La linfa rilasciata nei linfonodi ricircola all'interno per poi riversarsi nei collettori post-linfonodali che confluiscono nei più grossi tronchi linfatici convergenti poi nei dotti linfatici, che infine raggiungono le vene alla base del collo all'interno delle quali riversano la linfa residua.[2][4]. Il tronco linfatico broncomediastinico sinistro, invece, confluisce nel dotto toracico prima del suo sbocco nel sistema venoso. È questo il caso, per esempio, del fegato, del rene, del polmone, del cuore, del pancreas, di molti organi endocrini. I vasi linfatici partono da piccoli capillari, simili a quelli sanguigni ma più sottili e a fondo cieco, collocati nelle zone periferiche dell’organismo. Infine, in alcune sedi, come per esempio nelle tonache mucose, le reti capillari linfatiche sono state addirittura descritte come più abbondanti delle reti capillari sanguifere, pur ammettendo che in singoli tessuti e organi il rapporto proporzionale tra reti capillari sanguifere e reti capillari linfatiche potesse essere differente per l’esistenza di architetture o disposizioni morfologiche particolari. I vasi superficiali originano dai tegumenti, decorrono nel sottocutaneo e si raggruppano in collettori mediali, laterali e glutei superficiali che sfociano poi nel raggruppamento linfonodale inguinale superficiale. Sono presenti valvole a nido di rondine in tutti i vasi linfatici propriamente detti, cosa che obbliga lo scorrimento della linfa in un'unica direzione centripeta. Il sistema circolatorio linfatico consiste in una serie di vasi che si formano a fondo cieco nei tessuti, essi costituiscono i capillari linfatici. I vasi linfatici di conduzione sono i vasi preposti al trasporto della linfa dai capillari allo sbocco nel torrente circolatorio e comprendono i precollettori, collettori pre- e post-linfonodali, tronchi e dotti linfatici. Dalla porzione caudale del dotto di destra, dall'anastomosi e dalla porzione craniale del dotto sinistro si forma il dotto toracico; mentre dalla porzione craniale del dotto destro si forma il dotto linfatico destro. Durante un'infezione o un danno tissutale il fluido può aumentare e contenere numerose sostanze (in particolare antigeni) che possono innescare risposte immunitarie. Il sistema vasale linfatico inizia con i suoi capillari a fondo cieco nel tessuto. la compressione esterna dei vasi linfatici sia da parte della muscolatura sia dalla pulsazione arteriosa delle arterie di cui sono satelliti; l'attività contrattile presente in alcuni vasi linfatici; variazioni della pressione interstiziale; testa, collo e arti superiori partendo dai sacchi giugulari; tronco inferiore e arti inferiori partendo dai sacchi iliaci; l'intestino primitivo partendo dal sacco retroperitoneale e dalla cisterna chili. Il fluido che viene riassorbito forma la linfa che poi circola in tutto il sistema per essere rigettata nel sistema sanguigno. I due tronchi drenano gli arti superiori, parte della parete toracica, parte della mammella e la porzione sopraombelicale della parete addominare anteriore[5][6]. Termina sboccando in prossimità della giunzione giugulosucclavia sinistra[5]. Il sistema circolatorio linfatico consiste in una serie di vasi che si formano a fondo cieco nei tessuti, essi costituiscono i capillari linfatici. 1.2 Linfa e liquido interstiziale Lo schema di fianco mostra il coinvolgimento del sistema linfatico negli altri sistemi dell'organismo. I due tronchi drenano la parete toracica profonda, la trachea, l'esofago, il fegato e le regioni omolaterali dei polmoni, dell'albero bronchiale e del cuore[5][6]. Data la loro natura muscolare è possibile notare l'organizzazione dei fasci muscolari ad andamento elicoidale divisi in due strati a direzione opposta, uno interno o intimo e uno esterno o avventiziale. In base a quanto già spiegato nel paragrafo precedente si possono descrivere due grossi tipi di vasi linfatici: periferici e di conduzione. I vasi linfatici nascono a fondo cieco, negli spazi intercellulari dei tessuti lassi; non formano una circolazione chiusa. Hanno struttura semplice caratterizzata da solo endotelio appiattito . Non hanno però calibro uniforme, ma presentano frequenti dilatazioni ampollari, rigonfiamenti, espansioni sacciformi e digitazioni di forma e dimensioni varie, alternati a tratti ristretti. I linfangioni (unità contrattili del sistema linfatico) allineati insieme costituiscono le vie linfatiche. No. Hanno forma semilunare e sono orientate in modo da permettere solo il deflusso centripeto e impedire reflussi o inversioni di corrente. Alla fine del periodo embrionale[11] si formano sei sacchi linfatici primari: Si ha quindi uno sviluppo indipendente dei vasi e dei sacchi linfatici che successivamente si riuniscono. Questi antigeni microbici, le cellule che li hanno inglobati e svariati mediatori chimici dell'infiammazione vengono quindi immessi in circolo e si dirigono ai linfonodi dove la linfa ricircola e viene filtrata[12]. Drenano la regione sottombelicale della parete addominale, la parete pelvica, la parete perineale, l'arto inferiore e il territorio vascolarizzato dai rami splancnici pari dell'aorta[5]. Il sistema linfatico è un sistema di drenaggio ad un solo verso che trasporta i fluidi dallo spazio interstiziale dei tessuti al torrente circolatorio[1] presente in tutti i mammiferi[2]. I capillari sono a fondo cieco, e le valvole alle estremità dei capillari utilizzano giunzioni specializzate per l'ancoraggio dei filamenti al fine di consentire un flusso unidirezionale ai vasi primari. Molte di queste vie linfatiche sfociano in un nodo linfatico intermedio, dal quale partono poi 1-2 vie linfatiche. In questo periodo si ha un'alta sensibilità allo sviluppo di anomalie conseguenti a, tonaca intima delle arterie di grosso calibro, Anatomia del sistema linfatico | Linfodrenaggio manuale | Tecniche di riabilitazione, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sistema_circolatorio_linfatico&oldid=118466842, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Posseggono però una notevole dilatabilità e, se distesi dalla linfa, risultano di diametro anche assai ampio, fino a 30-60 µm e più, di regola molto superiore a quello dei capillari sanguiferi. Dove finisce un'arteriola, inizia un capillare che si dirama in una serie di capillari, che prendono il nome letti capillari o shunt, e si I principali meccanismi risultano essere: Nei vertebrati inferiori, invece, il sistema linfatico contiene i cosiddetti cuori linfatici, formazioni contrattili specializzate che spingono la linfa. ~, in cui circola la linfa (costituita principalmente da linfociti B … A differenza di quelli sanguigni, i capillari linfatici sono a fondo cieco e sono dotati di una parete ancor più sottile, formata da cellule separate da ampie aperture. Vasi linfatici che si originano dai villi intestinali e che confluiscono nei tronchi linfatici del mesentere: hanno la funzione di trasportare il chilo in un unico tronco linfatico intestinale. Si formano quindi i plessi iliaci esterno e interno che confluiscono nel plesso iliaco comune che a sua volta prosegue nel plesso lombaortico. I vasi linfatici si sviluppano in maniera simile ai vasi sanguigni e si forma una rete linfatica dalla connessione dei capillari linfatici. Infine il sistema linfatico partecipa alla risposta immunitaria: negli organi linfatici vengono infatti prodotti e accumulati i linfociti, fondamentali per i meccanismi di risposta immunitaria specifica. •Collettori linfatici DOTTO LINFATICO DX DOTTO TORACICO CISTERNA CHILIFERA O DEL PEQUET Nella maggior parte degli organi originano da lacune a fondo cieco Si riversano nei vasi linfatici … Piccoli vasi, i capillari linfatici , prendono origine a fondo cieco nei connettivi di tutti gli organi (tranne: centri nervosi, cornea, formazioni cartilaginee) e confluiscono in vasi man mano più grandi, i collettori linfatici , i quali a loro volta confluisono in tronchi o dotti linfatici . I polmoni presentano una rete linfatica sottopleurica (superficiale) che circonda tutto il singolo polmone e confluisce nei linfonodi broncopolmonari e una rete profonda che decorre nei setti interlobari e nelle guaine peribroncovascolari formano un plesso che circonda i bronchi e i vasi fino all'ilo. vasi 687. mucosa 682. verso 656. anche 631. duodeno 620. fegato 614. con la 608. gli 608. esso 593. stomaco 577. rami 575. sia 568. lobo 567. ramo 557. sotto 553. dello 544. arterie 542. con il 539 . I capillari linfatici iniziano a fondo cieco in una periferia relativamente più centralizzata, cioè nell’interstizio connettivale accanto ai vasi sanguiferi, arteriole e venule, e drenano, in questa sede, un’ampia circolazione extravasale di istolinfa. I tronchi linfatici broncomediastinici sinistro e destro nascono dalla confluenza dei collettori linfatici che provengono dai gruppi linfonodali mediastini anterosuperiori e tracheobronchiali. La lingua è drenata da una ricca rete linfatica: l'apice afferisce ai linfonodi sottomentali, la porzione anteriore ai linfonodi giugulomioioidei, il terzo medio ai linfonodi sottomandibolari e a quelli della giugulare interna, mentre il terzo posteriore afferisce ai linfonodi giugulodigastrico e del nervo accessorio spinale[14]. I capillari o terminali linfatici possiedono una parete molto sottile, con assenza di membrana basale o strutture di sostegno, e hanno una sezione generalmente maggiore di quella dei capillari sanguigni. I collettori linfatici drenano i muscoli toracici, intercostali e il diaframma. A loro volta i vasi precollettori confluiscono in vasi più grandi, i collettori pre-linfonodali. I capillari linfatici iniziano a fondo cieco. Manca quasi completamente il contingente elastico. Si dividono ancora in collettori afferenti o pre-linfonodali e collettori efferenti o post-linfonodali a seconda che sfocino o nascano da un linfonodo. La superficie cutanea del cranio viene divisa in tre zone di drenaggio linfatico: anteriore, media e posteriore. I capillari sono frequentemente cilindrici, con un diametro di circa 10-60 µm[8], formati da cellule endoteliali piatte con numerose invaginazioni sia verso la superficie luminale sia esterna e in completa assenza di una membrana basale. Si origina dalla confluenza di due radici: i tronchi linfatici lombari sinistro e destro e il tronco linfatico intestinale. Dalla confluenza dei tronchi linfatici broncomediastinici, succlavio e giugulare destri nasce il dotto linfatico destro[6]. I capillari, molto difficili da osservare all'interno di un organo per via della loro parete sottile e la tendenza a collassare[7], dal punto di vista strutturale presentano tutti la stessa organizzazione. I collettori linfatici superficiali nascono dai capillari linfatici cutanei, specialmente della mano, da cui risalgono nell'avambraccio per formare tre gruppi: collettori mediali, laterali e anteriori[17]. Si distinguono in primari (o centrali) e secondari (o periferici) a seconda che producano e sviluppino oppure attivino semplicemente le cellule: Sebbene il sistema linfatico abbia un ruolo pressoché nullo nella produzione e nello sviluppo dei linfociti, svolge un ruolo determinante nella risposta immunitaria permettendo l'arrivo degli antigeni ai linfonodi e innescando le sequenze di attivazione. Dalla confluenza dei tronchi linfatici giugulare, succlavio e broncomediastinico destri nasce il dotto linfatico destro. I linfonodi iliaci esterni formano, con i collettori afferenti ed efferenti il plesso iliaco esterno, e drenano la linfa proveniente dalle regioni profonde delle pareti addominale e pelvica, dagli organi genitali, dall'apparato urinaio e dai muscoli adduttori della coscia[25]. I capillari o terminali linfatici possiedono una parete molto sottile I capillari linfatici sfociano in vasi di dimensioni maggiori, fino a confluire in un grosso vaso linfatico, dotto toracico, che sbocca nella vena succlavia dove linfa e sangue si mescolano. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Man mano che si riuniscono tra loro, questi capillari diventano vasi sempre più grandi, fino a raggiungere il dotto toracico . Sono largamente anastomizzati tra loro e posseggono un rapporto topografico elettivo con le arterie, attorno alle quali si dispongono a formare guaine ampiamente fenestrate, di tipo plessiforme. Si suddividono in linfonodi superficiali, posti nel sottocutaneo del triangolo femorale, e linfonodi profondi, posti sempre nel triangolo femorale ma sotto la fascia cribrosa[19]. È già stato ampiamente spiegato nei paragrafi precedenti come i capillari linfatici a fondo cieco presenti nei tessuti siano fondamentali per il riassorbimento di una parte (circa il 10%[2]) del fluido interstiziale che si forma e che non viene drenato dai vasi sanguigni. Nel corpo umano[2] i dotti sono solo due: il dotto toracico e il dotto linfatico destro che si dividono i territori di drenaggio. I vasi linfatici profondi, invece, passano attraverso i muscoli pettorale e intercostali per terminare nei linfonodi sternali. •capillari linfatici a fondo cieco, •vasi e cuori* linfatici, *quando presenti •dotti linfatici tributari del sistema venoso, •linfonodi; La linfa, drenata dai capillari linfatici, durante il tragitto nei vasi linfatici si arricchisce di linfociti prodotti dai linfonodi Capillari linfatici (o linfatici iniziali), rappresentati da canalicoli a fondo cieco, costituiti da un singolo strato di cellule endoteliali, privi di membrana basale. La scoperta potrà avere notevoli ricadute sullo studio e la terapia di molte malattie neurologiche. I vasi collettori nascono dalla confluenza di più vasi precollettori. È provvisto di valvole e presenta numerose variazioni individuali di origine, decorso e terminazioni che lo portano, ad esempio, a essere duplice o presentare una divisione in più tronchi. Successivamente i due dotti si riuniranno al sistema venoso sboccando nelle prossimità delle giunzioni giugulosucclavie omolaterali[10]. I tessuti che offrono un'entrata per i microbi sono soprattutto i tegumenti e l'apparato gastrointestinale e sono per questo ricchi di cellule dendritiche in grado catturare gli antigeni. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo. 352 Sezione H La digestione, l’escrezione e l’immunità 25.1 Il sistema linfatico collabora con la circolazione e le difese immunitarie ziale.I vasi linfatici raccolgono questo liquido, fltrato attraverso i linfonodi, e lo immettono Negli alveoli non sono presenti vasi linfatici[22]. Essendo una struttura di transizione dai capillari, si assiste a uno sviluppo di uno strato esterno connettivale molto esile in cui possono essere presenti fibre muscolari lisce ad andamento a spirale. sistema linfatico (slides complete possiamo studiare anche da tonsille, timo (organo linfatico presente soprattutto livello embrionale, poi va man mano sparire 1.Fonti del diritto - Riassunti Libro Francesco Alcaro Risposte Diritto Pubblico L01 - simple 3)Apparato Cardiovascolare 5)Fegato - fegato prof Morroni 6)Pancreas - pancreas prof Morroni I ventricoli presentano un plesso subendocardico, che sfocia nel plesso subepicardico che si svuota nei collettori cardiaci superficiali. Confluiscono a formare i vasi collettori e costituiscono le prime vie di deflusso all'interno degli organi[9]. Seguono l'ultimo tratto della vena giugulare interna[6]. A diferenza dei capillari sanguigni, quelli linfatici sono a fondo cieco; inoltre, le cellule delle loro pareti non sono Questo lavoro dimostra l'esistenza di una ramificata rete di sottili vasi linfatici che attraversa le meningi: la sua esistenza smentisce l'idea, radicata da oltre un secolo, che il cervello fosse completamente isolato dal sistema immunitario. I tronchi linfatici succlavi sinistro e destro nascono dal plesso costituito dai collettori linfatici efferenti del gruppo apicale dei linfonodi ascellari. Perchè i capillari linfatici, a differenza dei vasi sanguigni, non fanno parte di un circuito continuo. I vasi profondi originano dalle ossa, dai muscoli e dalle articolazioni e si fanno satelliti dei vasi profondi e terminano ai linfonodi inguinali profondi[20]. I capillari linfatici sono caratterizzati da un inizio a fondo cieco. I linfonodi lomboaortici si possono dividere in tre gruppi in base al rapporto che traggono con l'aorta addominale e che ricevono tutta la linfa proveniente dai gruppi linfonodali propri degli organi interni: I vasi linfatici dell'arto inferiore si dividono in superficiali e profondi. SISTEMA LINFATICO - vedi: Drenaggio Linfatico + Sistema Muscolare + Sistema Nervoso. Per via del ruolo di drenaggio dei tessuti, il sistema linfatico accoglie una linfa che, prima di entrare in circolo, si è arricchita di sostanze presenti nei fluidi interstiziali. Il tronco linfatico maggiore origina dal ventricolo sinistro, raccoglie la linfa del destro e della parete diaframmatica del cuore per gettarsi poi in uno dei linfonodi tracheobronchiali inferiori[21]. I capillari linfatici confluiscono in vasi linfatici propriamente detti, o vasi precollettori, dotati di valvole. In genere non è presente alla nascita, ma si evidenzia dopo essersi ingrandito durante l'infanzia. gruppo laterale o brachiale: riceve quasi tutti i collettori linfatici. Qui, poi, avviene l'attivazione della risposta immunitaria adattativa. Superficiali e profondi dell'arto superiore; gruppo anteriore o pettorale o toracico: riceve la maggior parte dei collettori che drenano i tegumenti e i muscoli delle regioni anterolaterale del torace, centrolaterale della mammella e sopraombelicale addominale, gruppo posteriore o sottoscapolare: riceve i collettori che drenano i tegumenti e i muscoli della parete posteriore del torace, dalla regione scapolare e dalla parte posteroinferiore del collo, gruppo centrale: riceve i collettori efferenti di altri linfonodi ascellari, gruppo apicale o sottoclavicolare: riceve i collettori di altri gruppi ascellari. Sotto questo punto di vista, la funzione del sistema linfatico è quindi molto simile a quella del circolo venoso. Il corpo umano Apparato digerente a cura di F. Foschi, R. Medri, F. Schettino 2. Questi vasi costituiscono il sistema dei vasi linfatici e il liquido che vi circola è la linfa. Dal plesso lombaortico nascono i due tronchi linfatici lombari[24]. Articolo creato il 6 novembre 2011. I linfonodi poplitei sono situati nella cavità poplitea, ricevono collettori superficiali satelliti della vena piccola safena, drenano i linfonodi isolati tibiale anteriore, tibiale posteriore e peronieri.