Capitano di Vascello. L’ ordigno probabilmente era stato messo dal sommergibile posamine UC 12 (fonte uboat.net) che il successivo 16 marzo mentre posava mine all’entrata del Mar Grande di Taranto affondò per esplosione forse di un ordigno che stava posando. Disponeva di 100 cabine di Prima Classe e 2400 cuccette di Terza. 8 Milella Domenico (Albo d’oro, marittimo nato a Bari , CP Bari) My father Andrea Vitulano was a survivor of a submarine/ship sinking during the WWI. Se ricordo bene che era durante le vacanze estive del 1960 – due anni prima della sua morte. Michael. Tenente di Vascello. In precedenza, il 19 luglio 1917, mia nonna Alice Askew scrisse una lettera di Corfù, dove lavorava con il “Croix Rouge Serbe”, ad un amico in Inghilterra, in cui lei le disse che aveva avuto un permesso di un mese di andare a Roma Le speranze di incontrarsi con i suoi figli. Non si conosce ancora il numero preciso delle vittime. Il veliero non era militarizzato e pertanto gli scomparsi non si trovano sull’albo d’oro. Ma invece di un piroscafo dal porto di Taranto, prenderò un traghetto dal porto Città di Bari a Dubrovnik – e da lì a Korčula. Una nave passeggeri affonda nel lago Victoria, nell'Africa orientale. Assieme al comandante perirono i connazionali: Presso il Sacrario di Redipuglia vi è una Targa Commemorativa “in memoria” di alcuni dei caduti, dispersi in mare. sono la nipote del marinaio Pinciara Geremia faceva parte dell’equipaggio del cacciatorpediniere INTREPIDO. Persero la vita 15 uomini dell’equipaggio (5 superstiti: Tenente di Vascello Giovanni Battista Carniglia e 4 marinai. Ringrazio vivamente chi avesse notizie a contattarmi. Vi vorrei inoltre ringraziare perché grazie al vostro sito sono riuscito a stabilire che l’Asp.medico Egon Lazzeroni di Pontedera (PI), perì nell’affondamento del Piroscafo Re Umberto il 4 dicembre 1915 come correttamente riportato nell’Albo D’oro di tutti i caduti, mentre nel libro sopracitato (Libro d’oro relativo ai medici) si riporta erroneamente il 04/12/1916 anche per aver confuso la nave in cui era imbarcato: lì infatti si parla del Piroscafo Principe Umberto (che in realtà fu affondato il 08/06/1916), Buongiorno gent.ma Silvia, ho scoperto che il marinaio CREM Moresco Tomaso fu Giuseppe, nato a Bargagli (GE) il 16 ottobre 1893, non è scomparso in mare il 15 ottobre 1915, come scritto sull’Albo d’Orp, bensì il 30 settembre 1915. Ma le sue dovevano essere portate dalle correnti dal sito dell’affondamento – dato come “39 ° 20 ‘Lat.N., 19 ° 23’ Long.E. 22) Umberto I: al momento dell’affondamento non era più una nave passeggeri, ma un incrociatore ausiliario; Da una ricerca di Raffaele Ciccarelli: ” al largo di Valona, per urto contro una mina nemica. In atetsa porgo cordiali saluti. Quello di Lucio Castellano, che dice: « … La sua perdita fu preceduta da quella del fratello di mio nonno, il Capitano Luigi Castellano, affondato e morto nel 1915 nei pressi di Durazzo mentre trasportava truppe italiane in Albania in aiuto ai Serbi. L’aggiornamento sul file pdf sarà visibile al prossimo aggiornamento, dato che sto continuando a cercare altri caduti… 5034) nel Golfo di Cagliari (tratta Messina-New York) alle ore 14 circa, in seguito a siluramento per mano del sommergibile U-38 (Comandante Max Valentiner). Salve… Ma guardate la sua tristezza e insieme la bellezza! Attenzione perché la differenza è enorme; 33 vittime e 302 superstiti; Calamarino Aniello di anni 33, Pinto Raffaele di anni 59 e Ascione Aniello di anni 26 tutti di Torre del Greco, Ringrazio della segnalazione…ho corretto i dati…, …e sul “San Spiridione”: la nave, un piroscafetto di 350 tsl della Società Oceania di Trieste, esplose subito dopo la partenza nel Canale delle Zattere, a Venezia, avendo a bordo 16 membri dell’equipaggio al comando del capitano Policovich, 5 ufficiali, 200 soldati e 9 civili nonché un carico di 23 tonnellate di benzina, botti di marsala e merci varie. la nostra sezione di Quartu sant’Elena è intitolata ad un marinaio nostro concittadino perito nell’affondamento del R.C.T. Grazie ancora! Un elenco di cinquantaquattro soldati bergamaschi, dati per dispersi alla fine della seconda guerra mondiale, ma invece morti nel tragico affondamento del Piroscafo Oria il 12 febbraio 1944, al. Il tutto , solo per conoscenza , a chi potrebbero interessare notizie esatte sul piroscafo Duca di Genova e le vittime del suo affondamento. Qui sotto elencati gli otto marinai, mancano i due ufficiali. 31) Cesare Rossarol: non era un cacciatorpediniere ma un esploratore leggero (un esploratore era un tipo di nave a metà tra il grosso cacciatorpediniere ed il piccolo incrociatore leggero, adibito a compiti di ricognizione e di conduzione di flottiglie di cacciatorpediniere veri e propri); a me risultano esattamente 100 vittime, cioè 7 ufficiali e 93 sottufficiali e marina, più 34 superstiti; E per favore scusi questa traduzione probabilmente scarsa con l’aiuto di ‘Google Traduttore’: ... LIUZZI"" Li ho visti sorridere nella freschezza della loro giovane eta' Li ho visti pensosi nell'affrontare l'impegno di eroismo Li vedo nella gloria di Dio che premia chi si immola per gli altri nell'amore. 32) Basilicata: per la precisione era un incrociatore coloniale; molte delle vittime erano ascari eritrei. (“Am 6 Oktober um 2 Uhr 30′ a.m.”, è scritto nel documento precitato) e che il “Città di Bari” rispose all’attacco sparando alcuni colpi di cannone – (“Antwortete mit seinen Kanonen”). Neanche quando abbiamo visitato la Croazia (poi parte della Jugoslavia) e siamo stati in una località balneare, Brela vicino a Spalato – e non molto lontano da Korčula (Curzola). Sono sollevato per sentire che la traduzione non è stata troppo male! Buona sera Le ossa furono recuperate negli anni ’50, quando i relitti dei due sommergibili vennero recuperati e demoliti. sulla rotta Clyde-Genova dal sottomarino U 66. Il piroscafo Iniziativa era in rotta per Civitavecchia (partito da Swansea il 10 Novembre); sulle circostanze dell’affondamento non si conoscono ancora i particolari. Comandante del piroscafo Capitano. All’appello mancarono il carbonaio Francesco BOIETTI (di Casale Monferrato), il 2° macchinista Carmelo Buonanno (nato a Messina il 19 novembre 1898, di Domenico e di Maddalena Sulfaro), ed il “giovanotto di rinforzo”, il giovanissimo mozzo Giacomo Malatesta (nato a Genova il 19 febbraio 1899, di Antonio e di Teresa Vallarino). Il primo nome del piroscafo era Oceania, stazzava Circa 9.000 tonnellate, con 145 metri di lunghezza e 17 di larghezza. (Albo d’oro, capo cannoniere 1 cl. Grazie ancora…, Se ieri ho mandato un complimento per il sito trovato in rete, oggi, dopo la repentina e immediata sua risposta al mio scritto; non posso che esprimerle il mio stupore per l’efficienza nel suo operare in così toccanti e private ricerche. Morì anche il comandante del piroscafo, figlio di Domenico, nato a Messina, classe 1898, fuochista, , figlio di Antonio, nato a Genova, classe 1899, giovanotto di rinforzo, “, nelle acque di Barletta, in seguito a bombardamento per mano di navi austriache (Helgoland, Tatra, Csepel). 1) Il brigantino a palo San Giuseppe (952 tsn), visto l’ultima volta a Nizza il 7 febbraio 1916 durante la navigazione da Philadelphia (da dov’era partita nel dicembre 1915) a Savona con un carico di carbone; Poi di recente ho trovato il tuo sito web, che è stato d’accordo con i giornali britannici. Per una serie di circostanza sfortunate e causa una notte molto oscura le due imbarcazioni vennero a contatto. sconosciuto marinaio Per la Grande Guerra è da tener presente che l’elenco dei nominativi della Marina Mercantile, compilato per Capitanerie di Porto di appartenenza, riporta in alcuni casi nomi già inseriti nell’elenco della Marina MIlitare poiché risultavano iscritti nella lista della gente di mare (mancanza di coordinamento nella compilazione). Di che nazionalità ? Fu la più grave sconfitta per mare della seconda Guerra Mondiale. Grazie della segnalazione…aggiunti all’elenco. Grazie e saluti Sono state inflitte al nemico perdite non ancora completamente precisate, ma certamente gravi. Le vittime sono oltre 800. L’urto che asportò parte della poppa provocò anche lo scoppio di una mina antisommergibile che si trovava in quel settore. Grazie. Un saluto. Silvia, Salve, Durante la Seconda Guerra Mondiale, la SS American Star fu usata per il … Ed io andrò per arrivare al luogo in cui la corsa di mia nonna fu portata dalle correnti del mare a terra e poi sepolto nel villaggio di Karbuni sull’isola croata di Korčula per commemorare il centenario della sua morte (e quella del marito) – sia il 4 o il 6 ottobre 1917. L’ Audace venne investito quasi perpendicolarmente a poppa dal piroscafo Brasile. Palermo) Riporto di seguito quanto scritto sul sito della Marina Militare nel 2015, a 100 anni dall’evento della Corazzata Benedeyyo Brin (http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/accaddeil/Pagine/1915_09_27.aspx): “Come ormai acclarato, si trattò di una disgrazia non diversa da quelle accadute in altre marine da guerra dell’epoca: la causa dell’affondamento era infatti da attribuire ai nuovi esplosivi utilizzati per le cariche di lancio e di scoppio che, indispensabili e sempre più potenti, erano stati introdotti da troppo poco tempo perché se ne conoscessero tutte le caratteristiche relative alla loro stabilità.”. ” (ex Diana, ton. Silvia, Buongiorno, ho già scritto e Lei mi aveva dato info utili, ma non ho ancora avviato le mie ricerche. La vicenda è descritta in dettaglio qui: http://www.lavocedelmarinaio.com/2016/10/4-10-1917-il-triste-epilogo-del-piroscafo-citta-di-bari/. Francesco Orteghe marinaio Castellano, può gentilmente fornirmi un indirizzo e-mail al quale scriverle? Potete vedere una foto (presa da un visitatore italiano) sulla pagina web di Wikipedia per i miei nonni > https://en.wikipedia.org/wiki/Alice_and_Claude_Askew. Il piroscafo, partito da Newport con un carico di tonn.2800 di carbone, era comandato dal capitano di lungo corso Vittorio Ageno; con lui vi erano 18 uomini di equipaggio ed un “giovanotto di rinforzo”. L'incrociatore leggero tedesco Strassburg venne ceduto all'Italia nel 1920 in base agli accordi di pace, nel corso della Seconda Guerra Mondiale svolse 11 missioni di guerra e fu affondato nel corso di un bombardamento il 23 settembre 1944. Ancora una volta ti ringrazio tanto per il tuo che deve essere un lavoro d’amore. Grazie della segnalazione… Abertelli 1978/2003) La guerra dei radar (Piero Baroni - Greco e Greco Editori 2007) L'Operazione Gaudo e lo scontro notturno di Capo Matapan (Francesco Mattesini - U.S.M.M. rimango stupida per l’enorme lavoro che vedo in questo sito. Centrale , era diretto a genova; porto di partenza e di arrivo. Raffaele Ciccarelli. In realtà, come da coordinate geografiche citate di Grazie. Dell’equipaggio di 19 membri in parte italiani e in parte stranieri gli scomparsi furono 10. “Il Siena stazzava 4372 tonnellate. Riguardo alle supposte vittime del nave Ala, vi comunico che, da un rapporto dalla capitaneria di Civitavecchia risulta che il 19 febbraio del 1917, nell’affondamento del piroscafo Quinto della Società Ilva, a largo di Torvaianica, perirono: dell’Isola di Planier (Golfo del Leone) da un sommergibile Tedesco. Assieme al comandante perirono i connazionali “, presso Cortellazzo-Lido, per mano del sommergibile nemico U 11 (Comandante Heino Von Heimburg). Seguaci 0. L'Armistizio dell' 8 settembre 1943 colse le Forze Armate italiane impreparate, Complessivamente dal 10 giugno 1940 all'8 settembre 1943, nella Battaglia dell'Atlantico i sommergibili italiani hanno affondato 112 navi alleate (per 608.948 tonnellate) e danneggiate 11 navi (per 60.099 tonnellate), Affondate le navi. Ricerca di Gianni Gomirati. Considerando tutta la II G.M. Regia Nave Antonio Da Noli - Nelle bocche del Diavolo Libro da Ugo Gerini Il 23 aprile 2018 si è presentato alla Marina italiana quest'opera sul relitto e la st... oria della cacciatorpediniere Antonio Da Noli, che affondò estrecho de Bonifazio tra la Corsica e la Sardegna l'9 settembre 1943, dopo della resa dell'Italia nella seconda guerra mondiale Affondata nel luglio 1943 nele acque del Canale di Sicili, Usa, ritrovata una nave affondata alla fine della seconda guerra mondiale dai nazisti a 8 chilometri dalla costa del Maine Nella foto la nave Uss Eagle 2, molto simile alla Eagle 5, Questa nave il cui nome dice tutto, è stata scoperta per caso nel 2003 da un equipaggio in cerca di un aereo svedese abbattuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutto l’equipaggio morì (38 uomini), compreso il Capitano di Corvetta in servizio attivo, ” per mano di un sommergibile austriaco, a circa 110 miglia da Bengasi direzione Siracusa, alle ore 7 circa. “, per mano del sommergibile austriaco U 10. mi servirebbe la liste di tutte le navi militari italiane affondate nel mediterraneo nel periodo della seconda guerra mondiale... mio nonno era marinaio di … Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care Genti: benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che per esso vegliamo in armi sul mare. Il siluro aveva colpito il bastimento proprio fra la caldaia e le macchine, che si fermarono immediatamente, insieme naturalmente alle due dinamo. Medico della R.M. La nave non affondò subito, Gli ufficiali italiani furono invece portati nella prigione di Panaghia dove rimasero quattro settimane prima di essere imbarcati per il Pireo. Mi mandi una mail (come promemoria) che così le invio ciò che ho… La sua perdita fu preceduta da quella del fratello di mio nonno, il Capitano Luigi Castellano, affondato e morto nel 1915 nei pressi di Durazzo mentre trasportava truppe italiane in Albania in aiuto ai Serbi. > [http://uboat.net/wwi/ships_hit/1286.html & http://www.wikiwand.com/en/List_of_shipwrecks_in_October_1917#/4_October%5D -, altri a collisione con il “Nembo” in affondamento, altri ancora allo scoppio delle bombe di profondità del “Nembo” che affondava). Nei porti, anche le navi della Regia Marina rischiavano di rimanere bloccate nel Mar Rosso: essere affondate dagli incessanti attacchi aerei o, cosa forse peggiore, cadere in mano nemica senza combattere Accadde oggi: il 26 luglio 1956 affondò la nave italiana Andrea Doria, la più bella del mondo [FOTO] Alle 10.09 di quel terribile 26 luglio, al largo della costa nordamericana di Nantucket. Giulio Garetti da Lagnasco (CN), che perì appunto nell’affondamento del “Città di Sassari”. L’Albo d’Oro della Marina Militare finito di stampare dal Regio Istituto d’Arte di Venezia il 25 aprile 1929 riporta l’elenco del personale deceduto nell’Unità d’Italia, nelle prime Guerre Coloniali e nella Grande Guerra (per quest’ultima anche i marinai della Marina Mercantile). Buonasera vorrei segnalarvi il nominativo di un mio concittadino che non ritrovo negli elenchi: In una precedente lettera scritta (22 marzo 1917) da mio nonno Claude Askew, dal suo posto all’ufficio stampa, l’esercito serbo della sede, Salonica, a un cugino in Inghilterra, esprime anche la speranza di ottenere un permesso più tardi per incontrarsi con sua moglie. Foto del piroscafo Siena, per gentile concessione del Signor Pittaluga Francesco. ho il foglio matricolare da cui si evince la morte in seguito ad affondamento del piroscafo presso le coste albanesi. volevo rettificare la data dell’affondamento del dragamine MONSONE che avvenne il 25 febbraio 1916 causa l’urto di una mina mentre stava dragando. A bordo vi erano 58 uomini dell’equipaggio, 150 civili passeggeri e circa 80 militari. 23) Scilla: a me le vittime risultano in tutto 17 o 19; Grazie a Giovanni Sestini della segnalazione e la ricerca sulla storia dell’Helvetia, raccontata nel suo blog: ”, in seguito all’esplosione di mine. Le Perdite Della Marina Militare Nella Prima Guerra Mondiale Accedi per poterlo seguire . Il Turbine si sacrificò per difendere Barletta da un bombardamento nemico; da altra fonte: “, : questa data non corrisponde ad un affondamento di nave, bensì ad un bombardamento navale della città. Mi stavo chiedendo se hai qualche dettaglio della fotografia che hai inviato della “Città di Bari” – come per esempio la data e la provenienza. Magari la sua cifra è inferiore a 248 perché non tiene conto dei feriti deceduti in seguito per ustioni (compreso lo stesso CV Sommi Picenardi); BENEDICI!”. I, p. 644). 9) Il piroscafo Audax (2106 tsl, del 1889), partito da Greenock per Genova il 30 ottobre 1916 e mai più rivisto; Buonasera gent.ma Silvia, Ho inserito subito il nome dei suoi nonni nel piccolo elenco delle vittime che ho trovato sinora…in loro memoria… Scusa la mia mancanza di italiano. Delle 142 persone imbarcate ne perirono 46 (18 passeggeri e 28 membri dell’ equipaggio); gli altri si salvarono riuscendo a salire in tempo sulle lance di salvataggio e allontanarsi. A condurre l’attacco che affondò il miglior sommergibile italiano e miglior sommergibile non tedesco nella seconda guerra mondiale, con all’attivo ben 17 navi affondate per un totale di 120.243 tonnellate di stazza lorda fu la fregata britannica HMS Ness. Non mi risultano elenchi .. unica possibilità è ricostruirli sulla base dell’Albo d’Oro dei Caduti? Queste sono le informazione che ho recuperato : Piroscafo Italia L’equipaggio e il comandante risalirono a bordo del sommergibile nella speranza di salvarlo…ma fu inutile… Morì tutto l’equipaggio del Nereide (20 uomini), compreso il Capitano di Corvetta in servizio attivo Stato Maggiore R.M., “, in seguito ad esplosione di mine (posizionate a sbarramento dal nemico) presso il Golfo di Trieste (a circa 6 miglia da Grado). 9) Audace: il comandante Piazza era capitano di fregata; Taranto, 17 settembre 1939: il varo del "Smg. Trasporti internazionali e armatori italiani studio della Banca … Stiamo veramente arrivando al cento anniversario dell’attacco e affondamento della “Città di Bari”. Grazie per l’aiuto che potrà darmi, in ogni caso ero anche interessata tramite il comune a scrivere un libricino su questo relitto e ricordare la sua storia. 14) Brin: risultano 454 morti, e 387 superstiti. Trambusti Giuseppe di Giusto e di Paolini Maria di anni 35, primo ufficiale; Nei pochi documenti che ho trovato sull’affondamento del “Città di Bari”, si conferma la data di morte del 6 Ottobre…Non avendo ancora trovato la relazione ufficiale della Marina, non posso però essere sicura al 100%. A Te, o grande, eterno Iddio Signore del cielo e dell’abisso cui obbediscono i venti e le onde, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Soldati d’Italia, da questa nave armata dalla Patria, leviamo i cuori! 1299, matr. Ebbe 3 vittime Rocco Gennaro di anni 25 di Bacoli; Anche se il piroscafo Brasile non affondò nel senso stretto del termine, inserisco ugualmente i nomi delle vittime insieme a quelle dell’Audace, essendo morti nello stesso incidente: Ringrazio il signor Augusto Gaggiotti che con la sua ricerca e collaborazione ha permesso di ricostruire l’elenco dei caduti sull’Audax, Grazie a Giovanni Sestini della segnalazione e la ricerca sulla storia dell’Helvetia, raccontata nel suo blog: https://piroscafohelvetia.wordpress.com, Vai alla pagina “Storie di MARINAI“, per lasciare un commento, un ricordo, una foto, ecc… o per conoscere più approfonditamente storie della Regia Marina, Se qualcuno avesse ulteriori informazioni (di qualsiasi tipo, anche solo i nomi dei capitani di vascello), lo segnali…Oppure se desiderate scrivere un commento a ricordo di qualche soldato o marinaio, una foto, ne sarei onorata (anche nella “stanza” testimonianze)…, Buongiorno Sig. Ai numerosi visitatori che richiedono informazioni sui naufraghi della Seconda guerra mondiale,. Il veliero non era militarizzato e pertanto gli scomparsi non si trovano sull’albo d’oro. Grazie molto per la tua risposta. 1998) 388 247, varato l’8 febbraio 1916 entrato in servizio l’11 marzo 1916 ed assegnato alla I Flottiglia del Mediterraneo con base a Pola. 9 Patruno Gabriele (albo d’oro Fuochista scelto CREM nato a Barletta C.P. 9 settembre 1943. Comandato dal Capitano A. Da Passano, il suo affondamento avvenne proprio mentre rientrava in patria da Colon (Panama). Mi chiedo solo come so che ci sono stati altri vasi che riportano il nome “Città di Bari”. Cercando altro, ho trovato e le segnalo alcune navi mercantili italiane che andarono perdute nella 1a GM in circostanze ignote: 1) Il brigantino a palo San Giuseppe (952 tsn), visto l’ultima volta a Nizza il 7 febbraio 1916 durante la navigazione da Philadelphia (da dov’era partita nel dicembre 1915) a Savona con un carico di carbone; Bongiovanni Ettore. Comandante della nave Tenente di vascello Spano Matteo. Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale (E.Bagnasco - Edit. I campi obbligatori sono contrassegnati *, Ricercando i caduti dell’affondamento del Piroscafo Principe Umberto, ho avuto modo di osservare quanti altri soldati e marinai sono morti negli affondamenti di navi durante la Grande Guerra…Ogni singolo episodio, ogni singolo caduto meriterebbe uno spazio dedicato…Ad oggi non mi è possibile attuare questo imponente progetto, ma vorrei ugualmente dedicare questa stanza a tutti i caduti in mare della guerra, elencando di seguito una cronologìa storica dei principali affondamenti (le date o i nomi seguiti da asterisco. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. La seconda è solo un altro peschereccio abbandonato, una delle centinaia di navi in questo settore. L'idea di un impiego dei sommergibili italiani nell'Oceano Atlantico iniziò a farsi strada durante la campagna d'Etiopia, tra il 1935 e il 1936. La classe Conte di Cavour fu un tipo di navi da battaglia in servizio nella Regia Marina durante la prima e la seconda guerra mondiale. 394 di Genova, proprietari e armatori i Fratelli Bozzo) affondato per l’urto contro una mina alle 21,10 dell’11 maggio 1915 nel Golfo di Taranto “al passo” dell’isola di S. Paolo. L’unico sopravvissuto fu il Sottocapo Torpediniere Vietri Arturo (nato ad Avellino, Medaglia d’Argento al Valor Militare): vai alla sezione dedicata al PRINCIPE UMBERTO. Gianni Gomirati. Con propulsione a vapore e macchina alternativa a triplice espansione e con doppia elica. nette 1958). Ora che ho imparato più dettagli dalla storia del Prof. Giovanni Vernì, potrei aggiungere alcune di loro all’articolo di Wikidepia – in particolare il momento dell’attacco sottomarino: « … alle 2h,30m del mattino del 6 ottobre. 6 Bossa Savino (albo d’oro Fuochista scelto CREM nato a Barletta C.P. Luigi Molla marinaio A complemento degli affondamenti del 15 maggio 1917, e della annessa lista degli scomparsi, dal volume “Eroi Sardi” della Licheri di Ghilarza, si legge che i marittimi Carta Giacomo e Cuccureddu Pietro, era entrambi imbarcati sul R.C.T. Taluni di questi relitti, risalenti a epoche storiche meno recenti, contengono beni di valore non indifferente come Istituto Affari Internazionali Sicuramente una delle navi affondate più iconiche. http://www.cadutigrandeguerra.it/Albo_Oro/Archivi/4/3.jpg Silvia Comandante della nave, Dall’atto di morte di un militare perito nell’affondamento: “, ” a Taranto, in seguito ad esplosione. 42°, 55′ N, 05°, 10′ E). Comandante della nave, ” (ex Bitschin, ton. Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che contribuiscono all’integrazione di dati e nomi…in particolare Massimo Vitale, Stefano Repetto, Gianni Gomirati, Guido Corrias, Massimo Velato e tanti altri…GRAZIE! Arena Pietro di Candeloro nato il 23 Gennaio 1899. Un lavoro che richiede tempo e passione e per cui le faccio i complimenti. Ho letto la clausola del Copyright quindi sono a chiedere la dovuta autorizzazione. sono un modesto cultore di Storia della Medicina Militare. Puntualizzo, però, per esperienza: è utile per la cronaca degli affondamenti (e non solo, riporta anche danneggiamenti e catture), ma diffidi dei numeri delle vittime (se sono indicati): se i dati in suo possesso sono discordanti, quelli corretti sono i suoi. Era, assieme alla sua gemella Bologna, una bella e veloce nave per i primi anni del 1900. Saluti e grazie Quindi sono sempre in cerca di siti come il tuo che mi aiutano a colmare le lacune.