Caravaggio - La vocazione di S. Matteo - Analisi La tela, La vocazione di San Matteo, è stata dipinta da Caravaggio negli anni 1598-1601 per la chiesa di San Luigi dei Francesi. Si trova nella Cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. chi vuol seguire Gesù incontra la croce, o meglio, deve imparare a stare al mondo come Gesù è stato sulla croce: con infinita fiducia nel Padre e con infinita capacità di farsi dono agli altri. Caravaggio, La Vocazione di san Matteo, 1599. Caravaggio, "Vocazione di san Matteo", Chiesa di San Luigi dei Francesi, Roma. Dimensioni: 322×340 cm La tela è di notevoli dimensioni (292 cm x 186 cm), anche se più piccola, sia in larghezza sia in altezza, rispetto alle altre due opere (La vocazione di San Matteo ed il Martirio di San Matteo) che l’artista realizzò per portare a compimento il suo primo incarico pubblico ricevuto a Roma. Altri, tra i quali Sara Magister[1] e papa Francesco a Manila (Filippine), il 18-01-2015, invece notano come San Matteo possa essere il giovane a capotavola, ipotesi poco possibile secondo il Prof. Roberto Filippetti[2], docente di “Iconologia e iconografia cristiana” nel Master in Architettura, arti sacre e liturgia presso l’Università Europea di Roma. E così, solo alcuni dei personaggi investiti dalla luce (i destinatari della "vocazione" insieme a Matteo il Pubblicano) volgono lo sguardo verso Gesù, mentre gli altri preferiscono restare a capo chino, distratti dalle proprie solite occupazioni. 1600-1602. olio su tela, 322x340 cm Roma, Chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli, Prof. Roberto Filippetti, "Caravaggio, il giallo di San Matteo, in "Famiglia Cristiana" del 25.07.2012, Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi, San Giovanni Battista (Caravaggio Capitolino-Pamphilj), Salomè con la testa di Giovanni Battista (Londra), Ritratto di Alof de Wignacourt e del suo paggio, Salomè con la testa di Giovanni Battista (Madrid), San Giovanni Battista (Caravaggio Borghese), https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vocazione_di_san_Matteo&oldid=117421636, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Caravaggio, La vocazione di San Matteo, 1599-1600, olio su tela, 322 x 340 cm. E così, il fatto che san Pietro sia stato aggiunto in un secondo momento, ci fa pensare alle riflessioni, ai suggerimenti e perché no, in questo caso, alla frequentazione degli Oratoriani e di san Filippo Neri in particolare. Ed è così che il suo semplice gesto di aiutare san Matteo a scrivere sembra quasi trasformarsi in una provocazione carica di sensualità. È la prima grande tela nella quale Caravaggio, per accentuare la tensione drammatica dell'immagine e focalizzare sul gruppo dei protagonisti l'attenzione di chi guarda, ricorre all'espediente di immergere la scena in una fitta penombra tagliata da squarci di luce bianca, che fa emergere visi, mani (per evidenziare e guidare lo sguardo dello spettatore sull'intenso dialogo di gesti ed espressioni) o parti dell'abbigliamento e rende quasi invisibile tutto il resto. La, È l’obiezione riproposta da un’altra storica dell’arte, Elisabeth Lev, che risponde a Sara Magister (in una nota affidata all’agenzia internazionale "Zenit"), domandandosi se questo equivoco di comunicazione non sia allora «il segno dell’insuccesso di un dipinto» (il biografo di Caravaggio, Giovan Pietro Bellori, accreditò la corrente identificazione del personaggio di Matteo, pur notando come l’oscurità della cappella e i colori tenebrosi del dipinto ne rendessero difficile la lettura piena: all’epoca non c’era l’elettricità e il lume di candela non assecondava certo la visione). Caravaggio, chi è il vero Matteo? Per quanto possa essere suggestiva non pare abbia molta credibilità l’ipotesi proposta nel corso di una trasmissione di TvSat 2000 a cura di sara Magister che rilegge in modo diverso il grande quadro della Chiamata di Caravaggio. Si trova nella Cappella Contarelli , nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma .

Alla composizione appartengono La tradizione tramite il Bellori, ci tramanda che la figura dell’apostolo prescelto sia da individuarsi in quella dell’uomo barbuto, illuminato dalla luce, che indica o si indica con il dito: «.A confermare questa posizione è anche la posizione centrale di questa figura. Il dipinto è ispirato a un brano del Vangelo (Matteo 9,9 – 13) in cui l’apostolo Matteo racconta la propria chiamata da parte di Gesù Cristo. In un primo momento, l’allestimento dell’altare maggiore della cappella era stato affidato al fiammingo Jacob Cornelisz Cobaert. Data: 1599–1600. La gestualità dei personaggi dipinti dal Caravaggio (già di sicuro visti dal pittore nell'Ultima cena di Leonardo da Vinci) danno un movimento e un coinvolgimento dei personaggi unico nel suo genere e fanno notare come il Merisi sia stato un frequentatore di locande dei "bassifondi" romani del periodo e sia stato in grado di riprodurre atteggiamenti, espressioni e azioni (come nelle Scene di Genere da lui dipinte) di sicuro appresi da esso nella sua vita. â Vocazione di Matteoâ , 1599-1600 La committenza. Gesù è qui presente adesso - Sta a noi accogliere l’invito e metterci in movimento (vedi piedi di Gesù e Pietro) 5. – della Cappella Sistina michelangiolesca, che Caravaggio avrà certo avuto modo di studiare ed apprezzare) viene ripetuto da Pietro, simbolo della Chiesa Cattolica Romana che media tra il mondo divino e quello umano (siamo in periodo di Controriforma) e a sua volta ripetuto da Matteo. Matteo era un esattore dei tributi incaricato dall’Impero Romano. Già Bernard Berenson nel suo libro su Caravaggio del 1951, a proposito del, L’invito a lasciare tutto e a prendere su di sé la propria croce (simboleggiata dall’infisso della finestra in alto), non poteva essere per Caravaggio una cosa da accogliere a cuor leggero: l’immediatezza della risposta, come si legge nel Vangelo, per Caravaggio ha una, Ritrovare se stessi nel Giorno del Ricordo, Poeti e maestri alla prova della traduzione, Hans Urs von Balthasar, un teologo per il nostro tempo, Viaggio tra le vene aperte dell'Amazzonia, Dai leader dei partiti via libera a Draghi. Un'ultima considerazione a proposito di quest'opera. Roma, San Luigi dei Francesi, cappella Contarelli. Continuando a navigare accetta i cookie. . Effettivamente come il Cristo del Masaccio sta indicando Pietro dicendogli: "Va al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento." La Vocazione di san Matteo è un dipinto, eseguito tra il 1599 ed il 1600, ad olio su tela, da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1571 - 1610), collocato nella parete sinistra della cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Questo sito usa cookie di terze parti (anche di profilazione) e cookie tecnici. Matteo era un esattore delle tasse, quindi, legato ad un’attività materiale e molto distante dalla spiritualità predicata dal Messia. San Matteo è seduto ad un tavolo con un gruppo di persone, vestite come i contemporanei del Caravaggio, come in una scena da osteria. Per quanto possa essere suggestiva non pare abbia molta credibilità l’ipotesi proposta nel corso di una trasmissione di TvSat 2000 a cura di sara Magister che rilegge in modo diverso il grande quadro della Chiamata di Caravaggio. La vocazione di San Matteo è un dipinto ad olio su tela di grandi dimensioni (322 cm x 340 cm) che il Caravaggio (Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) realizzò durante il suo soggiorno romano, intorno al 1599. La ‘Vocazione di San Matteo’ fa parte della decorazione della cappella Contarelli, nella chiesa di San Luigi dei Francesi. È controverso se nella Vocazione ci si trovi all’interno o all’esterno di una casa; ma soprattutto non è chiarissimo chi sia Matteo. Questa è una delle prime pitture sacre, esposte al pubblico, in cui compaiono notazioni realistiche. La storia di San Matteo. Il disegno non era il suo forte». Il dipinto è realizzato su due piani paralleli, quello più alto vuoto, occupato solo dalla finestra, mentre quello in basso raffigura il momento preciso in cui Cristo indicando San Matteo, lo chiama all'apostolato. Dimensioni: 322 x 340 cm. Tale partecipazione viene espressa in modo ancor più efficace, se possibile, nell'altra tela di grandi dimensioni, raffigurante il Martirio del Santo, nella quale da una colonna sulla sinistra sbuca, timido e pregno di compassione, un volto che non è altro se non l'autoritratto di Caravaggio stesso, che pare riaffermare la propria personale partecipazione all'evento narrato. Forse non è casuale che uno dei compagni di Matteo porti gli occhiali, quasi che fosse accecato dal denaro. Il cardinale Matteo Contarelli, che l' ha voluta nella chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma, insieme ad altri due dipinti (Il "Martirio di S. Matteo" e "San Matteo e l'Angelo". Guida all’Analisi dei Dipinti La vocazione di San Matteo: i personaggi La Vocazione di San Matteo è un dipinto realizzato tra il 1599 e il 1600 dal pittore italiano Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, ed è ispirato all’episodio raccontato in Matteo 9-9-13; è esposto a Roma nella Cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei francesi. La Vocazione di san Matteo è un dipinto realizzato tra il 1599 ed il 1600 dal pittore italiano Michelangelo Merisi detto Caravaggio, ispirato all'episodio raccontato in Matteo 9,9-13. Grazie alla radiografia, sappiamo che nella prima versione, non era presente la figura di San Pietro, aggiunta successivamente.
Doppia vittoria di Domenico Cuomo sul Circuito Internazionale di Napoli a Sarno. 2/ IL Ciclo Di San Matteo Secondo L’Ordine Di Composizione Delle Opere Le interpretazioni tradizionali pensavano che fosse il vecchio con la barba (vagamente somigliante a Leonardo da Vinci) che porta la mano sinistra al … Opera: Vocazione di San Matteo. Non si è ancora alzato, la sua espressione è stupita : tutta la … La Vocazione di San Matteo è un dipinto di grandi dimensioni (3 metri e 22 cm per 3 metri e 40) realizzato da Caravaggio su commissione del Cardinale Matteo Contarelli, nella cui omonima cappella è tutt’oggi custodito. La luce inoltre ha la funzione di dare direzione di lettura alla scena, che va da destra a sinistra e torna indietro quando incontra l'umanissima espressione sbigottita ed il gesto di San Matteo che punta il dito contro se stesso al fine di ricevere una conferma, come se chiedesse a Cristo e a San Pietro: "State chiamando proprio me?". La vocazione di San Matteo è un dipinto ad olio su tela di grandi dimensioni (322 cm x 340 cm) che il Caravaggio (Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) realizzò durante il suo soggiorno romano, intorno al 1599. Il dipinto è realizzato su due piani paralleli, quello più alto vuoto, occupato solo dalla finestra, mentre quello in basso raffigura il momento preciso in cui Cristo indicando San Matteo, lo chiama all'apostolato. In campo per alleanze stabili nel 2021. La Vocazione di San Matteo è un dipinto realizzato tra il 1599 e il 1600 da Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, ed è ispirato all’episodio raccontato in Matteo 9-9-13, il quale era un ebreo che lavorava per i romani come esattore delle tasse. Ora tocca alle parti sociali, La squadra dei ministri non prima di giovedì. La Vocazione di San Matteo è un dipinto ad olio su tela di 3 metri e 22 cm x 3 metri e 40, realizzato da Caravaggio intorno 1599. Chi è dunque Matteo? Maurizio Calvesi ha notato come il gesto della chiamata di Cristo corrisponde esattamente alle parole usate nella bolla di riabilitazione di Enrico IV del 1595: “Noi consideriamo la sovrabbondanza della Grazia divina nella tua conversione e riflettiamo come tu, dalla più densa oscurità degli errori e delle eresie, quasi da un abisso del male, per un atto potente della destra del Signore, sia avvenuto alla luce della verità”. Questi, per l’occasione, aveva realizzato un gruppo scultoreo avente come tema appunto San Matteo e l’… Il gesto di Cristo (che altro non è che l'immagine speculare della mano protesa nella famosissima scena della Creazione di Adamo – Cristo è il "nuovo Adamo"! La “vocazione di san Matteo” veniva così a rappresentare un evento che poteva compiersi per qualsiasi uomo del suo tempo, in qualsiasi momento. Ogni anno nella città di Salerno viene festeggiato come patrono con una solenne processione che attraversa il centro storico. Questa risposta al dialogo aperto da Cristo, ci fa dubitare che questo personnaggio sia bene quello di Matteo. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 21 dic 2020 alle 21:00. La Cappella Contarelli: Roma, Palazzo Venezia 10 Marzo - 15 Ottobre 2011 (Cataloghi Mostre) Carrera 20064034 - GO!!! Tuttavia, alcuni storici dell'arte hanno notato la stretta analogia del gesto di Cristo del Caravaggio con quello del Masaccio ne "Il Tributo di Pietro", suo capolavoro. La scienza moderna ci ha messo nelle condizioni di poter rievocare l'opera così come essa si è andata formando, siamo quasi in grado di ricostruirla pennellata dopo pennellata. https://it.wikipedia.org/wiki/Matteo_apostolo_ed_evangelista Data di produzione: 1599-1600. ... La Vocazione di san Matteo della cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma è una di queste sue imprese «dissimulatrici». Caravaggio, La Vocazione di san Matteo, 1599. Autore: Caravaggio. Si trova a Roma, San Luigi dei Francesi, è un’enorme tela – 320 x 340 cm- collocata nella cappella Contarelli. La Chiesa nella personificazione di san Pietro è con Cristo, è Cristo. Questa forse è l’opera più ammirata della cappella Contarelli, commissione in cui l’artista matura la sua poetica della luce e dell’ombra. Fatto è che Cristo guarda e punta il suo gesto d’invito proprio verso il giovane Matteo, ancora chino sui soldi. Tecnica: olio su tela. (Vangelo di Matteo 17, 24-27), così il Cristo del Caravaggio indica San Matteo per chiamarlo all'ordine. Chi è dunque Matteo? Se dobbiamo pensare che un’interpretazione così rilevante sia condizionata da un errore di maestria del Caravaggio, be’, non varrebbe la pena di starci a pensare un minuto di più. L'opera prende vita, movimento dalla luce ed i personaggi si muovono sulla tela come attori su un palco grazie ad essa. Il fatto, poi, che essi siano vestiti alla moda dell'epoca del Pittore ed abbiano il viso di modelli scelti tra la gente comune e raffigurati senza alcuna idealizzazione, con il realismo esasperato che ha sempre caratterizzato l'opera di Caravaggio, trasmette la percezione dell'artista dell'attualità della scena (il quale vuole comunicarci che la chiamata di Dio è universale e senza precisa collocazione nel tempo: ognuno di noi sarà chiamato), la sua intima partecipazione all'evento raffigurato, mentre su un piano altro, totalmente metastorico, si pongono giustamente il Cristo e lo stesso Pietro, avvolti in una tunica senza tempo. In primo luogo proprio la luce, grande protagonista della raffigurazione pittorica, assurge a simbolo della Grazia divina (non a caso non proviene dalla finestra dipinta in alto a destra che, anzi, resta del tutto priva di luminosità, ma alle spalle del Cristo), Grazia che investe tutti gli uomini pur lasciandoli liberi di aderire o meno al Mistero della Rivelazione; non bisogna dimenticare, poi, che la chiesa di S. Luigi rappresentava la nazione francese, e l'allora Re di Francia, Enrico IV, s'era appena convertito al Cattolicesimo, scegliendo così la Salvezza. Il dipinto intitolato Vocazione di San Matteo, di Caravaggio, raffigura il momento, narrato nei vangeli, nel quale Gesù incontra Matteo, impegnato nel suo lavoro, e lo invita a seguirlo nella predicazione. Ed è interessante che l’anta aperta ferma la luce e la “dirotta” su Matteo; ci ricorda che dalla croce Gesù continua ad La vocazione di San Matteo . Copyright 2021 ©AvvenireP.Iva 00743840159. Dove si trova: San Luigi dei Francesi, Roma. Nel suo sito www.espressonline.it Sandro Magister lancia la notizia che non sarebbe san Matteo – come da sempre universalmente riconosciuto – l’uomo barbuto al centro della famoso quadro di Caravaggio Vocazione di san Matteo che si trova nella chiesa romana di San Luigi dei Francesi . Accanto a lui sfilano altri cinque santi, San Giuseppe, il papa San Gregorio VII, morto in esilio e seppellito a Salerno, i martiri San Gaio, Sant'Ante e San Fortunato, che - nonostante rappresentino tre figure maschili - sono chiamati tradizionalmente "le sorelle di Matteo", confondendoli con Sant'Archelaide, Santa Tecla e Santa Susanna, anche loro martiri del III sec… Un caso dove Caravaggio emerge in tutta la sua intelligenza ribelle e dissimulatrice rispetto alle convenzioni stabilite. Capp. Ricordiamo che proprio mentre Caravaggio sta dipingendo la cappella Contarelli giungono alla Chiesa Nuova di san Filippo Neri suppellettili d'argento e parati che il re di Francia invia al cardinal Baronio, memore del ruolo svolto accanto a san Filippo Neri per il suo ravvedimento. un capolavoro della pittura che riesce a lasciarci a bocca aperta questi ultimi se guardiamo con attenzione gli abiti in questo dipinto Questa forse è l’opera più ammirata della cappella Contarelli, commissione in cui l’artista matura la sua poetica della luce e dell’ombra. La tela, inoltre, è densa di significati allegorici. Appunto di storia dell'arte su La Vocazione di San Matteo di Caravaggio, realizzata tra il 1599 e il 1600, rappresenta il momento in cui Gesù sceglie il gabelliere Matteo quale suo Apostolo. La Vocazione di san Matteo di Caravaggio contiene tanti segreti profondi. Vocazione di San Matteo (Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1599-1600) Si tratta del primo incarico pubblico ricevuto a Roma dal pittore, grazie all’intercessione del cardinale Berlingero Gessi (responsabile a quel tempo della basilica di San Pietro) con la committenza, rappresentata dagli eredi del cardinale Mathieu Cointrel (italianizzato in Matteo Contarelli ). È la rappresentazione simbolica della Salvezza, che passa attraverso la ripetizione dei gesti istituiti da Cristo (i sacramenti) e ribaditi, nel tempo, dalla Chiesa. Contarelli. Matteo tiene una mano appoggiata sui suoi soldi, ma con l'altra esita a presentarsi. Di Laura Corchia. Un capolavoro nella cappella Contarelli. Si resta un po’ sconcertati, per l’estemporaneità dell’osservazione, a leggere la replica di Elisabeth Lev: «Effettivamente il gesto è di difficile lettura... tuttavia, la risposta può essere trovata nella pratica artistica del Caravaggio. Sale la tentazione dei tecnici, Il programma di Draghi: e si parte dalla scuola. Uno spettro agita gli storici dell’arte da qualche giorno, ma non è la bufala dei cento presunti disegni giovanili di Caravaggio; sempre del Merisi si tratta, ma qui parliamo di un caso vero, un caso d’interpretazione esposto dalla storica dell’arte Sara Magister a metà luglio nel programma «La domenica con Benedetto XVI» di Tv 2000. Di grande intensità e valenza simbolica, nella Vocazione, è il dialogo dei gesti che si svolge tra Cristo, Pietro e Matteo. San Matteo è seduto ad un tavolo con un gruppo di persone, vestite come i contemporanei del Caravaggio, come in una scena da osteria. La festa del santo ricorre il 21 settembre.