio, a volte per convinzione, a torto o a ragione la sua idea non la cambierà mai. Anfora di creta. Tuffarsi a mare con tutti i vestiti addosso. Andare in collera. Si dice con ironia di persona che improvvisamente si trova ad avere più attenzioni di quelle che riceve normalmente. Di questo incarico il militare ne fece un titolo di vanto e continuò a farlo quando, malauguratamente per lui, l’elefante morì. Costui è un giovanotto, che nonostante non sia più un adolescente, continua a fare affidamento sulla mamma per tutte le sue esigenze. Quindi con le preghiere si spera si allungare il soggiorno terreno e guadagnarsi un posticino anche dallâaltra parte. Rodersi le budella a furia di ripetere una richiesta senza ottenere risposta. con il suo bellissimo volto ma il corpo di un serpente (il demonio) che viene trafitto e scacciato da San Michele Arcangelo. Nella Chiesa di San Raffaele a Napoli è custodita la statua dell’Arcangelo con Tobia. Ovvio che una donna di facili costumi, che si concede a tutti, è improbabile che possa aspirare a un suo uomo. Ritrovarsi o pretendere qualcosa che sia già pronto e non richiede alcun ulteriore intervento. ( la donna bella desidera esssere corteggiata), Primm’ e cunfett’ e poi e difett’. Ravanello, fatti comprare da chi non ti conosce. Proverbi Famosi in Napoletano. (L’amore è come il fuoco, guai a scherzarci. Si è verificata la concomitanza di due fatti negativi. Portare sfiga. Ci manca l’essenziale per tirare avanti. Anche la regina ebbe bisogno della vicina. Chi viene dopo se lo piange. Trentatré piaghe e âa coda fradicia». Scaglia la pietruzza e nasconde la manina. à finito il latte della piccola mammella. Sono palazzi al cui interno si trova una scala costruita allo scopo di collegare due strade poste una delle quali ad un livello più basso. La donna non sa tenere tre ceci in bocca. Questo pensiero però potrebbe essere stato inculcato da qualche malalingua. à una battuta scherzosa che di solito si fa vedendo una persona pensierosa sospirare anche se non ci sono gambe e signore. Senza far male. … Aizzare, sobillare. à finita la pacchia. Considerazione molto cinica ma paradossalmente realistica. Qui di seguito la nostra selezione di proverbi e frasi in napoletano sull’amicizia che ci aiuteranno a capirne meglio il valore e ad agire di conseguenza. Andare a celebrare il battesimo senza il bambino. à stato colto in flagrante con la refurtiva. Generalmente la moglie è legata alla madre e ostile alla suocera. I foderi combattono e le sciabole restano appese. Alla chetichella. Oggi succede con gli anziani quando diventano un peso per i figli e sono costretti ad essere sballottati da una casa all’altra per evitare di far ricadere tutto il “fastidio” su un solo di loro. Sarchiapone non lo accetta e sceglie di porre fine ad una vita di umiliazioni. La rubrica che raggruppa tutti i proverbi e le espressioni popolari dei napoletani. Tormenta in maniera particolare gli equini. Una versione ancora più completa che meglio rende l’idea: Marito mio bello, marito mio bbuono, tu lieve âo quadro e jì levo âo chiuovo. Qualcosa di simile a: “tutti i gusti sono gusti”. dedicata alla consultazione dei più famosi aforismi, proverbi, citazioni, detti popolari, consigli, pillole di saggezza latina, modi di dire napoletani, considerazioni , massime, frasi celebri e tanto altro Un pendaglio da forca. Frettoloso. Mettere il pepe nel culo di un ratto. Una per bere e unâaltra per sciacquare. Lascia fare alla Madonna. Dopo che fu derubata la Basilica di Santa Chiara mise le porte di ferro. Un sempliciotto facile da raggirare. Da la mattina se conosce lo male juorno à ben inzuppato. Si può immaginare il clima tra i tifosi. Non ha né cielo da vedere né terra su cui camminare. Con la pazienza si può raggiungere qualsiasi scopo. La persona che si atteggia a bravaccio o pericoloso delinquente ma in effetti è solo un bullo forte con i deboli e remissivo con i forti. A suffragio delle anime del Purgatorio. Oggi, si potrebbe pensare che queste parole non abbiano più senso, ma non è così. Mastro Giorgio. “Io a stento riesco a tirare avanti e tu vieni a chiedere di aiutarti?”. Il pezzente arricchito è una persona che si è elevata senza grandi meriti o in conseguenza di eventi speculativi e non sempre leciti. à un invito a darsi da fare a chi tentenna troppo, in senso concreto o figurato. Dicette âo pappecio vicino âa noce: damme âo tiempo ca te spertoso. La donna essendo maggiormente portata a confidarsi con le amiche è facile che gli riveli un segreto, che però non dovrà svelare a nessuno. C’è poco movimento per i negozi. Ad altare diroccato non si accendono candele.. A barca storta 'o puorto deritto. à un avvertimento a chi commette azioni disdicevoli. Sfaticato, fannullone, mollaccione. à gghiuta âa cart âe musica âmmane âe barbiere. Siâ ghiuto a Roma e nun haje visto âo Papa. Il capriccio lamentoso dei bambini. Nessuno può vivere senza avere almeno una volta bisogno di una mano tesa. (ciò che vedi nello specchio non lo dice neanche tua sorella carnale), Chello che non se fa non se sape ), E figlie so’ ppiezz e còre. Le donne hanno sette spiriti come i gatti. Espressione non certo raffinata ma efficace per condannare certi comportamenti esageratamente faziosi. Il tempo di fare qualcosa senza pressioni. Questa sì che l’hai sparata grossa. Uno toglie il quadro e lâaltro il chiodo. L’idea più diffusa è che la politica sia tutto un “magna magna”. Energica ramanzina. Come Catarenea, così Barbarea, come Barbarea così Natale. In altre parole, la donna si lascia conquistare solo se vuole ma riesce a conquistare lâuomo ogni volta che vuole. Inoltre tra loro esiste un abisso che impedisce a chi si trovava da quel lato di attraversare per andare nell’altro. Ma le caratteristiche e la simbologia sembrano riportare a quello di Orvieto, fatto costruire da papa Clemente VII nel 1527 e concluso nel 1530 durante il pontificato di Paolo III Farnese. Questo è un modo di … Vestirsi con poco gusto. Traballante. La situazione è precaria e stiamo in bilico con buone probabilità di cadere, sosteniamoci a vicenda. Il termine comunque è tutt’altro che caduto in disuso a Napoli e ancora in tanti preferiscono usare “schiattamuorto” piuttosto che becchino o beccamorto. Sono delle pareti con delle forme geometriche a rilievo per accentuarne il chiaroscuro. Questo detto riporta ad un personaggio storico della tradizione napoletana: âo sapunaro (il saponaio). Non sia mai! I proverbi napoletani sono forse i più famosi e caratteristici tra i vari detti popolari. Un modo di dire simile: andare a caccia senza il fucile. Una donna conturbante dalle forme molto vistose e appetibili. Un detto quindi riferito alla coincidenza di due eventi negativi. Qualcuno sostiene che questa sia la versione laica di “Santu Rocco e âo cane” Infatti san Rocco nella iconografia popolare appare sempre accompagnato da un cane che in alcune immagini gli lecca le piaghe della peste e in altre gli porta da mangiare durante la malattia. Disse il verme alla noce: dammi il tempo che ti perforo. ( le cose cattive vengono nascoste abilmente ), Basta cu’ ‘a malincunia! Dicette âMmaculata: pônno chiù lâuocchie ca âe scuppettate! In tema di pettola câè anche un modo di dire che si adatta benissimo ai cosiddetti âbamboccioni: ‘o pettulella âe mammà . Chi entra nei suoi favori beneficia di ampie protezioni. Che non si fa scrupolo di attaccar briga strillando e se necessario ricorrere alle mani. Darci dentro maggiormente. Infatti il simbolo originario del Napoli alla sua fondazione, nel 1926, era un cavallino rampante. Prendersi il dito con tutta la mano. Sono d’accordo che la situazione è grave ma dire che sia irreparabile è un’esagerazione! Qui di seguito trovi una raccolta completa dei principali proverbi napoletani, perchè si sa che la saggezza napoletana è sempre apprezzata. Uno leva âo quatro e llâato âo chiuovo. Può significare anche stare attento a raccogliere qualche informazione utile a chi sta cercando qualcosa. Parlare fittamente come complottando. . Il gallo spazzatura. Dicendolo per i cani. Guardare da spettatore estraneo. Quindi si dice di una persona assillante, fastidiosa, asfissiante, di cui non si riesce a liberarsene in alcun modo. In alcune occasioni si riferisce ad una persona sgraziata o ridicola. Il prende e porta. Il Ricco che tradizionalmente è chiamato Epulone nel testo biblico non ha alcun nome. Di conseguenza, essendo lâuomo il fuoco, bisogna evitare lâeccessiva vicinanza se non si vuole che scoppi un incendio⦠ormonale. Perché si dice “Attacca ‘o ciuccio … Comedian. à un modo di dire molto comune per indicare un tipo molto sveglio che usa la sua scaltrezza per farsi valere ma anche per raggiungere scopi illeciti. Maccherone. In medicina è il sigmatismo. Dare una strigliata di quelle che non si dimenticano. Un nanerottolo. Domani dobbiamo alzarci molto presto quindi cerchiamo di non andare a letto troppo tardi. Mangia, ché del tuo mangi! Ne vuoi che sono cipolle? Sono modi di dire, detti e proverbi che esprimono una sapienza millenaria e che riescono a descrivere, con poche parole, gli ambiti più diversi dell’esperienza e saggezza umana. Giusto giusto. Cioè “A volte basta solo uno sguardo e la donna resta di colpo impressionata (o persino incinta). Detti che fanno parte del ricchissimo patrimonio culturale partenopeo. Tormenta in maniera particolare gli equini. Al tempo di Pappagone. Persona che garantisce la soluzione di un problema grazie al suo intervento. (chi sta in opera/lavora non spreca mai tempo), Chello che fa Dio tutto è buono Modi di dire volgari. à una ulteriore espressione del rapporto che hanno i napoletani con il culto dei morti. Questo modo di dire si adatta bene a tante situazioni della nostra vita quotidiana. A refrische âe llâanime dâo priatorio. Baraonda, gazzarra. Inaugurare. Lo dimostrano le escort ingaggiate per accompagnare il potente di turno, quando arriva per concludere un affare di grande rilevanza. Nella prefettura della Giudea, Pilato era l’unica autorità in grado di decidere una condanna a morte. Generalmente va intesa come violenza verbale e non fisica. (amici e il primo amore non si dimenticano mai), A chiàgnere nu muorto so’ làcreme perze Eravamo a corto chiaviche! Parola onomatopeica che si potrebbe tradurre con: “acqua in bocca”. Ma era priva della testa e fu erroneamente interpretata come un personaggio femminile per la presenza di alcuni putti che sembravano allattare al seno della madre. Mettere le orecchie attraverso i buchi. Quando buono buono. I resti di questi scolatoi sono ancora presenti nel Cimitero delle Fontanelle, nel convento delle Clarisse ad Ischia, ma anche in tantissimi altri conventi e chiese. 78 giri-10"R. CIARAMELLA " DETTI NAPOLETANI - TRANWAJ N° 3" PHONO … ‘A scartellata, la donna gobba però si riteneva portasse sfortuna quindi incontrarla era un cattivo segno e si facevano gli opportuni scongiuri. Domandare una cosa. à l’appellativo con il quale le âparentiâ di San Gennaro lo incitavano a compiere il prodigio della liquefazione del suo sangue quando l’attesa si prolungava. Già nel 1598 Mustafà e la sua flotta di 120 galere portarono morte e distruzioni sulle coste del Golfo di Napoli. Levà â âa purpètta âa dintâa âo piatto a uno. Il dramma di una famiglia allo sbando, dove entrambi i coniugi contribuiscono al peggioramento delle condizioni economiche. (L’amore è un bambino che non sa contare / l’amore agisce in modo avventato), Chi te sape t’arape Si dice ai bambini dopo che hanno starnutito. Trovare la toppa a colori. Una imprecazione molto soft. Questa gente “faâ âe cose cu e stentine âmbraccio”. Si supponeva, tra le tante ipotesi, che fosse una chiave occulta messa dai maestri del piperno per caricare energie positive. Il parroco recitava sul lato destra un’orazione per la realizzazione delle aspettative. Avere le rendite sparse al sole. Ma si dice anche di una persona molto semplice che nel rapporto con un mondo. Di conseguenza hanno una base quadrata. Ha la bocca che gioca con le orecchie. ma anche in senso ironico: casomai. Essere all’apice della felicità . Senza denaro non si cantano messe. Macabra ironia per indicare uno che è molto malridotto se non prossimo alla morte. Tracciare una croce nera. La situazione è precipitata ormai è diventata molto complessa. Porta umidità e quindi afa. Solo i proverbi migliori hanno ricevuto il giusto apprezzamento del loro valore in tutti i tempi nei quali sono passati per arrivare fino a noi. Parla quando orina la gallina. à venuto (giù) il Padre Abate dellâacqua. Una galletta di Castellammare. Era una tecnica di rapina che consisteva nel tendere una fune tra i due lati di una strada buia, saltare addosso al primo malcapitato che vi inciampava e quindi rapinarlo. Uovo di un’ora, pane di un giorno, farina di un mese, vino di un anno e ragazza di 15 anni. Alcune molto fantasiose o divertenti ma le più probabili sono quelle che riportano ad alcune pratiche utilizzate almeno fino al Seicento. Questo fatto mi costringe a rivedere alcune certezze. (le punizioni e le pagnotte fanno i figli belli, le pagnotte senza punizioni fanno crescere i figli pazzi), Pe’ n’aceno ‘e sale se perde ‘a menesta Tradotta in altri termini: poiché sei un incapace, un essere inutile, perché non ti ammazzi e la fai finita? Il problema è che sembra anche molto difficile trovare una soluzione. Colpire a sangue e medicare. Un detto quindi riferito alla coincidenza di due eventi negativi. à il comportamento di chi dovrebbe dire ma non lo vuol fare. All’istante. (La legge è fatta per i fessi.). Comedian. Ma vale per ogni cosa che si desidera a lungo e sembra inarrivabile. Una concreta, di quelli che partecipano pro forma e di conseguenza si intrattengono tra loro a discutere âallegramenteâ. A Roma pe’ fa fortuna ce vonno tre d, donne, denari e diavolo. Vattene a quel paese! Per il povero il somaro è fondamentale alla sopravvivenza perché gli permette di lavorare. Persona particolarmente paurosa che si meraviglia e si spaventa per delle cose ovvie e assolutamente. à stato colto con le mani nella marmellata. à una mozzarella di bufala prodotta a Battipaglia, caratterizzata dalle enormi dimensioni, fino a 5 chilogranni, e da una punta a forma di capezzolo: quindi la forma di un prosperoso seno femminile. Dopo che fu derubata la Basilica di Santa Chiara mise le porte di ferro. Dopo tutto se anche fosse. Dicette âo pezzente: pure a faâ âa puttana ce voâ fortuna! Sta facendo giorno ad Afragola (comune in provincia di Napoli). Non si tratta di violenza sulle donne né della necessità di bastonare la moglie. Cerchiamo di non drammatizzare oltremisura! Tuttavia tra i tanti ignari delle, Quello che abbiamo cercato di evitare è successo quindi cerchiamo di. Imbroglio, aiutami! Un predestinato alla malasorte. La contessa per qualche motivo finì nella sua lista nera e concluse in carcere la sua esperienza di regina di Napoli. Ormai è andato tutto nel peggiore dei modi. Degenerare di una discussione dopo una fase di pareri contrapposti. Tené ‘nu zeffunno ‘e denare: è ricco sfondato. Chi è superstizioso ritiene che l’invidia possa colpire al pari di una disgrazia. Meglio impiccato che male sposato. Azione furbesca di colui che innesca una discussione o un’azione inopportuna facendo in maniera da non restarne coinvolto come il reale fomentatore. âA puttana è furtunata, ma è sempre puttana. Infatti, la pettola è il lembo posteriore della camicia che viene infilato nei pantaloni. âSta squadra nostra me pare âo ciuccio âe Fichella. Qua nessuno è fesso. Tra mastro Francesco ed il tavolino non si sa chi dei due ha fatto rumore. (Il pesce puzza dalla testa. Proverbia prohibita. Don Giovanni lo tiene davanti e lo cerca dietro. Nell’accezione negativa indica una persona bassa e perfida. San Gennaro, pensaci tu! Si dice in maniera ironica quando qualcuno si appresta ad iniziare un lavoro quando a rigor di logica la giornata è finita. Alla fine la spuntò De Crescenzo che fece accoltellare l’avversario appena entrato in carcere dopo l’ennesima condanna. Potrebbe anche essere un problema patologico. Leva le mani. Chi lo conosce non riveli il trucco altrimenti il gioco o “la truffa” fallisce. I pizzichi sulla pancia. La sua pasticceria fu la prima ad avviare la produzione e la vendita delle sfogliatelle. Questa è la ragazza e si chiama Isabella. Togliersi lo sfizio. Sembra il pozzo di San Patrizio. La donna incavolata è come il mare in tempesta. Quindi metaforicamente è un’opera complicatissima da far venire il mal di testa. Abbiamo creato anche noi questo video riguardante la cultura degli anziani..Soprattutto sui cosiddetti "Proverbi Napoletani"...Spero che vi piacerà..Un Bacio a Tutti! A âo ricco le more a mugliera, a âo pezzente âo ciuccio. Arrogante, prevaricatore, che pretende di imporre con la forza il proprio volere. Fare il quattro di maggio. Il creditore ovviamente non sempre apprezza questa battuta “scherzosa”. San Gennaro aiutaci tu! Nella vasca dei capitoni? à un âcolpettoâ dietro la nuca dato con le nocche della mano chiusa. Calcare la mano. Serio serio. Informami. Infatti secondo la leggenda una bellissima nobildonna napoletana con una fattura d’amore fece invaghire alla follia il vescovo Diomede Carafa. 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari è un libro di D'Ajello Roberto pubblicato da Grimaldi & C. nella collana Biblioteca napoletana, con argomento Proverbi - ISBN: 9788889879573 à spuntato il sole a mezzanotte. Ogni scarafaggio è bello alla sua mamma. Più nera della mezzanotte non può venire! Unâespressione di chiara matrice maschilista scolpita nella roccia, almeno fino alla metà del secolo scorso. Solo a questo punto Campanini confessa che la gabbia è vuota e lo stratagemma ha come unico scopo quello di svuotare lo scompartimento troppo affollato. à più una minaccia futura che un’azione immediata. A volte i fratelli si comportano tra loro peggio che se fossero estranei, dimenticando ogni forma di solidarietà . Craie è il verso della cornacchia, ma nel napoletano antico significava “domani”. Dopo tanta tensione l’accesa discussione si conclude con una rappacificazione amichevole. Rimproverare o redarguire in maniera dura per poi addolcire la pillola con qualche considerazione favorevole. Le risate ai funerali, invece, possono avere due origini differenti. Infatti ancora più esplicitamente: Lâuocchie sicche soâ peggio dâe scuppettate. A Napoli veniva utilizzata anche per la vendita dell’acqua “zuffrègna”, perché la creta la manteneva fredda. Non si capisce più niente. Il consiglio a non fare troppo affidamento su qualcuno perché le sue condizioni sono troppo precarie. Dicette donna Lena quanno veretteâa figlia prena. Il dipinto fu posto e attualmente si trova nella chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina e raffigura la donna. Uno scocciatore scostumato. Ne ho lessate chiaviche, ma tu sei il numero uno! Cornuto e bastonato. Nessuno si ritenga privilegiato come uomo mortale. Stare alleluia! Canaglia. Ha un senso amichevole perché non si riferisce ad una persona che non vuole farsi trovare. Quelle a diamante hanno la forma di piccole piramidi accostate obliquamente a centinaia. Di seconda mano. Ma si dice anche di una persona molto semplice che nel rapporto con un mondo ritenuto più acculturato utilizza un linguaggio che non gli è consono. La donna continua a lottare per ottenere gli stessi diritti degli uomini e la meta sembra ancora lontana. Chi ti vuole bene più della mamma ti inganna. Un disastro in mare o in volo difficilmente lascia scampo. Pintauro è una pasticceria napoletana. 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari di Roberto D'Ajello in offerta a prezzi imbattibili su Mondadori Store. Una persona che vive alle spalle di altri senza alcuna voglia di lavorare. Ma che c’entra lo scirocco? Quando una persona perde la testa e compie un gesto sconsiderato. Per questo motivo il santo veniva invocato dai fedeli nella speranza di scongiurare un’epidemia di peste. Concedendo troppa confidenza può capitare che lo scostumato si prenda il dito con tutta la mano. Controvoglia. ), Amice ‘a luntano se vasano ‘e mane O almeno un tempo era così. Non âsfottereâ il bastone di San Giuseppe. Prendersi la scimmia. Una vivace ramanzina.Volendo usare sinonimo più colorito “cazziata” rende maggiormente l’idea. Tra i giocatori del lotto esisteva la convinzione che alcuni soggetti avevano il dono della divinazione. I napoletani riescono a tradurli e interpretarli con molta facilità ma sono tanti anche quelli che hanno una storia propria che in pochi conoscono. Raccolta… anatomica di proverbi, detti, modi di dire napoletani. Dio non voglia! Fare un lavoro senza metterci troppo impegno. La derivazione francese, invece, riporta ai giorni in cui al Maschio Angioino, alla fine dei lauti banchetti reali, i cuochi affacciandosi dai balconi lanciavano gli scarti di carne, e urlando âLes entraillesâ (le frattaglie). Fa lo scemo per non andare alla guerra. Disse donna Lena quando vide la figlia incinta. Nun bulere stare manco pe pollece intâ âa cammisa dâuno. Cercare una scusa per allontanare qualcuno, in particolar modo un bambino, per evitare che ascolti un argomento da adulti. (Chi ha avuto, ha avuto, e chi ha dato, ha dato. Uno che conta. Raccolta di modi di dire napoletani, alcuni dei quali sono assolutamente intraducibili in altra lingua.